Ferrara, Abel
Simone Emiliani
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 19 luglio 1951. Nella sua opera, caratterizzata da un profondo senso di angoscia e disperazione, ricorre spesso, [...] film F. ha cominciato a collaborare con il direttore della fotografia Ken Kelsch, con il quale ha costruito una struttura visiva dove le ossessioni cattoliche si materializzano in dirompenti visioni (come quella di Cristo in Bad lieuten-ant). Dopo la ...
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Hathaway, Henry
Fabio Giovannini
Nome d'arte di Henri Leopold de Fiennes, regista cinematografico statunitense, nato a Sacramento il 13 marzo 1898 e morto a Los Angeles l'11 febbraio 1985. Tipico professionista [...] per le majors. Poco apprezzato dai critici, realizzò tuttavia indimenticabili film di intrattenimento, che rivelano un ottimo gusto visivo e grande abilità nelle riprese in esterni. A partire dagli anni Trenta, Hollywood gli assegnò la direzione di ...
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Cubismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema cubista
Nella storia delle avanguardie artistiche del 20° sec. un posto di indubbio rilievo ebbe il C., nell'ambito delle arti figurative. [...] la plasticità e il dinamismo degli oggetti. Così non sono un puro gioco formale i triangoli che inframmezzano il balletto visivo, o l'alternanza dei semivuoti in un contrasto figurativo violento; e neppure è un semplice omaggio a Charlie Chaplin il ...
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Regista (Londra 1906 - ivi 1976); attivo nel cinema dapprima come attore, scrittore e assistente alla produzione, passò alla regia nel 1936, attraversando tutti i generi e ritagliandosi un ruolo di rilievo [...] the Islands (L'avventuriero della Malesia, 1951), i suoi film più noti, dotati di profondità psicologica e personale gusto visivo, segnaliamo: Bank holidays (Fiamme di passione, 1938); The stars look down (1939); Kipps (1940); The way ahead (La via ...
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Kaminski, Janusz
Francesco Zippel
Direttore della fotografia e regista cinematografico polacco, nato a Ziębice il 27 giugno 1959. Operatore di grande talento, attento alle suggestioni della fotografia [...] stesso anno ha realizzato, sempre insieme al regista, il kolossal sulla schiavitù Amistad, un'altra opera di grande suggestione visiva per la quale ha ottenuto la nomination all'Oscar nel 1998. Attento a non scadere nel facile sentimentalismo, K. ha ...
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Franju, Georges
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Fougères (Bretagna) il 12 aprile 1912 e morto a Parigi il 5 novembre 1987. Autore tra i più singolari del cinema [...] crudeltà e il profondo orrore. Prendendo le mosse dalla pratica documentaria, arricchì la cifra del suo stile visivo di pulsioni surrealiste e risonanze espressioniste, trovando nell'ambito dei generi cinematografici tradizionali quell'equilibrio tra ...
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Campion, Jane
Mario Sesti
Regista cinematografica neozelandese, nata a Wellington (Nuova Zelanda) il 30 aprile 1954. L'universo psichico e corporeo della femminilità, la disamina rivelatrice dei legami [...] , dell'Ottocento come di quelle contemporanee, dalle complesse psicologie, la C., con un tratto stilistico e un sistema visivo originale, si è imposta a livello internazionale ottenendo vari riconoscimenti della critica, in particolare la Palma d'oro ...
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Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Burbank 1958). Appassionato sin dall'infanzia di cartoni animati e di classici del cinema fantastico e horror, ha cominciato a lavorare alla Disney [...] porcello, 1988) e Batman (1989). Ma è con Edward scissorhands (1990) che è emerso in pieno il suo universo visivo, caratterizzato da atmosfere gotiche e sepolcrali e spesso popolato da individui cupi e solitari condannati alla loro anormalità. Nel ...
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Doyle, Christopher
Serafino Murri
Direttore della fotografia australiano, nato a Caringbah (New South Wales) il 2 maggio 1952. Ha lavorato (anche come operatore alla macchina) con molti fra i più importanti [...] Cina, dal fertile contrasto tra il rigoroso stile di Chen Kaige e l'anarchia espressiva di D. è scaturita la particolare grana visiva di Feng yue (1995; Le tentazioni della luna). D. ha lavorato ancora con Wong Kar-Wai al suggestivo Chunguang zha xie ...
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Pawlikowski, Pawel. – Regista e sceneggiatore polacco (n. Varsavia 1957). Apprezzato autore di documentari televisivi quali i pluripremiati From Moscow to Pietushki (1992), Dostoevsky's travels (1991) [...] . si dimostra attento indagatore della psiche umana, che mette in scena con un linguaggio asciutto e poetico e con un taglio visivo austero e quasi epico. Dopo una non felicissima escursione nel thriller con la pellicola La femme du Vème (2011), P. è ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.