di Renato Venturelli
Il cinema di genere a partire dagli ultimi anni del 20° sec. è stato sempre più dominato dalla politica hollywoodiana del blockbuster, vale a dire film ad alto budget lanciati con [...] , di S. West; Resident evil, 2002, di P.W.S. Anderson) o addirittura parchi a tema: l'influenza sul piano visivo e narratologico del videogame non è del resto riscontrabile solo nel diffondersi della cosiddetta estetica da playstation, ma anche nel ...
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Antonioni, Michelangelo
Altiero Scicchitano
Regista cinematografico, nato a Ferrara il 29 settembre 1912. Considerato uno dei massimi autori del dopoguerra, tra difficoltà produttive e malgrado l'incomprensione [...] individuo e sfondo che sarà uno dei principali temi visivi dei film seguenti. Dopo aver attraversato molte difficoltà produttive palla mentre è il protagonista a svanire dal campo visivo.Tra le numerose edizioni delle sue sceneggiature da ricordare ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] peso, scioglierne la presenza in un'attenzione verso le cose; la strada può essere quella di un privilegio accordato ai motivi visivi, fatti di luce, di forme e di ritmi; ma l'obiettivo finale è quello di recuperare la pienezza dello spettacolo della ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] un mito, lo sviluppo di una tecnica, il compimento della fotografia, l'adeguamento della comunicazione, l'ampliamento dell'orizzonte visivo e sonoro, la registrazione dello sguardo e dell'udito, la penetrazione dell'invisibile. È stata l'idea che ha ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] più attiva fu la Warner Bros., che inserì il g. f. all'interno dei suoi drammi sociali, con uno stile visivo caratterizzato da un montaggio energico e da una fotografia molto contrastata. I modelli letterari erano per lo più legati al linguaggio e ...
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Castellani, Renato
Bruno Roberti
Regista cinematografico e sceneggiatore, nato a Varigotti (Savona) il 4 settembre 1913 e morto a Roma il 28 dicembre 1985. Il senso esatto della forma, il gusto elegante [...] che incornicia la vicenda dei due amici innamorati della stessa donna e di un duello protrattosi nel tempo, in un tessuto visivo e luministico, in una figuratività che inerisce al ritmo e al trattamento temporale del racconto. Il periodo dal 1941 al ...
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Kluge, Alexander
Giovanni Spagnoletti
Scrittore e regista cinematografico tedesco, nato a Halberstadt il 14 febbraio 1932. Firmatario del Manifesto di Oberhausen nel 1962, teorico e capofila del rinnovamento [...] sul set, quanto piuttosto alla moviola, in un lungo e complesso lavoro di montaggio e nell'incontro-scontro tra visivo e sonoro. Tale progetto teorico, compresa la formula dell'autoproduzione e del controllo totale sul proprio lavoro, si ritrova ...
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The Wind
Mario Sesti
(USA 1928, Il vento, bianco e nero, 81m a 22 fps); regia: Victor Seastrom [Victor Sjöström]; produzione: MGM; soggetto: dall'omonimo romanzo di Dorothy Scarborough; sceneggiatura: [...] il tema è profondamente radicato nella cultura dei paesi scandinavi, non altrettanto lo è diventare consapevoli che tutto lo stile visivo della pellicola si basa, in realtà, su un occultamento astratto del paesaggio stesso, la cui trasformazione in ...
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Richardson, Tony (propr. Cecil Antonio)
Emanuela Martini
Regista teatrale e cinematografico e produttore cinematografico inglese, nato a Shipley (Yorkshire) il 5 giugno 1928 e morto a Los Angeles il [...] dell'autore, la sua vitalità apparentemente inesauribile, ma anche la capacità di improvvisazione, l'acuta attenzione al contrappunto visivo-sonoro, l'abilità nel trasportare i testi letterari all'aperto, nelle fiere, nelle strade, tra la gente, in ...
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Pandora and the Flying Dutchman
Paola Cristalli
(GB/USA 1951, Pandora, colore, 122m); regia: Albert Lewin; produzione: Albert Lewin, Joseph Kaufman per Dorkay Productions; sceneggiatura: Albert Lewin; [...] allestisce con scrupolo e sufficiente rigore, tra citazioni di De Chirico e Dalí oneste e persino eleganti. Al clima visivo contribuisce poi in modo decisivo il talento di Jack Cardiff, che chiuso lo storico sodalizio con Powell e Pressburger portava ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.