Filippo D'AngeloLe città e i giorniNottetempo, Milano, 2024 Il dibattito intorno alle generazioni ha portato al fiorire di svariate etichette linguistiche (tra le tante, l’ormai celeberrimo boomer), il [...] di costruire una propria identità, in grado di smarcarsi dalle ingombranti istanze della generazione paterna e di agire in vista di un presunto bene. Così, Emanuele, inconcludente venato di romanticismo e velleità letterarie, si è auto-esiliato come ...
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Carteggio Verdi-Ghislanzoni (1870-1893)a cura di Ilaria Bonomi, Edoardo Buroni e Marco Spada (2 tomi)Parma, Istituto Nazionale di Studi Verdiani, 2023 Dopo una lunghissima gestazione, di oltre trent’anni, [...] 1877).Andrà peraltro aggiornato l’adagio (ormai da più fonti smentito) della «competenza incompleta» di Verdi dal punto di vista linguistico-grammaticale (I, p. CXIX). Anche forme che a un primo sguardo parrebbero appartenere all’italiano popolare (o ...
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Forse la ricchezza sintattica è la vittima più illustre della narrativa contemporanea, che predilige periodi brevi, frasi nominali, discorsi diretti in rapida successione, pochi segni di interpunzione [...] non mi aspetto, è di vedermelo arrivare in reparto, tutto rosso in faccia, un passo dietro il padrone, che non ho mai visto cosí furioso, e lo precede bestemmiando tenendo in mano un foglio, che mi sventola sotto il naso senza che abbia il tempo di ...
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Il patriarcato preborghese, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non escludeva le donne dalla sfera culturale. Nella sua Storia della letteratura italiana (1772-1782; seconda edizione 1787-1794), [...] miracolose; Vittoria Colonna e Gaspara Stampa sono ricordate come petrarchiste dimenticate dalla posterità; Isabella Andreini è vista come attrice e non come autrice, semplicemente accostata a Vincenza Armani. Nella società dominata dal modo ...
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La modernità liquida ha creato una categoria di individui che non servono più: i “rifiuti umani”. Essi vengono espulsi ai margini della società, relegati in spazi invisibili e spesso dimenticati. Tuttavia, [...] parte che non ci piace e in cui non ci riconosciamo. Anzi, questo tipo di scrittura è importante da due punti di vista. Il primo è che ci costringe ad affrontare la realtà in cui questi ragazzi crescono, e cioè il mondo che noialtri gli abbiamo ...
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Flavio SantiQuanti (Truciolature, scie, onde, 1999-2019)Massa (MS), Industria & Letteratura, 2020 La poesia di Santi si muove […] come prodotto di un’implosione dentro un magma al cui formarsi concorre [...] credo– Mi dispiace sai –Ci separerà lassù/quaggiùLe fiamme dall’estasi,i buoni (tu) dai cattivi (io),ma qui non perdiamoci di vista, ti prego,in questa specie di eternità inventata(sì, un mio giocattolo, da me solo per te)Anche se le nebbie arrivanoE ...
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Proseguiamo il viaggio tra i suffissi dei cognomi italiani con alcune curiosità su terminazioni particolari. Perché numerosi cognomi tipicamente lombardi terminano in -aghi?-ago è il suffisso prediale [...] ?I cognomi rappresentano una testimonianza molto significativa della lingua italiana in tutta la sua storia e dal punto di vista della morfologia non fa eccezione. Tra i suffissi non più produttivi e quasi estinti dalla lingua, ma conservatisi fra ...
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Certo, da un punto di vista astratto. Il perché l’ho detto: perché sono ghetti.Ma, in pratica, per questa nostra società normale,il problema resta, e deve essere risolto nella migliore maniera possibile.Di [...] qui la necessità di costruire ospedali psichiatriciche siano più umani possibili e l’importanza di esperimenticome quelli del professor Basaglia a Gorizia o dello staff di medici di Perugiache hanno creato ...
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Durante l’università, quando ero caporedattore di «Inchiostro» (una rivista universitaria), chiesi a un professore di letteratura se volesse fare il giudice per un concorso di racconti a tema. Lui mi rispose: [...] dei vestiti, il ghiaccio del paesaggio. La modella. Se Daniel e Simon e Jacques sono d’accordo il film è finito. Una volta vista la sceneggiatura poi si tratta solo di guardarla. Lui lo sa.Guy riapre gli occhi, preoccupato: e l’uomo calvo – la giacca ...
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Considerata come scrittura di terz’ordine, la librettistica non ha mai ricevuto l’attenzione critica che, invece, avrebbe meritato (e che merita), dal momento che è sempre stata vista in funzione ancillare [...] rispetto alla partitura musicale, e alla messa in scena. I libretti d’opera, in realtà, rappresentano documenti preziosi della cultura popolare (e nazionale) italiana, che, proprio nell’Ottocento, ebbe ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...
Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...