Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] poter superare l’angoscia provocata dalla «discrepanza tra il comportamento umano e il resto dell’universo». Ma il punto di vista promettente si rivela ben presto un vicolo cieco.Se l’uomo investisse nel fischio tutto ciò che normalmente affida alla ...
Leggi Tutto
La questione mediorientale del conflitto tra Israele e Palestina costituisce uno dei fenomeni storico-giuridici più complessi, in cui, come succede quando si discute di geopolitica, etica e machiavellismo [...] ’affermazione di un’identità personale e collettiva ebraica, che partiva dalla conoscenza e accettazione della propria cultura viste come elemento che divideva il “noi” dai “loro”, rafforzando l’appartenenza alla futura “Nazione”.Alcuni affermano che ...
Leggi Tutto
Un errore “fatale” – per citare il titolo Il fascino fatale di Semele tra letteratura e musica del saggio scritto da Rosalba Dimundo – è quello commesso dalla figlia del re Cadmo, Semele, quando chiede [...] ha ancora valore ipotetico; il prodigio di fatto non si compie, in quanto il protagonista non è ancora pronto a sostenere la vista del sorriso di Beatrice. Si compirà, invece, nel canto XXIII (vv. 40-45), quando, dopo l’epifania di Cristo, la guida ...
Leggi Tutto
Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] della teoresi postmoderna: l’ ironizzazione , consistente in una presa di distanza da ogni forma di verità unica, vista come foriera di dogmatismo, la desublimazione , secondo la quale la fonte principale di liberalizzazione ed emancipazione sia ...
Leggi Tutto
A chi appartiene il potere? Come viene esercitato? Per ottenere che cosa? Queste sono domande centrali che vengono affrontate in vario modo dagli scienziati sociali. Attraverso l’osservazione empirica, [...] dei paesi europei, e in particolare della Francia di Charles de Gaulle, di emergere all’interno del polo occidentale in vista di un’emancipazione da esso per divenire una sorta di “terzo polo” internazionale e imprimere un cambiamento al sistema ...
Leggi Tutto
[prima parte]
Il neuroscienziato Gazzaniga ritiene che la capacità di dare un senso di unità e dunque di identità a tutti i processi cerebrali dipenda da una funzione “interprete”, sviluppatasi nell’uomo [...] perché nel concetto di persona e responsabilità è insita l’idea di un pieno controllo. In realtà, questo punto di vista presenta delle debolezze, come per esempio il fatto che non si ha sempre una riflessione precedente all’azione, osservazione che ...
Leggi Tutto
L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] dello spazio di questo tipo escluse, di conseguenza, il vuoto sia intracosmico che extracosmico ed ebbe forti ripercussioni da un punto di vista etico: la natura fu ridotta a un organismo in grado di provare passioni, come la paura e l’odio del vuoto ...
Leggi Tutto
“Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”Se l'esperienza del quotidiano è quella di una realtà profondamente intrisa dal male e dominata dalla sofferenza, come conciliare la constatazione del dolore [...] a teorizzare che senza la morte come limite naturale non esisterebbero le religioni, così come Dio. La fede vista in questa prospettiva assumerebbe caratteri prettamente utilitaristici: l’individuo è costretto ad affidarsi a una figura ultraterrena e ...
Leggi Tutto
La medicina si fa sempre più “rosa”. Ma di un rosa (purtroppo) spento, molto attenuato. Infatti, nonostante la percentuale di donne medico sia cresciuta negli anni, continua ad esserci una disparità di [...] tutti gli ambiti della sanità, è facile notare questa costante (se così possiamo definirla). Quindi il “rosa” è, a prima vista, molto ben rappresentato. In realtà, per dirla con una battuta, sono “molte donne” tranne dove sono “tutti uomini”, ovvero ...
Leggi Tutto
Può la relazione padri-figli essere decisiva per la riuscita di una rivoluzione? O meglio, abbandonando l’iperbole: in che modo può essere utilizzato per finalità rivoluzionarie il diritto civile, che [...] regola da un punto di vista giuridico quella relazione? ...
Leggi Tutto
vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...
Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...