Istituto nazionale L.U.C.E
Gian Piero Brunetta
di Gian Piero Brunetta
Organo tecnico istituito nel 1924 e denominato inizialmente L'Unione Cinematografica Educativa (da cui l'acronimo L.U.C.E., usato [...] Velletri, o su altre feste popolari e patronali in varie regioni della penisola.Inoltre, nel fissare gli stereotipi discorsivi e visivi sia sulle grandi città d'arte sia su luoghi meno noti, il Luce ebbe il merito di incrociare la microstoria locale ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] fasi di ricezione di un film. Pertanto, la scrittura da un lato risulta decisamente implicata nel processo di ideazione del visivo cinematografico e dall'altro costituisce una traccia del ruolo che esso acquista nell'immaginario di un'epoca.Assai più ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] lo spessore degli strati cromatici da un lato tende a intensificare il dato drammatico e dall'altro a costituire uno sviluppo visivo autonomo rispetto alle psicologie in gioco. Così il set di Blood and sand diviene quella che M. stesso chiamò 'la mia ...
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Anhalt, Edward
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 28 marzo 1914 e morto a Pacific Palisades (California) il 3 settembre 2000. Ammirato [...] cinematografico perché gli fornì una conoscenza approfondita degli strumenti tecnici e degli elementi necessari per creare un racconto visivo basato su una solida struttura e su un buon ritmo narrativo. Esordì nel cinema nel secondo dopoguerra, con ...
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Molander, Gustaf
Stefano Boni
Regista e sceneggiatore cinematografico svedese, nato a Helsinki il 18 novembre 1888 e morto a Stoccolma il 19 giugno 1973. Uno dei padri del cinema nordico, realizzò quasi [...] Stiller. Debuttò nella regia con Bodakungen (1920, Il re di Boda). Già in quegli anni M. mostrò uno stile visivo profondamente influenzato dai maestri Stiller e Sjöström, senza tuttavia possederne la fantasia e la forza evocativa. Nonostante ciò ...
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CLAIR, René - Nome d'arte di René Chomeite, regista cinematografico, nato a Parigi l'11 novembre 1898. In seno al movimento d'avanguardia realizzava Paris qui dort (1923), Entr'Acte (1924), Le fantôme [...] est d'or, 1947.)
Ha saputo con lirismo e originalità trarre partito dall'esperienza avanguardista e guardare al momento visivo della creazione cinematografica. Poeta e umorista, C. muove i suoi personaggi secondo un ritmo che parrebbe esteriore e ...
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Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] sfogo all'elaborazione inconscia e inattendibile di un senso di colpa per un peccato che non si è commesso. L'universo visivo che ne consegue si colora così di connotazioni oniriche, irreali, e di eventi privi di logica che sembrano altresì sfuggire ...
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Roeg, Nicolas (propr. Nicolas Jack)
Francesco Zippel
Regista cinematografico e direttore della fotografia inglese, nato a Londra il 15 agosto 1928. Operatore di grande talento, abile nel creare atmosfere [...] del cammino) che R. diede un compiuto saggio del suo cinema. In quest'opera magniloquente dal punto di vista visivo, il regista ripercorre il viaggio iniziatico di due fratelli nel deserto australiano, simboleggiato dal loro tragico scontro, umano e ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] , gli zogroscopi, i poliscopi, attestano la crescente 'curiosità' visiva che lo strumento provocava e che sarebbe giunta nel secolo successivo messa a punto progressiva del progetto di dominio visivo di tutte le possibili realtà. La fotografia ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] . Il film non appare più dunque un'opera spazio-temporale conclusa, da fruire nella sua durata definita, bensì un'esperienza visiva totale che coinvolge tutti i sensi. Stan van der Beek (filmmakers e videomakers) costruì a New York, per proiettare i ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.