Scorsese, Martin
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico statunitense, di origine italiana, nato a New York il 17 novembre 1942. Esordiente negli anni Sessanta, S. si è presto imposto come [...] famoso The hustler (1961) di Robert Rossen. Dei tre, After hours si rivela il più affascinante e colto sul piano visivo, con i molteplici riferimenti allo stile pop e iperrealista, mentre The color of money rappresenta una sorta di 'prima incursione ...
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Oliveira, Manoel de (propr. Manoel Candido Pinto)
Bruno Roberti
Regista cinematografico portoghese, nato a Porto il 12 dicembre 1908. Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti [...] . Nel 1982 O. ha girato un film 'segreto', destinato per sua espressa volontà a essere proiettato soltanto dopo la sua morte: Visita ou memórias e confissões.
Bibliografia
J.A. França, L. de Pina, A. Costa, Introdução à obra de Manoel de Oliveira ...
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regista
Bruno Roberti
Chi firma un film
Un film è un racconto per immagini e il regista è il principale autore della costruzione di un’opera cinematografica. Il mestiere del regista è basato su conoscenze [...] dell’ottica di un obiettivo, cioè di quella lente fotografica che, applicata alla cinepresa, allarga o restringe il campo visivo. Infine cura la recitazione degli attori. È questa una fase fondamentale in cui il regista dirige squadre formate da più ...
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REGÌA
Mino Argentieri
(App. II, II, p. 678)
Cinematografia. - Dagli anni Trenta in poi, nell'attività cinematografica, la r. ha acquistato caratteri tali da consentirle di esercitare un pieno controllo [...] a 16 mm e a Super 8 e, più recentemente, il nastro elettronico, grazie al quale diventa possibile l'esecuzione di contrappunti visivi nel corso di rappresentazioni teatrali, di concerti o di happenings.
Se, per un verso, i film-makers non hanno mai ...
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Scenografia
Antonio Audino
Teatro
di Antonio Audino
In Italia la s. ha assunto un'importanza prevalente rispetto ai vari elementi che compongono lo spettacolo teatrale, non soltanto per la tradizione [...] ha fatto sì che l'idea stessa del fare spettacolo sia sempre stata legata, in Italia, alla necessità di una fantasia visiva e spaziale di forte impatto: anche in tutto l'ambito di ricerca e sperimentazione scenica si è sempre manifestata con forza ...
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Regista cinematografico statunitense, nato a Minneapolis (Minn.) il 29 novembre 1954; rappresenta, con il fratello Ethan, sceneggiatore (nato il 21 settembre del 1957), una delle coppie più anomale e creative [...] Arizona Junior), tormentata storia d'amore tra un rapinatore e una poliziotta, da un lato ha messo in luce il talento visivo dei C. nella composizione dell'immagine e nell'uso di un montaggio frenetico, dall'altro ha evidenziato la leggerezza di tono ...
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Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] L'ultimo livello è quello dell'opera audiovisiva: in questo caso si tratterà di operare un coordinamento dei materiali visivi e sonori per la costruzione di una struttura polifonica. In ogni fase di costruzione dell'i., responsabile della produzione ...
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Calopresti, Mimmo (propr. Domenico)
Nicoletta Ballati
Regista cinematografico, nato a Polistena (Reggio Calabria) il 4 gennaio 1955. Approdato al cinema dopo un lungo apprendistato da documentarista, [...] Moretti) e la terrorista che molti anni prima gli aveva sparato. Privo di sentimentalismo, ma di forte impatto emozionale e visivo, ambientato in una Torino cupa e asettica, il racconto si snoda in una sequenza di immagini statiche, basandosi su una ...
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Wong Kar-Wai \u00A0
Giona Antonio Nazzaro
Wong Kar-Wai (Wong Ga Wai)
Regista e sceneggiatore cinese, nato a Shanghai il 17 luglio 1958. All'età di cinque anni si trasferì con la famiglia a Hong Kong, [...] modernista dell'eredità del wu xia pian tradizionale (letteratura cavalleresca cinese) nella quale si manifesta in pieno il talento visivo di Wong Kar-Wai. Durante la lavorazione di Ashes of time, protrattasi per quasi due anni, il regista ha ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] verbo, facendone il baricentro strutturale della messa in scena visiva e sonora, dall'altra una tendenza minoritaria, ma non tempi e i propri ritmi, modificando la messa in scena visiva; la musica, non più soggetta alla precarietà dell'esecuzione dal ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.