Wong Kar-Wai \u00A0
Giona Antonio Nazzaro
Wong Kar-Wai (Wong Ga Wai)
Regista e sceneggiatore cinese, nato a Shanghai il 17 luglio 1958. All'età di cinque anni si trasferì con la famiglia a Hong Kong, [...] modernista dell'eredità del wu xia pian tradizionale (letteratura cavalleresca cinese) nella quale si manifesta in pieno il talento visivo di Wong Kar-Wai. Durante la lavorazione di Ashes of time, protrattasi per quasi due anni, il regista ha ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] lo spessore degli strati cromatici da un lato tende a intensificare il dato drammatico e dall'altro a costituire uno sviluppo visivo autonomo rispetto alle psicologie in gioco. Così il set di Blood and sand diviene quella che M. stesso chiamò 'la mia ...
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Anhalt, Edward
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 28 marzo 1914 e morto a Pacific Palisades (California) il 3 settembre 2000. Ammirato [...] cinematografico perché gli fornì una conoscenza approfondita degli strumenti tecnici e degli elementi necessari per creare un racconto visivo basato su una solida struttura e su un buon ritmo narrativo. Esordì nel cinema nel secondo dopoguerra, con ...
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Molander, Gustaf
Stefano Boni
Regista e sceneggiatore cinematografico svedese, nato a Helsinki il 18 novembre 1888 e morto a Stoccolma il 19 giugno 1973. Uno dei padri del cinema nordico, realizzò quasi [...] Stiller. Debuttò nella regia con Bodakungen (1920, Il re di Boda). Già in quegli anni M. mostrò uno stile visivo profondamente influenzato dai maestri Stiller e Sjöström, senza tuttavia possederne la fantasia e la forza evocativa. Nonostante ciò ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Detroit 1939). Dopo alcuni film di buon livello, come You're a big boy now (Buttati, Bernardo!, 1966) e The rain people (Non torno a casa stasera, [...] e di una struggente storia d'amore. Resta in lui viva l'esigenza di sperimentare nuove forme di linguaggio visivo e di attraversare generi cinematografici diversi: dalla commedia sentimentale (Jack, 1996) al filone processuale (The rainmaker, L'uomo ...
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Roeg, Nicolas (propr. Nicolas Jack)
Francesco Zippel
Regista cinematografico e direttore della fotografia inglese, nato a Londra il 15 agosto 1928. Operatore di grande talento, abile nel creare atmosfere [...] del cammino) che R. diede un compiuto saggio del suo cinema. In quest'opera magniloquente dal punto di vista visivo, il regista ripercorre il viaggio iniziatico di due fratelli nel deserto australiano, simboleggiato dal loro tragico scontro, umano e ...
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Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] , la bocca in Not I, 1973). In Acte sans paroles I e II l'immagine è infatti ridotta al solo elemento visivo, come se si assistesse ormai a drammi muti, stretti in un dialogo sostanzialmente gestuale. Diviene un fatto consequenziale il suo crescente ...
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Van Berkel, Ben
Maurizio Unali
Architetto nederlandese, nato a Utrecht (Paesi Bassi) il 25 gennaio 1957. Ha studiato architettura presso la Rietveld Academie di Amsterdam e la Architectural Association [...] Erasmus sul fiume Mosa a Rotterdam (1990-1996), elegante struttura strallata, asimmetrica a unico pilone, dal vigoroso impatto visivo, diventata uno dei nuovi simboli urbani della città; il restauro e l'ampliamento del Rijksmuseum Twente a Enschede ...
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COCCAPANI, Sigismondo
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio dell'orafo Regolo Francesco e fratello di Giovanni, nacque a Firenze nel 1583. Queste e le altre non molte notizie biografiche che possediamo di [...] del Baldinucci, al di là della raccolta di qualche dato, mancando pressoché del tutto il supporto del diretto ricordo visivo delle opere pittoriche, ne è risultata una "vita" generica, sfocata, in cui niente affiora del temperamento che pur dovette ...
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DeMille, Cecil B. (propr. Cecil Blount)
Lorenzo Esposito
Regista, attore e produttore cinematografico statunitense, nato a Ashfield (Massachusetts) il 12 agosto 1881 e morto a Hollywood il 21 gennaio [...] es., la sequenza di The sign of the cross in cui Claudette Colbert si immerge nuda nel latte) e allo sfruttamento visivo dei costumi e delle procedure di rielaborazione storica.
Allo stesso modo la produzione western di DeM., lontana dall'epica di ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.