CABASSI, Eustachio
Arianna Scolari Sellerio Jesurum
Nacque a Carpi il 26 dic. 1730 da Bernardino e da Giulia Euride Benetti. Rimasto orfano di padre nel 1734, ricevette i primi rudimenti di educazione [...] la società colta cittadina, di cui il C., cavalier servente della marchesa Gaetana Ferrari Aldrovandi, una delle dame più in vista della città, era una delle figure più note e rispettate.
Sindaco nel 1768, provvisore ordinario dal luglio 1769 al ...
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FIORETTI, Benedetto (Udeno Nisiely)
Gianfranco Formichetti
Nacque a Mercatale (Pistoia) il 18 ott. 1579 da Giovan Battista (si ignora il nome della madre).
A ventidue anni prese gli ordini minori, dopo [...] del Pastor fido e ne trae lo spunto per conclusioni di carattere generale: "E perocché nelle poesie che si leggono, a prima vista si offerisce la locuzione, e poi a bell'agio si considerano la favola, il costume e la sentenza, tre circostanze più ...
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DELL'UVA, Benedetto
Flavio De Bernardinis
Nacque nel 1540 a Capua da antica e nobile famiglia, e vi morì molto probabilmente alla fine del 1582.
È indubbio comunque che fosse ancora vivo il 25 agosto [...] di falsi piaceri è prepotentemente finalizzato ad un rigoroso proposito di vita ritirata e mistica, dove la morte è vista come mezzo salvifico verso la vita eterna: colui che "morir dispone innanzi tempo" è in grado di valutare pienamente ...
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PAOLO da Salo
Dario Busolini
PAOLO da Salò (Antonio Bellintani). – Nacque intorno al 1530 a Gazzane, attualmente frazione del Comune di Roè Volciano presso Salò, da Bellintano Bellintani, mercante asceso [...] e il 1590.
L'opera, che si conosce attraverso una copia seicentesca conservata nell'Ateneo di Salò preparata, in vista di una non avvenuta pubblicazione, dal terzo dei cappuccini Bellintani, Giovanni, probabilmente a ridosso della pestilenza del 1630 ...
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DELLA LAMA, Leonardo (de Lama)
Raffaella Zaccaria
Si può supporre che sia nato a Napoli; nei documenti viene detto infatti "de Neapoli", nella prima metà del Quattrocento, forse da Giovanni de Lama, [...] due sonetti, scritti in un linguaggio involuto ed ermetico, il D. ironizza su chi scrive poesie al solo scopo di mettersi in vista presso qualche potente, e su chi tende troppo a fidarsi di false amicizie e rischia in tal modo di essere incompreso o ...
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ANTONIOLI, Carlo
Armando Petrucci
Nacque a Correggio (Modena) il 2 ott. 1728 da Giuseppe e Domenica Rivolta. Educato nel locale collegio degli scolopi, passò nel 1744 a Firenze, ove compi gli studi [...] da esso.
Dieci anni prima di morire, nel 1790, l'A. pubblicò l'ultima sua opera, che è anche, dal punto di vista erudito, il suo scritto più equilibrato e maturo. Si tratta di un lungo studio biografico sul giurista pisano del sec. XII Burgundio ...
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ALIGHIERI, Pietro
Arnaldo D'Addario
Figlio di Dante di Alighiero e di Gemma di Manetto Donati; primogenito del poeta, lo seguì nell'esilio; nel 1315 fu compreso nella condanna rinnovata in quell'anno [...] il più recente e completo studio di P. Ginori Conti, Vita e opere di P. di D. A.,Firenze 1939, con la relativa bibliogr.; e quanto della sua opera dice, da un punto di vista più generale, N. Sapegno, Il Trecento,Firenze 1942, pp. 116-117, 129, 160. ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] ottenere consensi e copertura al proprio punto di vista sulla questione tedesca e dei rapporti tra le anche al ridimensionamento del SPD, che con il 9,7% dei voti ha visto il suo consenso dimezzato; netta affermazione dei Verdi (17,5%, +10%) e ...
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Nome che designa le tribù germaniche di Angli, Sassoni e Iuti che dalle regioni dell’Elba e del Weser migrarono nella Britannia nei sec. 5° e 6°. I primi colonizzarono l’Anglia orientale e le regioni settentrionali [...] anglosassone, che, cominciata tra l’891 e l’892, abbraccia gli avvenimenti dell’intero paese da un punto di vista quasi nazionale. Copie di essa, diffondendosi in varie parti del regno, subirono interpolazioni e furono tenute aggiornate fino al ...
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Ilìade (gr. 'Ιλιάς) Titolo con cui è indicato, già in Erodoto (II, 116), uno dei due grandi poemi (Iliade e Odissea) attribuiti dalla tradizione ad Omero (in origine ἰλιάς è aggettivo e significa "d'Ilo, [...] di Ettore, uno dell'Aristìa di Diomede, uno della Dolonìa ecc.; infine, per conciliare in qualche modo il punto di vista antiunitario con quello unitario, un poeta a cui si dovrebbe la riunione delle singole parti in un'unica architettura. A tale ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...