GRANDINETTI (Grandinetti Mancuso), Maria
Monica Grasso
Nacque il 27 ag. 1891 a Soveria Mannelli (Catanzaro) da Giovanni, agrimensore, e Angelina Maruca. Nel 1902 si trasferì con la famiglia a Napoli [...] verificò una nuova svolta nel suo percorso artistico, con una serie di opere di forte impatto emotivo, originali nel taglio visivo, nella scelta del colore, nella sintesi non priva di partecipazione e di lirismo, quali il Bimbo che pensa (tav. XXXII ...
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GUAZZO (Guazzi, Guaccio), Francesco Maria
Giuseppe Girimonti Greco
Le notizie biografiche disponibili sono poche e incerte. Nato a Milano intorno al 1570, fu lettore di teologia e forse anche membro [...] tratta di una Nota del clero che nella seconda regione può deputarsi per essorcisti (Milano, Arch. della Curia arcivescovile, Visite pastorali, Arona, XIV, 1; in Frigerio - Pisoni, pp. 348-350). In questa lista di religiosi di area verbanese idonei ...
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Rohmer, Eric
Paolo Marocco
Nome d'arte di Jean-Marie Maurice Schérer, regista, sceneggiatore, montatore e critico cinematografico francese, nato a Tulle (Corrèze) il 21 marzo 1920. Personalità tra le [...] tanto sulla coscienza del dispositivo cinematografico inteso come veicolo d'arte sottoposto a leggi economiche, quanto su una cifra visiva perfettamente omogenea a uno stile, a un rigore etico, a una limpidezza del segno linguistico. In questo senso ...
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ANDREASSI, Giacomo
Gianfranco Aghemo
Nato a Roma il 30 ott. 1897 da Eusanio e da Elena Panunzi, vi si laureò col massimo dei voti in medicina e chirurgia il 22 luglio 1922, con una tesi che fu ammessa [...] la carriera dell'A. che, impossibilitato a partecipare direttamente al conflitto da una grave menomazione dell'apparato visivo, complicanza di una grave forma di difterite riportata nella fanciullezza, seguitò tuttavia a frequentare l'istituto di ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] accostati in modo asimmetrico, dispersivo. Nel cinema moderno ciò che domina è la lacerazione, la distanza tra il sonoro e il visivo, tra oggetto e quadro, tra uomo e mondo. Se il cinema classico offriva un'immagine indiretta del tempo attraverso il ...
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ECCLESIA, Vittorio
Marina Miraglia
Figlio di Carlo, nacque a Pieve di Scalenghe (Torino) l'11 febbr. 1847. Ancora bambino si trasferi con la famiglia a Torino, allora fiorentissimo centro di fotografia, [...] fotografie destarono cosi vivo interesse presso i contemporanei da essere usate a distanza di diversi anni come repertorio visivo di occasioni culturali o celebrative di particolare spicco; è il caso delle riprese realizzate al borgo medioevale nel ...
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LONGHI, Barbara
Giordano Viroli
Figlia del pittore Luca e di Bernardina Baronzelli, nacque a Ravenna il 21 sett. 1552 (Simoni, 2000, p. 213). Nel 1568 Vasari, pubblicando la seconda edizione delle Vite, [...] che si apre a sinistra su un paesaggio di lontani profili collinari. Il sacro gruppo occupa quasi per intero il campo visivo, mentre l'inquadratura stringe il campo sul gesto del piccolo Gesù che incorona una monaca senza guardarla, rivolgendo il suo ...
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DE LIETO VOLLARO, Agostino
Enrico Grancini
Nacque a Reggio di Calabria il 24 marzo 1872 da Pasquale e da Felice Oliva. Compiuti nella sua città gli studi medi, nel rigido clima nobiliare dell'epoca, [...] un cisticerco sottoretinico vivente, situato in prossimità del nervo ottico, con permanente conservazione del visus e del campo visivo residuale., ibid., VII(1928), pp. 1013-1031; per la correzione chirurgica dello strabismo, sempre più perfezionata ...
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Rossellini, Roberto
Monica Trecca
Il grande cinema della realtà
Nel 1945 con il film Roma città aperta Roberto Rossellini realizzò la prima compiuta espressione del neorealismo, imponendo a livello [...] anno zero (1948) il disperato girovagare del tredicenne Edmund avviene tra le macerie di Berlino che rappresentano l’equivalente visivo delle ferite incise nel suo animo. Costretto a lavorare e poi a rubare per mantenere la famiglia, alla fine ...
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CAMERINI (Camerino), Giovanni
Giuseppe M. Battaglini
Architetto militare attivo nel Granducato di Toscana nei primi tre quarti del sec. XVI.
Di lui non si conoscono né la data né il luogo di nascita; [...] forti sono numerosi, ma paradigmatico è quello delle attuali vie Roma ed E. Gasperi, che fanno esattamente da corridoio sia visivo sia balistico tra il forte Falcone, il bastione dei Pagliai e il golfo.
L'importanza e la particolare modernità della ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.