intorbidare (o intorbidire) [der. di torbido, col pref. in-¹] (io intórbido, ecc., o io intorbidisco, tu intorbidisci, ecc.). - ■ v. tr. 1. [far diventare torbido: le piogge hanno intorbidato il fiume] [...] . ↔ (non com.) illimpidire, schiarire. 2. (fig.) a. [togliere serenità, chiarezza, ecc.: i. la gioia, la vista] ≈ annebbiare, appannare, confondere, offuscare, oscurare, (lett.) ottenebrare, turbare. ↔ (non com.) illimpidire, illuminare, rischiarare ...
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parlare² [lat. mediev. parabolare, ✻paraulare, der. di parabola]. - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [avere o aver sviluppato la facoltà del linguaggio: il bambino comincia già a p.; gli animali non parlano] [...] argomento, come trama» e ha pertanto, come sogg., un libro, un film e sim.: di che parlava il film che hai visto ieri? Sinon. più formali sono narrare e trattare, che, a differenza di p., possono essere anche trans.: il racconto narra le avventure ...
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particolare (ant. particulare) [dal lat. tardo particularis, der. di particŭla, dim. di pars partis "parte"]. - ■ agg. 1. a. [che appartiene a un singolo individuo, a una singola cosa, o a una determinata [...] quando si parla di un cibo o di una bevanda: stappò una bottiglia di vino speciale.
Maggiore della norma - Come s’è visto negli ultimi esempi, p. indica talora ciò che si allontana dalla norma, dalla consuetudine. In questo senso, una serie di sinon ...
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sacrificato [part. pass. di sacrificare]. - ■ agg. 1. a. [dato in sacrificio] ≈ immolato. ‖ sacrificale. b. (fig.) [di piccole dimensioni: vorrei una stanza meno s.] ≈ angusto, stretto. ↔ ampio, comodo, [...] spazioso. c. (estens.) [poco in vista: con questa luce, il quadro è s.] ≈ sciupato, sprecato. ↔ esaltato, valorizzato. 2. (fig.) [che ha fatto sacrifici e ne subisce le limitazioni: ha avuto una vita s.] ≈ difficile, disagiato. ↑ miserabile, misero. ...
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inventare v. tr. [lat. ✻inventare, intens. di invenire "trovare", part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). - 1. [trovare, con l'immaginazione o l'ingegno, qualcosa che prima non esisteva: i. un nuovo [...] storie, di figurarsi immagini suggerite dalle parole o di provare sensazioni suggerite dalle parole o dalle immagini: la vista di que’ luoghi gli andava risvegliando nella fantasia, e mescolando all’angosce presenti, la rimembranza di quelle che ...
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emigrante s. m. e f. [part. pres. di emigrare]. - [chi espatria, spec. per lavoro] ≈ emigrato. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrato. ⇓ espatriato, esule, fuoriuscito, profugo. ...
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emigrare v. intr. [dal lat. emigrare, der. di migrare "emigrare", col pref. e-] (aus. essere; anche avere, quando non è specificato il luogo dove si emigra). - 1. (soc.) [stabilirsi all'estero per qualunque [...] di lavoro, assol. o con la prep. in: e. in Venezuela] ≈ espatriare, migrare. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrare. ⇑ andarsene, spostarsi, trasferirsi. ⇓ andare in esilio, (non com.) esulare. ↔ rimpatriare. ⇑ rientrare ...
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emigrato [part. pass. di emigrare]. - ■ agg. (soc.) [che è espatriato, spec. per ragioni di lavoro: i connazionali e.] ≈ espatriato. ↓ trapiantato, trasferito. ■ s. m. (f. -a) (soc.) [persona emigrata] [...] ≈ emigrante. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrato. ⇓ espatriato, esule, fuoriuscito, profugo. ...
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tollerante agg. [part. pres. di tollerare]. - 1. [che dimostra tolleranza nei confronti di punti di vista, comportamenti e sim., diversi dai propri: mostrarsi t. nei riguardi delle convinzioni altrui] [...] ≈ aperto, flessibile, liberale, pluralista. ↑ permissivo. ‖ clemente, comprensivo, indulgente, paziente. ↔ duro, inflessibile, insofferente, intollerante, intransigente, (lett.) mal sofferente. ↑ dispotico, ...
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emigrazione /emigra'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo emigratio -onis]. - 1. (soc.) [fenomeno per cui gruppi di persone si spostano verso territori diversi da quelli d'origine, spec. in cerca di lavoro] ≈ [...] espatrio, trasferimento (all'estero), [se di massa] esodo. ‖ [considerato dal punto di vista della nazione ospite] immigrazione. ⇓ esilio, fuoriuscita. ↔ rimpatrio. 2. (zool.) [cambiamento di sede, detto di animali, spec. uccelli] ≈ migrazione, ...
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Senso specifico che presiede alla visione e che ha come organo recettoriale l'occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. I problemi della v. derivanti dalle patologie oculari sono oggetto di studio dell'oculistica.
vista
Senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (➔ visione), che ha come organo recettoriale l’occhio e come mezzo afferente il secondo paio di nervi cranici. Il grado di capacità funzionale posseduto dall’apparato...