Argento, Dario
Stefano Della Casa
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Roma il 7 settembre 1940. Capace di lavorare su generi cinematografici raramente affrontati dal cinema italiano [...] che ha maggiormente colpito l'immaginario dello spettatore, nelle sue storie sono risultati prevalenti gli elementi fantastici, e il dato visivo è diventato l'aspetto centrale del film, con un impasto di emozioni barocche e una colonna sonora che ha ...
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Greco, Emio. - Danzatore e coreografo italiano (n. Brindisi 1965). Dopo gli studi presso la scuola di R. Hightower a Cannes, ha fatto parte del Ballet Antibes Côte d’Azur, dedicandosi poi a una sperimentazione [...] di tipo audio-visivo-gestuale, avviata nel 1993 insieme all’artista belga Jan Fabre. Dal 1995 opera in collaborazione con il regista olandese Greco, EmioPieter C. Scholten (n. Vlaardingen 1965), con il quale ha fondato ad Amsterdam la compagnia Emio ...
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Oftalmologo (Zeist, Utrecht, 1834 - Utrecht 1908); allievo di F. C. Donders, fu prof. di oftalmologia all'univ. di Utrecht. Il suo nome è legato alle tavole visive da lui dette Optotypi ad visum determinandum [...] (1862), basate sul minimo angolo visivo, che servirono di modello a tutte quelle successive. Ottimo operatore, molti processi chirurgici, specialmente riguardanti le plastiche palpebrali, portano il suo nome. ...
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Pittore statunitense (New York 1923 - ivi 1997), tra i maggiori rappresentanti della pop art americana. Formatosi all'Art students league e alla Ohio state university, lavorò come disegnatore pubblicitario [...] e insegnò in istituti universitarî. Nella ricerca di un linguaggio visivo di estrema semplicità e chiarezza, partì dall'osservazione del mondo della pubblicità e del fumetto (Whaam, 1973, Londra, Tate Gallery; Interior with lemon, 1975, e Sailboat ...
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Scrittore francese (Clermont-Ferrand 1925 - Sèvres 1997). Musicista, giornalista, saggista (Monteverdi, 1960), disegnatore, fece parte del gruppo di Tel quel. Influenzata dalle esperienze del nouveau roman, [...] ma anche da Rabelais e Villon, e condotta sotto il segno di un forte sperimentalismo visivo (collages, calligrammi, variazioni tipografiche, ecc.) e linguistico, la sua opera fu dominata dai temi dell'erranza, dell'assenza, della morte. Dopo la ...
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Pittore inglese (Londra 1936 - ivi 2005). Esponente della pop art inglese, ha dipinto, in immagini semplificate e convenzionali, oggetti di banalità quotidiana, spesso giustapposti a oggetti sofisticati [...] ed esotici, paesaggi e ambienti di prepotente forza visiva ricondotti sempre alla superficie piana del campo visivo da una linea uniforme e da piatte campiture cromatiche. ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Cincinnati 1946). È approdato al cinema con il film Duel (1971), nel quale già si evidenziano i caratteri che contraddistingueranno tutto il suo cinema [...] ), Munich (2005), Indiana Jones and the kingdom of the crystal skull (2008) ha confermato il proprio talento visivo realizzando sia opere d'intrattenimento spettacolare, capaci di utilizzare gli effetti speciali, sia film di impatto drammatico. È ...
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Saville, Jenny. ‒ Artista britannica (n. Cambridge 1970). Tra gli esponenti più significativi del movimento artistico Young British artists, accogliendo le suggestioni di F. Bacon e L. Freud privilegia [...] il mezzo tecnico del disegno e il genere della ritrattistica per riprodurre nudi femminili di grande impatto visivo in cui trascende i confini tra figurazione classica e astrattivismo moderno. Fortemente debitrice sul tema del corpo umano al ...
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Sidney, George
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico statunitense, nato a New York il 4 ottobre 1916 e morto a Las Vegas il 5 maggio 2002. Sia per il musical sia per altri generi affrontati S. elaborò [...] un'originale cifra stilistica, basata su un ritmo visivo frenetico e vorticoso che sostiene anche quello narrativo. Il suo sguardo ironico e trascinante si irradia in mille direzioni con coreografie impensabili per quantità e qualità di soluzioni ...
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Attore, regista e produttore cinematografico statunitense, nato a Los Angeles il 18 gennaio 1955. Ha ottenuto il premio Oscar nel 1990 per la regia di Dance with wolves (Balla coi lupi). Il film, sua opera [...] prima come regista, rivela un innovativo realismo visivo e la capacità di proporre un itinerario ideologico rispettoso delle diverse culture (i Sioux infatti parlano nella loro lingua, con sottotitoli) nonché di rileggere un genere come il western. ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.