Scienza greco-romana. Euclide e la matematica del IV secolo
Reviel Netz
Euclide e la matematica del IV secolo
Sappiamo del IV sec. a.C. più di quanto non sappiamo del V, ma è sempre molto poco. Fra [...] di formule. Si è lontani dalle moderne equazioni: non vi è una particolare disposizione tipografica o un simbolismo visivo, ma piuttosto un uso sistematico della lingua.
In conclusione, sono due gli aspetti che caratterizzano la matematica greca ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
John S. Justeson
Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
La matematica mesoamericana si è sviluppata al di [...] il secolo successivo cominciarono a essere usati un simbolo e un vocabolo per lo zero, evidentemente derivanti da un modello visivo, scritto o non scritto, come quello di un abaco. Varie parole sanscrite furono usate per indicare questo zero, come ...
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Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] tuttavia, valeva soltanto nell'ambito di quella tra senso (sensus) e ragione (ratio). Sul piano dell'intelletto, della visio intellectualis, il principio di contraddizione che domina nel regno della ratio non sussisteva più. Per risolvere il problema ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.