Anomalia congenita dell’occhio, che consiste nella fenditura della palpebra o di una parte dell’occhio. Il c. palpebrale può associarsi al c. della coroide, dell’iride, della retina, del cristallino, o [...] altro difetto congenito dell’occhio. A seconda della sede del c. può coesistere, o mancare, un deficit visivo, rappresentato per lo più da uno scotoma. ...
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Orecchio
Patrizia Vernole
Marco Fusetti
L'orecchio (dal latino auricola, diminutivo di auris, "orecchio") svolge due distinte funzioni: raccoglie e trasmette energia meccanica vibratoria e la trasforma [...] onde sonore; concorre unitamente ad altri apparati (visivo, propriocettivo) al mantenimento dell'equilibrio, valutando la quali, mediante l'integrazione funzionale dei recettori visivi e dei propriocettori muscolotendinei, contribuiscono tanto allo ...
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In medicina, particolare atteggiamento del corpo in iperestensione per la prevalente contrattura dei muscoli scheletrici estensori sui flessori. L’o. si ha nel tetano e in alcuni avvelenamenti dove la [...] più bassa soglia di eccitabilità delle cellule motrici del midollo spinale provoca il quadro dell’o. a seguito di qualsiasi stimolo (tattile, visivo ecc.). ...
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Rappresentazione e attivazione della memoria visiva
Hyoe Tomita
(Department of Physiology, University of Tokyo, School of Medicine Tokyo, Giappone)
Machiko Ohbayashi
(Department of Physiology, University [...] input cospicuo dalle aree visive unimodali, particolarmente da V 4, TEO e dalla parte caudale di TE. L'area TH riceve un input visivo minore, e non è quasi innervata da TE e TEO; essa riceve invece degli input più intensi dalle aree uditive del giro ...
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Motricità
Francesco Lacquaniti
Il termine motricità (dal francese motricité, derivato dal latino motor, "che mette in movimento") in neurofisiologia indica l'attitudine a compiere, controllare e coordinare [...] , vale a dire l'area 5 del lobulo parietale superiore, ha mostrato l'esistenza di una codifica della posizione del bersaglio visivo e della mano rispetto al capo e al tronco (Lacquaniti et al. 1995). Una percentuale considerevole di neuroni di questa ...
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Sensazione
Carlo Alberto Marzi
Può essere definito sensazione ogni stato di coscienza in quanto avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. Secondo la provenienza degli stimoli [...] che si muove da A a B. Quindi, da un punto di vista della sensazione si hanno due stimolazioni separate del campo visivo, ma dal punto di vista della percezione si vede un unico stimolo in movimento.
2. La psicofisica
La psicofisica è quella branca ...
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Oculista italiano (Venezia 1831 - Padova 1904). Primario oculista del grande Ospedale di Venezia (1863), poi direttore della clinica oculistica dell'univ. di Padova (1873). Descrisse per primo la tubercolosi [...] dell'iride e inventò alcuni apparecchi della specialità, tra cui lo "ialopsifero", specie di occhiale di contatto con cannello, ideato per restituire a occhi con leucoma totale una parte del perduto potere visivo. ...
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(o oftalmologia) Ramo specialistico della medicina che studia la patologia dell’organo della vista e dei suoi annessi.
Le origini dell’o. sono assai antiche e corrispondono alle prime osservazioni di [...] e della coroide; la perimetria computerizzata per lo studio del campo visivo; l’elettroretinografia e i potenziali visivi evocati per analizzare la trasmissione dell’impulso visivo nelle varie fasi del suo percorso. Lenti impiantabili in sostituzione ...
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Imparare a vedere
Tomaso Poggio
(Center for Biological and Computational Learning, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA)
Il problema dell'apprendimento è centrale per [...] oggi la scienza si trova a dover risolvere, forse il più fondamentale di tutti. Da un punto di vista biologico il sistema visivo è una delle parti più sorprendenti del cervello, come risulta anche da un dato macroscopico: alla visione è dedicata in ...
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Oculista italiano (Canicattì 1898 - Bologna 1995); prof. univ. dal 1939, insegnò clinica oculistica a Bologna. È autore di studî sul tracoma, la schiascopia, il glaucoma, le angioneurosi e la tubercolosi [...] settica. Si interessò inoltre a varî problemi di chirurgia, contribuendo al perfezionamento di alcune tecniche operative. Tra le sue pubblicazioni: Profilassi e terapia della cecità (1949); Le affezioni reumatiche dell'apparato visivo (1958). ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.