Kaminski, Janusz
Francesco Zippel
Direttore della fotografia e regista cinematografico polacco, nato a Ziębice il 27 giugno 1959. Operatore di grande talento, attento alle suggestioni della fotografia [...] stesso anno ha realizzato, sempre insieme al regista, il kolossal sulla schiavitù Amistad, un'altra opera di grande suggestione visiva per la quale ha ottenuto la nomination all'Oscar nel 1998. Attento a non scadere nel facile sentimentalismo, K. ha ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dell’artista spagnolo Samuel Marìn (n. Elche 1980), conosciuto per le sue immagini a silhouette nera che animano i muri di molti luoghi nel mondo. Vive e lavora tra Murcia e Madrid. Adolescente, [...] presso l’Accademia di belle arti di Granada. Gli interventi di S. sono caratterizzati dal forte impatto visivo di sagome interamente nere a carattere prevalentemente antropomorfo, quasi una versione contemporanea di quelle dell’antica ceramica greca ...
Leggi Tutto
Franju, Georges
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Fougères (Bretagna) il 12 aprile 1912 e morto a Parigi il 5 novembre 1987. Autore tra i più singolari del cinema [...] crudeltà e il profondo orrore. Prendendo le mosse dalla pratica documentaria, arricchì la cifra del suo stile visivo di pulsioni surrealiste e risonanze espressioniste, trovando nell'ambito dei generi cinematografici tradizionali quell'equilibrio tra ...
Leggi Tutto
Campion, Jane
Mario Sesti
Regista cinematografica neozelandese, nata a Wellington (Nuova Zelanda) il 30 aprile 1954. L'universo psichico e corporeo della femminilità, la disamina rivelatrice dei legami [...] , dell'Ottocento come di quelle contemporanee, dalle complesse psicologie, la C., con un tratto stilistico e un sistema visivo originale, si è imposta a livello internazionale ottenendo vari riconoscimenti della critica, in particolare la Palma d'oro ...
Leggi Tutto
Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Burbank 1958). Appassionato sin dall'infanzia di cartoni animati e di classici del cinema fantastico e horror, ha cominciato a lavorare alla Disney [...] porcello, 1988) e Batman (1989). Ma è con Edward scissorhands (1990) che è emerso in pieno il suo universo visivo, caratterizzato da atmosfere gotiche e sepolcrali e spesso popolato da individui cupi e solitari condannati alla loro anormalità. Nel ...
Leggi Tutto
Doyle, Christopher
Serafino Murri
Direttore della fotografia australiano, nato a Caringbah (New South Wales) il 2 maggio 1952. Ha lavorato (anche come operatore alla macchina) con molti fra i più importanti [...] Cina, dal fertile contrasto tra il rigoroso stile di Chen Kaige e l'anarchia espressiva di D. è scaturita la particolare grana visiva di Feng yue (1995; Le tentazioni della luna). D. ha lavorato ancora con Wong Kar-Wai al suggestivo Chunguang zha xie ...
Leggi Tutto
Pawlikowski, Pawel. – Regista e sceneggiatore polacco (n. Varsavia 1957). Apprezzato autore di documentari televisivi quali i pluripremiati From Moscow to Pietushki (1992), Dostoevsky's travels (1991) [...] . si dimostra attento indagatore della psiche umana, che mette in scena con un linguaggio asciutto e poetico e con un taglio visivo austero e quasi epico. Dopo una non felicissima escursione nel thriller con la pellicola La femme du Vème (2011), P. è ...
Leggi Tutto
DE VINCENTIIS, Carlo
Renato Di Ferdinando
Nacque a Napoli da Giuseppe e da Annunziata Carolina Castiglione il 19 ag. 1849. Educato, per i primi anni scolastici, presso i padri barnabiti di Caravaggio, [...] di anatomia patologica, in qualità di "preparatore", s'interessò in modo particolare ai problemi di patologia dell'apparato visivo, con risultati che, segnalati nelle sue prime pubblicazioni scientifiche, gli valsero nell'anno accademico 1875-76 l ...
Leggi Tutto
Crosby, Floyd
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 12 dicembre 1899 e morto a Ojai (California) il 30 settembre 1985. Portò lo stile fotografico del primo documentarismo [...] trasferì questo approccio nella produzione hollywoodiana corrente, conducendo il western verso la sua stagione adulta, con il realismo visivo di High noon (1952; Mezzogiorno di fuoco) di Fred Zinnemann, per il quale ottenne un Golden Globe. Fedele ...
Leggi Tutto
Tashlin, Frank
Marco Pistoia
Nome d'arte di Francis Fredrick von Taschlein, regista cinematografico, cartoonist e sceneggiatore statunitense, di padre tedesco e madre francese, nato a Weehawken (New [...] dei più estrosi e inventivi registi degli anni Cinquanta. Nel proporre opere colte e raffinate ‒ in particolare sul piano visivo ‒ e costruendo efficaci strategie comiche, con il suo spiccato gusto per il nonsense e l'attenzione particolare alla gag ...
Leggi Tutto
visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.