Brakhage, Stan
Bruno Di Marino
Regista cinematografico statunitense, nato a Kansas City (Missouri) il 14 gennaio 1933. Considerato uno dei massimi autori del cinema sperimentale, ha diretto in quasi [...] con la sua impostazione teorica, si dedicò alla possibilità di produrre, con i suoi film, equivalenti dei 'mobili pensieri visivi', ossia del ritmo che precede e sottende la creazione stessa dell'immagine, perfezionando la tecnica di intervento sulla ...
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Russell, Ken (propr. Henry Kenneth Alfred)
Daniele Dottorini
Regista cinematografico inglese, nato a Southampton il 3 luglio 1927. Uno degli autori più visionari del panorama inglese, capace di creare [...] rapporti di potere tra Stato e Chiesa: gli eccessi visivi, la forte tensione erotica che lo permeano suscitarono scandalo (1995; Oltre la mente) ricorda solo a tratti il delirio visivo di Altered states, film come Crimes of passion (1984; China ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] , il suo nuovo incarico di architetto di San Pietro e della piazza del Campidoglio, un incendio nella cappella. L’ultima visita di Paolo III al cantiere ebbe luogo il 13 ottobre 1549 (poco prima della sua morte), quando la Crocifissione era quasi ...
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Bernini, Gian Lorenzo
Fabrizio Di Marco
Il genio inventore del Barocco
Gian Lorenzo Bernini fu il più geniale artefice del Barocco, lo stile nato e sviluppatosi a Roma nel Seicento. Svolse la sua attività [...] costoloni ricurvi sorreggono il globo e la croce, simboli della cristianità, facendo di quest'opera imponente il centro visivo della chiesa.
Trenta anni dopo, papa Alessandro VII chiamò ancora Bernini per altre importantissime opere nella basilica ...
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FOCOSI, Roberto
Donatella Falchetti Pezzoli
Nacque a Milano il 13 luglio 1806 da Luigi, attore ed impresario teatrale, e da Francesca Perfetti, pittrice dilettante.
Iscritto dal 1819 all'Accademia di [...] un creatore di immagini. Le sue illustrazioni sono tuttora utilizzate per la loro qualità e per il valore di documento visivo dell'epoca: soprattutto i ritratti di personaggi illustri e tutto quanto testimonia la vita e gli avvenimenti storici e ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] , già nei romanzi Le Potomak (1919) e La fin du Potomak (1939) la frammentazione del punto di vista, l'andamento visivo e il montaggio nervoso della sua scrittura preludono al cinema. Nell'impianto narrativo di Les enfants terribles (1929, da cui fu ...
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Bresson, Robert
Alessio Scarlato
Regista cinematografico francese, nato il 25 settembre 1907 a Bromont-Lamothe (Puy-de-Dôme) e morto a Parigi il 18 dicembre 1999. È stato uno dei protagonisti della [...] del regista è altresì quello di "mettere in ordine" attraverso un processo di frammentazione e ricomposizione del materiale visivo e sonoro, attuato con i mezzi della riduzione e dell'ellissi; mentre l'attore, preferibilmente non professionista, deve ...
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Riefensthal, Leni (propr. Helene Bertha Amalie)
Melania G. Mazzucco
Regista, attrice e produttrice tedesca, nata a Berlino il 22 agosto 1902 e morta e Pöcking (Baviera) l'8 settembre 2003. Già ballerina [...] del mito della razza ariana come anche un documentario su un evento sportivo. È invece essenzialmente un poema visivo sulla bellezza dell'uomo, estetizzante, neoclassico, lirico e ipnotico, con molte enfatiche cadute di gusto (come il pesante ...
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DEL TASSO, Domenico
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1440, è forse identificabile secondo il Middeldorf (1938, p. 460) con il "Domenico di Francesco legnaiulo" che nel 1461 venne pagato per alcuni [...] gennaio, si registra un pagamento al D. "per parte de lo spalliere" (Rossi, 1872, p. 98). Il confronto visivo offre un'ulteriore conferma, mostrando come i sedili riprendano lo schema architettonico e decorativo del Tribunale. Gli slanciati motivi ...
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Astaire, Fred
Marco Pistoia
Nome d'arte di Frederick Austerlitz, attore, ballerino e coreografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 10 maggio 1899 e morto a Los Angeles [...] registi ‒ trovò nei numeri diretti da Minnelli con A. i motivi di maggior risalto: Limehouse blues, di forte impatto visivo e scenografico; Bring on the beautiful girls, dove appare anche una nuova e giovane ballerina, Cyd Charisse; The babbit and ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.