Zurlini, Valerio
Francesco Zippel
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Bologna il 19 marzo 1926 e morto a Verona il 26 ottobre 1982. Autore di un cinema 'silenzioso', attento alla psicologia [...] sfumature psicologiche dei personaggi, raccontati anche attraverso le suggestioni dei luoghi, resi da soluzioni di grande respiro visivo. Giunto a cinquant'anni all'apice della carriera, Z. decise quindi di dedicarsi alla didattica, insegnando regia ...
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Industriale, film
Serafino Murri
Per film documentario industriale (o film tecnico-industriale), si intende una forma di documentazione e informazione interna al mondo del lavoro, della produzione e [...] il suo primo esperimento sonoro, un f. i. girato per conto dell'industria olandese Philips: Philips radio (1931-32), elegia visivo-acustica sulla potenza del suono. Più impegnato sul fronte politico-sociale è Power and the land (1939-40), suggestiva ...
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Rohmer, Eric
Paolo Marocco
Nome d'arte di Jean-Marie Maurice Schérer, regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Personalità tra le [...] tanto sulla coscienza del dispositivo cinematografico inteso come veicolo d'arte sottoposto a leggi economiche, quanto su una cifra visiva perfettamente omogenea a uno stile, a un rigore etico, a una limpidezza del segno linguistico. In questo senso ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] accostati in modo asimmetrico, dispersivo. Nel cinema moderno ciò che domina è la lacerazione, la distanza tra il sonoro e il visivo, tra oggetto e quadro, tra uomo e mondo. Se il cinema classico offriva un'immagine indiretta del tempo attraverso il ...
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The Iron Horse
Edward Buscombe
(USA 1924, Il cavallo d'acciaio, bianco e nero, 133m a 20 fps); regia: John Ford; produzione: John Ford per Fox Film Corporation; soggetto: Charles Kenyon, John Russell; [...] e gli italiani; i benefici di una causa comune rispetto alla divisione tra Nord e Sud causata dalla guerra civile. Lo stile visivo di Ford è già pienamente sviluppato: la macchina da presa per lo più ferma, con gli attori che si muovono abilmente ...
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The Misfits
Morando Morandini
(USA 1960, 1961, Gli spostati, bianco e nero, 125m); regia: John Huston; produzione: Frank E. Taylor per Seven Arts/United Artists; sceneggiatura: Arthur Miller; fotografia: [...] trova lo stato di grazia stilistica dei suoi film migliori. La metafora non è limpida, ma la forza del suo impatto visivo è inconfutabile. E le parole finali di Gay ("Dirigiti verso quella grande stella… ci riporterà a casa") sono il suggello di ...
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L’amour en fuite
Daniela Angelucci
(Francia 1979, L’amore fugge, colore, 94m); regia: François Truffaut; produzione: Les Films du Carrosse; soggetto:François Truffaut, Suzanne Schiffman, Jean Aurel,Marie-France [...] racconta la sua vita segnata dall’abbandono della madre; le pile di lettere che Antoine scrive a Sabine. Dal punto di vista visivo, è da notare la frequenza, durante le scene girate nei negozi dove Xavier e Sabine lavorano, ma anche durante la lite a ...
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Dissolvenza
Dario Tomasi
Procedimento ottico che consente di passare da un'immagine a un'altra non attraverso un mutamento repentino del contenuto dell'inqua-dratura, come avviene con gli stacchi, bensì [...] standardizzato che in precedenza. Cresciuto e maturato insieme al cinema, lo spettatore non aveva più bisogno di un qualsivoglia effetto visivo che indicasse la presenza, nel tessuto narrativo di un film, di un salto temporale. La d. ha così assunto ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] ) e la trovata, quella che in inglese si chiama gag: anzi, per essere più esatti, sight gag, gag di tipo visivo, che non ha bisogno della parola, e che nei primi decenni, quando ancora non esisteva il cinema parlato, si rivelò perfettamente ...
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Soggettiva
Elena Dagrada
Per soggettiva si intende un'inquadratura o un insieme di inquadrature che rappresentano sullo schermo ciò che vede un personaggio, come è supposto vederlo quel personaggio, [...] consumò anche quello dalla visione totale alla visione parziale, dal superamento dei limiti dell'occhio al restringimento del campo visivo ai limiti di un personaggio calato nella finzione.
Tra il 1905 e il 1915 sono numerosi i film che testimoniano ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.