Veidt, Conrad (propr. Hans Walter Conrad, detto Conny)
Francesco Pitassio
Attore, produttore e regista tedesco, naturalizzato britannico, nato a Berlino il 22 gennaio 1893 e morto a Los Angeles il 3 [...] in più contesti produttivi: in Gran Bretagna, dove emigrò all'inizio degli anni Trenta, interpretando tra l'altro la parte del visir in The thief of Bagdad (1940; Il ladro di Bagdad) di Ludwig Berger, Michael Powell, Tim Whelan e dei non accreditati ...
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Mario Sesti
Fantascienza
Che la Forza sia con te
Evoluzione di
un genere cinematografico
di Mario Sesti
24 maggio
Si apre al Museo nazionale del cinema di Torino, allestito all'interno della Mole Antonelliana, [...] di tecnica e stile, essi non vanno al di là di una solida confezione spettacolare immersa nella routine tematica e visiva del genere. È una valutazione che si può ripetere con ancor maggiore severità per prodotti di puro sfruttamento commerciale come ...
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Sincronismo e asincronismo
Daniele Dottorini
Per sincronismo nel cinema si intende tecnicamente la corrispondenza ‒ temporale o logica ‒ tra l'immagine e il suono, frutto appunto dell'insieme delle [...] rapporto di aderenza ritmica tra la musica di Sergej S. Prokof′ev e il montaggio del film crea un sincronismo visivo-sonoro straordinario che enfatizza sino all'estremo la potenza epica dello scontro tra l'esercito russo e i cavalieri teutoni, vero ...
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Bertolucci, Bernardo
Paolo Bertetto
Regista cinematografico, nato a Parma il 16 marzo 1941. Per B. il cinema rappresenta insieme un'estensione della vita e una profonda avventura nell'immaginario, un [...] -controcampo. Il film ha un sapore del tutto singolare che ricorda Jean-Luc Godard, ma sa scoprire una verità visiva ed esistenziale nuova. Intanto l'affermarsi della nuova avanguardia internazionale non lasciò indifferente B. e lo spinse a tentare ...
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Brighton, scuola di
Francesca Vatteroni
L'individuazione e la definizione di una 'scuola di Brighton' si devono allo storico francese Georges Sadoul, che con questa espressione indica, in alcuni articoli [...] doppie esposizioni, ovvero le soluzioni tecniche adottate nei film di finzione, avvicinarono le loro innovazioni in campo visivo a quelle analoghe di Georges Méliès.In questa complessiva esperienza si possono rinvenire i due fondamentali aspetti che ...
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Dmytryk, Edward
Mauro Gervasini
Regista cinematografico canadese, naturalizzato statunitense nel 1939, nato a Grand Forks il 4 settembre 1908 e morto a Encino (California) il 1° luglio 1999. Specializzato [...] preso coscienza dell'assurdità della causa nazionalista nipponica. Retorico e didascalico, il film si segnalò comunque per il notevole impatto visivo e per la sapienza della messa in scena, e D. si dimostrò regista abile e attento al lavoro degli ...
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Ashby, Hal
Simone Emiliani
Regista e montatore cinematografico statunitense, nato a Ogden (Utah) il 2 settembre 1929 e morto a Los Angeles il 27 dicembre 1988. Nel corso della sua ricca carriera ha [...] ottantenne. Ottenuto con quest'opera un considerevole successo commerciale, il regista non volle lasciarsi imprigionare in un universo visivo prefissato e con The last detail (1973; L'ultima corvée) seppe fondere un crudo realismo e una dimensione ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] trova la sua amplificazione. Per B. è la forma, entro cui il film snoda il suo linguaggio di tracce e segni visivi, a essere decisiva per una restituzione interpretativa del mondo estetico scaturito dallo sguardo di un autore, al di là degli equivoci ...
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Tourneur, Jacques
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico francese, naturalizzato statunitense, nato a Parigi il 12 novembre 1904 e morto a Bergerac (Dordogne) il 19 dicembre 1977. La sua filmografia [...] Lewton, T. realizzò il suo primo film a colori, il western Canyon passage (1946; I conquistatori, dimostrando che il genio visivo non si limitava agli inquietanti chiaroscuri del bianco e nero (anche il successivo Anne of the Indies, 1951, La regina ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] ) più povero e più omologato, anche se rafforza e diffonde, come già detto, la comunicazione.
In questo mondo 'visivo', dove va la lettura? L'attività tradizionale di questa, fatta di isolamento, concentrazione, dialogo diretto tra testo e lettore ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.