FARABOLA, Tullio, detto Farabolino
Italo Zannier
Figlio di Alessandro, detto Giuseppe, e di Ambrogina Zanardi, nacque a Milano il 12 ott. 1920.
Il padre Alessandro era nato il 12 dic. 1885 a Milano, [...] ne seguì l'esempio, con una vivace intraprendenza che lo portò ad essere presente in ogni occasione importante, come "testimone" visivo acuto e sensibile, e con una specifica caratteristica, che lo distingue tra i colleghi di quel tempo: l'ironia del ...
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FOCOSI, Roberto
Donatella Falchetti Pezzoli
Nacque a Milano il 13 luglio 1806 da Luigi, attore ed impresario teatrale, e da Francesca Perfetti, pittrice dilettante.
Iscritto dal 1819 all'Accademia di [...] un creatore di immagini. Le sue illustrazioni sono tuttora utilizzate per la loro qualità e per il valore di documento visivo dell'epoca: soprattutto i ritratti di personaggi illustri e tutto quanto testimonia la vita e gli avvenimenti storici e ...
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DEL TASSO, Domenico
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1440, è forse identificabile secondo il Middeldorf (1938, p. 460) con il "Domenico di Francesco legnaiulo" che nel 1461 venne pagato per alcuni [...] gennaio, si registra un pagamento al D. "per parte de lo spalliere" (Rossi, 1872, p. 98). Il confronto visivo offre un'ulteriore conferma, mostrando come i sedili riprendano lo schema architettonico e decorativo del Tribunale. Gli slanciati motivi ...
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LISTA, Stanislao
Federico Trastulli
Nacque a Salerno l'8 dic. 1824 da Giuseppe, ingegnere, e da Anna Maria Mastrocinque.
Sin dall'infanzia fu minato da una grave infermità fisica che gli pregiudicò [...] martiri in piazza dei Martiri, dove ancora oggi si trova, come simbolo delle rivoluzioni antiborboniche.
Un rapido confronto visivo con le realizzazioni degli altri artisti che vi parteciparono rivela la netta superiorità di quanto elaborato dal L ...
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DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] e, la parola, nelle tavole del D., si estrinseca va in uno scatto inventivo ludico, quasi spettacolo fonetico-visivo, per molti versi affine al verbalismo astratto di Balla. All'inventiva poetica e grafica onomalinguistica si collegano i molti ...
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PANDOLFI, Vito
Annalisa Guizzi
PANDOLFI, Vito. – Nacque a Forte dei Marmi (Lucca) il 24 dicembre 1917 da Vito, maestro elementare, e da Ada Provera, maestra e scrittrice, entrambi attivisti socialisti.
Il [...] 1949 alla Soffitta di Bologna con le scene di Scialoja. Pur nella povertà dei mezzi in dotazione l’aspetto visivo risultò ancora centrale. Il regista richiese agli attori una recitazione astratta e antinaturalistica, che si esprimeva attraverso l ...
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GRANDINETTI (Grandinetti Mancuso), Maria
Monica Grasso
Nacque il 27 ag. 1891 a Soveria Mannelli (Catanzaro) da Giovanni, agrimensore, e Angelina Maruca. Nel 1902 si trasferì con la famiglia a Napoli [...] verificò una nuova svolta nel suo percorso artistico, con una serie di opere di forte impatto emotivo, originali nel taglio visivo, nella scelta del colore, nella sintesi non priva di partecipazione e di lirismo, quali il Bimbo che pensa (tav. XXXII ...
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GUAZZO (Guazzi, Guaccio), Francesco Maria
Giuseppe Girimonti Greco
Le notizie biografiche disponibili sono poche e incerte. Nato a Milano intorno al 1570, fu lettore di teologia e forse anche membro [...] tratta di una Nota del clero che nella seconda regione può deputarsi per essorcisti (Milano, Arch. della Curia arcivescovile, Visite pastorali, Arona, XIV, 1; in Frigerio - Pisoni, pp. 348-350). In questa lista di religiosi di area verbanese idonei ...
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ANDREASSI, Giacomo
Gianfranco Aghemo
Nato a Roma il 30 ott. 1897 da Eusanio e da Elena Panunzi, vi si laureò col massimo dei voti in medicina e chirurgia il 22 luglio 1922, con una tesi che fu ammessa [...] la carriera dell'A. che, impossibilitato a partecipare direttamente al conflitto da una grave menomazione dell'apparato visivo, complicanza di una grave forma di difterite riportata nella fanciullezza, seguitò tuttavia a frequentare l'istituto di ...
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ECCLESIA, Vittorio
Marina Miraglia
Figlio di Carlo, nacque a Pieve di Scalenghe (Torino) l'11 febbr. 1847. Ancora bambino si trasferi con la famiglia a Torino, allora fiorentissimo centro di fotografia, [...] fotografie destarono cosi vivo interesse presso i contemporanei da essere usate a distanza di diversi anni come repertorio visivo di occasioni culturali o celebrative di particolare spicco; è il caso delle riprese realizzate al borgo medioevale nel ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.