Alfrico
C.R. Dodwell
Fecondo scrittore anglosassone nato intorno alla metà del 10° secolo. Nel 989 entrò a far parte come monaco della nuova fondazione benedettina di Cerne Abbas nel Dorset. Ad A., [...] termini che riflettono il periodo anglosassone e per questo motivo esse costituiscono una fonte importante per uno studio visivo delle condizioni sociali dell'epoca.
Bibliografia
G. N. Garmonsway, Aelfric's Colloquy, London 1947 (19672).
D. Whitelock ...
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GNOLI, Domenico
Rosalba Zuccaro
Pittore, illustratore e scenografo, nato a Roma il 3 maggio 1933, morto a New York il 17 aprile 1970. Cresciuto in un ambiente familiare di letterati e storici dell'arte, [...] tecnici, anche con componenti materiche che producono un sottile rilievo. Maturando nell'esperienza dell'immaginario visivo-spaziale dello scenografo e attraverso l'analiticità dell'illustratore che accoglie positivamente le suggestioni del testo ...
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Il corpo come oggetto artistico: la Body art
Teresa Macrì
La tematica della corporeità, grazie a un inusuale utilizzo del corpo, è strettamente legata agli avvenimenti storici della fine degli anni [...] influisce soprattutto il fondamento psicoanalitico. La Body art è, dunque, la corrente artistica che, attraverso il suo eccessivo codice visivo, si pone il problema dell'In-der-Welt-sein, ossia dell'essere al mondo e del collocamento dell'individuo ...
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Tipologia di graffiti originaria del Brasile, in particolare associata alla capitale San Paolo ma molto diffusa anche in tutta la restante area sud-orientale del paese, compresa Rio de Janeiro. Quale forma [...] segno basilare, nero ed aguzzo, che non lascia spazio ad un’immediata comprensibilità né tanto meno a un consenso visivo. Lo stile delle lettere discende da quello dei caratteri runici presenti sulle copertine degli album delle band heavy metal che ...
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Nome d’arte di artista italiana (n. Catania 1972). Cresciuta in Sicilia, si forma artisticamente tra Londra e Milano, divenendo una delle pioniere e principali protagoniste della street art in Italia. [...] , allargato metaforicamente ai contenuti della vita invisibile all’occhio umano, che riguarda anche lo spirito. L’apparato visivo nel lavoro di M. è caratterizzato da sottili filamenti e sembianze primordiali, disegnate con un tratto che unisce ...
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Lo sport e la fotografia
Pier Francesco Frillici
Le origini della fotografia sportiva
La prima fotografia di genere sportivo è datata 1855: di provenienza ignota, è conservata presso la Royal Library [...] close-ups e tagli anomali, secondo la lezione impartita da Lazlo Moholy-Nagy, determinano la nascita di quel linguaggio visivo dello sport che dura ancora oggi.
Dopo la Seconda guerra mondiale la fotografia sportiva celebra l'apoteosi del modernismo ...
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Critica d'arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Critica d'arte
sommario: 1. Compito e significato della critica. 2. La critica militante. 3. La critica dell'arte e la storia dell'arte. a) La [...] forma e ponendo l'arte non più come prodotto dell'apprensione e dell'emozione sensoria, ma come un vero e proprio ‛pensiero visivo' (R. Arnheim).
A sua volta, la ricerca iconologica ha messo in luce un altro piano, quello dell'inconscio individuale e ...
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ILLUSTRAZIONE
L. Miglio
L'i. intesa come immagine o insieme di immagini, disegnate o miniate, che accompagnano un testo per chiarirlo, commentarlo, facilitarne la comprensione, non è certo invenzione [...] 10; Corpus Christianorum Lat., CXL, 1982), gli analfabeti che non comprendevano la parola scritta, ma costituiscono anche la manifestazione visiva di ciò che la parola non può esprimere - la Risurrezione e il mistero della Redenzione - e, se è giusta ...
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FASSI, Guido (Guido del Conte)
Graziella Martinelli Braglia
Figlio del capomastro Francesco e di Giulia Belesi, nacque a Carpi (Modena) il 5 dic. 1584 e fu battezzato nella collegiata dell'Assunta il [...] ferro battuto. La torre, dalla sintassi propriamente manieristica, esemplata sui modelli del Vignola, è un autentico fulcro visivo nella lunghissima prospettiva dell'edificio e insieme costituisce una sorta d'arco trionfale con funzione di cerniera ...
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Tiepolo, Giambattista
Flaminia Giorgi Rossi
Il grande interprete degli splendori dell’aristocrazia veneziana
Giambattista Tiepolo è il maggiore artista della pittura veneta del Settecento. Col suo stile [...] illusionistico in quello reale è ripresa da Giambattista Tiepolo: nelle sue volte straordinarie il virtuosismo e lo scherzo visivo rispondono alle esigenze della nobiltà del tempo, abituata più al divertimento e allo svago che agli affari e alla ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.