Astaire, Fred
Marco Pistoia
Nome d'arte di Frederick Austerlitz, attore, ballerino e coreografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 10 maggio 1899 e morto a Los Angeles [...] registi ‒ trovò nei numeri diretti da Minnelli con A. i motivi di maggior risalto: Limehouse blues, di forte impatto visivo e scenografico; Bring on the beautiful girls, dove appare anche una nuova e giovane ballerina, Cyd Charisse; The babbit and ...
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Powell, Michael (propr. Michael Latham)
Emanuela Martini
Regista, produttore e sceneggiatore inglese, nato a Bekesbourne (Kent) il 30 settembre 1905 e morto ad Avening (Gloucestershire) il 19 febbraio [...] ), straordinario ritratto delle vite parallele di due ufficiali, un inglese e un tedesco, in cui si dispiegano appieno l'immaginario visivo di P. e le sottigliezze psicologiche di Pressburger. Tra il 1944 e il 1951 i due cineasti girarono una serie ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] bersagli della critica 'antiaccademica' della Nouvelle vague; tanto più che si affermò quale raffinato interprete dell'immaginario visivo di grandi coproduzioni internazionali e di costosi film statunitensi girati in Europa, come Le couteau dans la ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] maglie retoriche grazie a un ritmo vitale e scarno, a un afflato antieroico e insieme idealistico risolto in un furente impatto visivo. Con The butcher boy (1997), premiato nel 1998 al Festival di Berlino con l'Orso d'argento per la migliore regia ...
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L'inhumaine
Kelley Conway
(Francia 1924, Futurismo, bianco e nero/colorato, 135m a 22 fps); regia: Marcel L'Herbier; produzione: Cinégraphic; soggetto: Georgette Leblanc; sceneggiatura: Marcel L'Herbier [...] grafici e ritmici della scena. La celebrazione tematica di scienza e tecnologia è validamente sostenuta dallo stile visivo del film. Esso si dimostra infatti straordinariamente ottimista nei confronti della modernità, identificata con gli eleganti ...
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Jodorowsky, Alejandro
Bruno Roberti
Regista e attore cinematografico e teatrale, drammaturgo e sceneggiatore cileno, di origine russa, nato a Iquique il 7 febbraio 1929. Dotato di una fantasia scatenata, [...] H.R. Giger e Ch. Foss, e il disegnatore e tecnico degli effetti speciali Dan O'Bannon. In quel progetto visivo si contaminavano visioni orientali, esotiche e neosurrealiste, e un cifrario magico-religioso in anticipo sui tempi del postmoderno e della ...
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Letjat žuravli
Bernard Eisenschitz
(URSS 1957, Quando volano le cicogne, bianco e nero, 97m); regia: Michail Kalatozov; produzione: Michail Kalatozov per Mosfil′m; sceneggiatura: Viktor Rozov, dal suo [...] emerge dal soggetto, e nemmeno dalle idee, ma da questo diverso modo di fare cinema, dallo stile. Lo stile visivo... una promessa sulla quale non ci si può ricredere". Infine, questa esuberanza plastica ed emotiva che si rafforzerà nelle successive ...
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Reitz, Edgar
Giovanni Spagnoletti
Regista cinematografico tedesco, nato a Morbach (Hunsrück) il 1° novembre 1932. Inizialmente legato ad Alexander Kluge e all'avvio dello Junger Deutscher Film, colse [...] del grande film storico, di unire l'epica alla lirica, l'umorismo al dramma. Egualmente affascinante sul piano visivo, Die zweite Heimat risulta invece più modesto, schiavo di un racconto incentrato sostanzialmente sulla Bildung di un solo ...
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Rashōmon
Dario Tomasi
(Giappone 1950, Rashomon, bianco e nero, 88m); regia: Kurosawa Akira; produzione: Minoru Jingo per Daiei; soggetto: dai racconti Rashōmon e Yabu no naka (Nel bosco) di Akutagawa [...] loro circolarità (ripresa sul piano sonoro dall'insistito ricorso al Bolero di Maurice Ravel), si configurano come un modello visivo che rinvia alla circolarità stessa della narrazione, al suo ritornare più volte sugli stessi eventi e al suo aprirsi ...
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Women in Love
Emanuela Martini
(GB 1969, Donne in amore, colore, 130m); regia: Ken Russell; produzione: Larry Kramer, Martin Rosen per Brandywine Productions; soggetto: dall'omonimo romanzo di D. H. [...] al film e poi conquistato da una certa tensione ribellistica che corrispondeva all'aria del tempo, la seconda colpita dal talento visivo del nuovo regista. Ken Russell, Larry Kramer e Glenda Jackson furono candidati all'Oscar, e la Jackson vinse come ...
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visivo
viṡivo agg. [lat. tardo visivus, der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – Della vista, che concerne la vista o la visione: immagini v.; facoltà v., organi v., capacità o acuità v. (sinon. di visus); memoria v. (v. memoria, n....
vis1
vis1 s. f., lat. – Forza, vigore, efficacia espressiva, e, talora, violenza; con questi sign. è termine usato, nel linguaggio letter., anche in contesti ital. in locuzioni quali vis drammatica, vis polemica, e sim.; v. anche vis comica.