William James, psicologo statunitense, pubblica nel 1884 What is an Emotion? sulla rivista Mind. Si tratta di un articolo introduttivo a un nuovo paradigma concernente la natura delle emozioni: il non-cognitivismo. [...] si prova quando un amico si avvicina al bordo di un precipizio, pur sapendo con certezza che è salvo; svenire alla vista del sangue. Sebbene vi possano essere apparenti eccezioni, egli sostiene che non esistano veri casi al di fuori della legge: ogni ...
Leggi Tutto
Mai penseremmo che fra le librerie della biblioteca dell’università di Macerata si nasconda – non senza una certa discrezione cordiale, come afferma il magnifico rettore – una delle voci più particolari [...] vuoti. All’inizio un po’ mi pesavano, poi ho iniziato ad affezionarmici, perché credo che ogni biografia ed ogni vita vada vista un po’ a singhiozzo: ed ho preferito lasciarla così.Quell’incontro con Nicolas Rosa è stato anche per me molto importante ...
Leggi Tutto
Il popolo etrusco si distinse per la produzione di particolarissimi specchi, chiamati malena o malstria. La produzione di questi oggetti iniziò grossomodo intorno al 530 a. C. e si esaurì solamente nel [...] le diverse scene mitologiche, subito dopo essersi specchiate e aver curato il proprio aspetto fisico. Da questo punto di vista le aristocratiche etrusche si distinguono da quelle di altre civiltà antiche, per le quali la cultura materiale non rivela ...
Leggi Tutto
Il rapporto tra la religione islamica e ciò che chiamiamo “modernità” è complesso e variegato ma non per forza conflittuale. Schematicamente, si possono individuare tre macro-atteggiamenti: il rifiuto [...] della “selfie mania” davanti alla Kaʿba, vista come irrispettosa e distraente (oltreché potenziale causa di speculazione, ma la cui vocazione al reinvestimento è spesso vista come segno di compatibilità con il capitalismo moderno. Finalità ...
Leggi Tutto
Se d’infelice amore muoiono gli amanti, li hanno uccisi gli uomini e il destino: questo forma il paradigma minimo delle novelle della quarta giornata del Decameron. Gli amori a infelice fine che Filostrato [...] , §19) piangere sul basilico a far scoprire ai fratelli la testa di Lorenzo.La paura di Lisabetta che la testa di Lorenzo sia vista è sempre relativa alla città, ai passanti o ai vicini di casa, e a buona ragione. L’elemento macabro sotto alle radici ...
Leggi Tutto
Gli spazi di dominio coloniale, la città come strumento di rafforzamento del potere metropolitano e la segregazione degli indigeni, furono gli elementi di un disegno più ampio: quello della costruzione [...] italiani non solo a sentirsi una nazione forte ma a porsi appunto sul piano dell’impero» (Labanca, 2002). Ma, vista la debolezza generale dell’identità nazionale, in quale misura l’imperialismo ha contribuito a “fare gli italiani”? Lo storico Labanca ...
Leggi Tutto
«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] descrivere il luogo, vengono elaborate differenti forme di rappresentazione e diverse interpretazioni da parte di due distinti punti di vista, a seconda delle esperienze: su tale plurivocità si basa il concetto di metafora, processo di spostamento di ...
Leggi Tutto
Come si può definire la parola tradizione? Certamente sono diverse le sfumature e i vari significati che a seconda del contesto le vengono attribuiti. Forse però il modo più semplice e incisivo per introdurre [...] testo difende le donne dai pregiudizi maschili ridimensionando ad esempio lo stereotipo dell’inclinazione tutta femminile del piangere, vista come elemento di debolezza, e il luogo comune della tendenza alla chiacchiera, ovvero di non saper tenere ...
Leggi Tutto
Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] maggior precisione l’essenza. Il bacino culturale da cui l’autore attinge è vastissimo e variegato: partendo, come si è visto, dalla Bibbia, si possono trovare rimandi all’ambito della psicanalisi ˗ e in particolare a Jung e Freud ˗ alla filosofia ...
Leggi Tutto
«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] progetto parte dalla concezione delle nuove tecnologie come campi di ricerca per affrontare i classici da un punto di vista differente; posta la sfida sui contenuti, quanto ai modi specifici per realizzarli, la scelta ricade sulla realtà virtuale: l ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...
Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...