Oculista italiano (Venezia 1831 - Padova 1904). Primario oculista del grande Ospedale di Venezia (1863), poi direttore della clinica oculistica dell'univ. di Padova (1873). Descrisse per primo la tubercolosi [...] dell'iride e inventò alcuni apparecchi della specialità, tra cui lo "ialopsifero", specie di occhiale di contatto con cannello, ideato per restituire a occhi con leucoma totale una parte del perduto potere visivo. ...
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Chapman, Michael
Stefano Masi
Direttore della fotografia e regista statunitense, nato a New York il 21 novembre 1935. Cineasta di formazione realista, abilissimo nel muovere la macchina da presa (e [...] , anche da direttore della fotografia), a renderlo celebre sono stati due capolavori di Martin Scorsese, di grandissimo impatto visivo, Taxi driver (1976) e Raging bull (1980; Toro scatenato): per quest'ultimo C. ha elaborato un'emozionante rilettura ...
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Lester, Richard
Serafino Murri
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Philadelphia il 19 gennaio 1932. Camaleontico regista di genere, capace di passare con disinvoltura dalla fantascienza [...] dagli anni Sessanta, ha attraversato tre decenni. Con il suo irridente senso della spettacolarità, oscillante tra un gusto visivo fumettistico e il sovvertimento anarcoide di tutte le regole del racconto, L. è riuscito a conciliare cinema commerciale ...
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Scienza greco-romana. Tolomeo
Ferruccio Franco Repellini
Tolomeo
L'indagine scientifica
Di Claudio Tolomeo si sono conservate numerose opere, che nel loro insieme coprono un ampio settore dell'enciclopedia [...] la parte conservataci) una breve sezione su ciò che si vede (II, 4-21) e per il resto verte sul modo dell'atto visivo, su come esso produce la conoscenza di una classe di proprietà degli oggetti e su come abbiano luogo le illusioni e gli errori nella ...
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Ferrara, Abel
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 19 luglio 1951. Nella sua opera, caratterizzata da un profondo senso di angoscia e disperazione, ricorre spesso, [...] film F. ha cominciato a collaborare con il direttore della fotografia Ken Kelsch, con il quale ha costruito una struttura visiva dove le ossessioni cattoliche si materializzano in dirompenti visioni (come quella di Cristo in Bad lieuten-ant). Dopo la ...
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Hathaway, Henry
Fabio Giovannini
Nome d'arte di Henri Leopold de Fiennes, regista cinematografico statunitense, nato a Sacramento il 13 marzo 1898 e morto a Los Angeles l'11 febbraio 1985. Tipico professionista [...] per le majors. Poco apprezzato dai critici, realizzò tuttavia indimenticabili film di intrattenimento, che rivelano un ottimo gusto visivo e grande abilità nelle riprese in esterni. A partire dagli anni Trenta, Hollywood gli assegnò la direzione di ...
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Oculista italiano (Canicattì 1898 - Bologna 1995); prof. univ. dal 1939, insegnò clinica oculistica a Bologna. È autore di studî sul tracoma, la schiascopia, il glaucoma, le angioneurosi e la tubercolosi [...] settica. Si interessò inoltre a varî problemi di chirurgia, contribuendo al perfezionamento di alcune tecniche operative. Tra le sue pubblicazioni: Profilassi e terapia della cecità (1949); Le affezioni reumatiche dell'apparato visivo (1958). ...
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Regista (Londra 1906 - ivi 1976); attivo nel cinema dapprima come attore, scrittore e assistente alla produzione, passò alla regia nel 1936, attraversando tutti i generi e ritagliandosi un ruolo di rilievo [...] the Islands (L'avventuriero della Malesia, 1951), i suoi film più noti, dotati di profondità psicologica e personale gusto visivo, segnaliamo: Bank holidays (Fiamme di passione, 1938); The stars look down (1939); Kipps (1940); The way ahead (La via ...
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Iacurci, Agostino. - Artista italiano (n. Foggia 1986), la cui attività verte principalmente in direzione dell’interpretazione pittorica muraria su grande scala, di cui è uno dei più interessanti autori [...] Fondamentali gli studi di illustrazione, grazie ai quali matura un linguaggio figurativo di forza grafica ed immediato impatto visivo, composto da linee semplici, forme sintetiche e colori piatti che danno vita a personaggi da fiaba contemporanea. Le ...
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Architetto e urbanista (Vienna 1843 - ivi 1903). Si formò (1863-68), coltivando contemporaneamente i suoi interessi per la musica e l'arte, al politecnico di Vienna dove poi realizzò la Mechitaristenkirche [...] urbana. Considerando l'ambiente costruito dall'uomo come un organismo e analizzando, prevalentemente da un punto di vista visivo, modelli di piazze e strade del passato, ricercò principî universali capaci di accordarsi alla situazione contemporanea e ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.