La grande illusion
Janet Bergstrom
(Francia 1937, La grande illusione, bianco e nero, 113m); regia: Jean Renoir; produzione: Frank Rollmer, Albert Pinkevitch per Réalisations d'Art Cinématographique; [...] di Renoir, diede così vita al personaggio di von Rauffenstein con uno stile inimitabile.
I temi, lo stile visivo, la caratterizzazione dei personaggi e le simmetrie strutturali del film sono illustrati perfettamente già nei primi cinque minuti. L ...
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The Blues Brothers
Alberto Farina
(USA 1980, colore, 130m); regia: John Landis; produzione: Robert K. Weiss per Universal; sceneggiatura: Dan Aykroyd, John Landis; fotografia: Stephen M. Katz; montaggio: [...] del film scena per scena, lungo un catalogo di situazioni unificate solo dal proprio appartenere, appunto, al patrimonio visivo e narrativo di ottant'anni di cinema. Trionfo di un catastrofismo spettacolare che accosta la dinamica del cartone animato ...
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Citti, Sergio
Edoardo Bruno
Regista, soggettista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 30 maggio 1933. Il percorso dei suoi film si inoltra in una dimensione atemporale, con una scrittura [...] Anche nella serie televisiva Sogni e bisogni (1984) il dato reale si infrange nel dato immaginifico e un disincanto visivo rende il senso del mistero: soprattutto nell'episodio Verde luna, visione ghiacciata di un paesaggio mentale, apologo narrato ...
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Landis, John
Marco Pistoia
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Chicago il 3 agosto 1950. Giovanissimo esordiente all'inizio degli anni Settanta, nel periodo della cosiddetta [...] ). L'uno, omaggio al film horror, 'riletto' con grande sapienza visiva e narrativa e in stretto legame con il mito europeo dei licantropi, sull'omonimo brano di Michael Jackson, di forte impatto visivo e con una serie di numeri da grande musical d ...
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Série Léonce
Eric De Kuyper
(Francia 1913-15, 38 episodi colorati, dai 10m ai 15m a 16 fps); regia: Léonce Perret; produzione: Gaumont.
Léonce Perret costituisce una delle grandi figure della Gaumont [...] di disimpegno nell'opera più seria e ambiziosa di Léonce Perret. Ma con quale luminosa leggerezza sanno restituire il clima visivo della Belle Époque, quanto talento e quale piacere della regia mettono in mostra! Jean Mitry le giudicava mediocri e ...
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Impressionismo
Monica Trecca
Con il termine Impressionismo, utilizzato in ambito cinematografico, si designa quel gruppo di registi francesi attivi nei primi anni Venti, portatori di una rinnovata consapevolezza [...] se la profonda consapevolezza ormai raggiunta a livello teorico e pratico della ricchezza del nuovo linguaggio visivo costituì una delle fondamentali componenti delle successive rivoluzioni estetiche.
bibliografia
G. Sadoul, Histoire général du ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] G. Lukács metteva in evidenza come nel cinema ci fosse una riduzione dell'unità vivente dell'attore a un simulacro puramente visivo, a una replica meccanica, in quanto "le figure sullo schermo si muovono ma non hanno anima" (1913, trad. it., p. 83 ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] di Wilma Labate, un'altra regista che ha gettato uno sguardo nuovo sulle contraddizioni italiane e su realtà relative ad ambienti visivi e psicologici inusuali: dalle strade percorse da Sud a Nord da un carabiniere e da un ex terrorista in La mia ...
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GENTILI, Andreina (in arte Andreina Pagnani)
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 24 nov. 1906 da Angelo e da Clotilde Grange. Figlia di un noto vestiarista teatrale, proprietario della sartoria Casa [...] , dopo la direzione essenziale e simbolica di Copeau, l'altro volto della regia europea contemporanea, quello sfarzoso e visivo.
Con la stagione 1934-35 tornò finalmente a un'attività regolare, in qualità di prima attrice della compagnia Ruggeri ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] (strampalato/di genere), lurid (impressionante), tutti assimilabili alla forma-cinema sopra descritta, spesso votata allo shock visivo, di maldestra esecuzione, inserita in un genere prestabilito, in cui l'ironia, volontaria o involontaria, è ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.