herpesvirus
Virus animale (anche detto virus erpetico) in grado di provocare diverse malattie infiammatorie cutanee, come la varicella, e infezioni latenti che ricorrono dopo lunghi intervalli di tempo, [...] genoma degli herpesvirus è particolarmente adatto a incorporare geni esogeni copiati dal DNA dell’ospite. Dal punto di vista biologico gli herpesvirus rappresentano il modello più classico di virus che stabiliscono un’infezione latente, una strategia ...
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L’organo attivo della funzione motoria. L’insieme dei m. di un corpo vivente o di parte di esso, considerati in rapporto alla loro funzione o alle loro caratteristiche istologiche, costituisce il sistema [...] abduttore ecc.), la loro forma (m. lungo, largo), il numero dei capi di inserzione (m. bicipite ecc.).
Dal punto di vista morfologico, nei m. si distingue un ventre, la parte contrattile del m., rivestita da una guaina di connettivo (epimisio) che si ...
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Nell’uomo, parte prominente del volto, che protegge la mucosa olfattiva e fornisce una specie di vestibolo alle vie aeree superiori. Analogamente di animali, parte del muso in cui s’aprono le narici.
Anatomia [...] pertanto la medicina interna o altre branche specialistiche (dermatologia, chirurgia plastica).
Antropologia
Da un punto di vista antropologico, il n. è studiato secondo due criteri: il criterio antropometrico e il criterio morfologico. Il ...
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(o malinconia) Stato psichico caratterizzato da un’alterazione patologica del tono dell’umore, con un’immotivata tristezza, talora accompagnata da ansia, e con inibizione di tutta la vita intellettuale.
Il [...] sviluppa soprattutto i concetti patogenetici della m. in rapporto allo stomaco e all’ipocondrio. Nel Medioevo la m. viene vista come acedia (accidia) in contrasto polare con la vita activa. Nella psichiatria francese dell’inizio del 19° sec. si ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] attorno ai 4-5 anni e con un tempo d'incubazione medio compreso tra i 4 e i 6 anni. Dal punto di vista clinico i bovini affetti da BSE presentano modificazioni del comportamento come apprensione e aggressività, iperestesia a stimoli tattili e uditivi ...
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RESPIRATORIO, APPARATO
Vittorio Grassi
(XXIX, p. 99; App. II, II, p. 695)
Il panorama offerto dalla medicina respiratoria nell'immediato dopoguerra era, come, e più, di quello di altri settori della [...] respirazione. - La respirazione, un ritmico movimento d'aria finalizzato a soddisfare le necessità metaboliche dell'organismo, può a prima vista apparire un atto motorio semplice e monotono. In realtà, tra gli atti motori, è uno dei più complessi: in ...
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VOCE (dal lat. vox; fr. voix; sp. voz; ted. Stimme; ingl. voice)
Guglielmo Bilancioni
La fonazione, cioè quel complesso di fenomeni che concorrono alla produzione della voce, ha sede in una serie di [...] lo scopo di rendere libere le corde vocali all'esterno perché possano vibrare senza ostacoli.
Nella laringe umana G. Müller aveva visto che si può far variare l'altezza dei suoni variando la tensione delle corde e la forza del soffio misurabile con ...
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PALEOPATOLOGIA
Luigi Capasso
Termine con cui viene designata una particolare disciplina che ha per oggetto lo studio delle manifestazioni morbose di età preistorica e antica; in tal senso la p. rappresenta [...] sifilide, della tubercolosi e della lebbra, non lasciano segni specifici sulle ossa, sono assai meno conosciute dal punto di vista paleopatologico. È il caso della malaria che, pur essendo stata una malattia importante e diffusa nel mondo antico, ha ...
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Neurofarmacologia
La neurofarmacologia studia le modificazioni dei meccanismi nervosi sotto l'azione delle droghe. La parola 'droghe' si riferisce a quelle sostanze chimiche che vengono assunte per ottenere [...] casi, tuttavia, le cause genetiche non sono state ancora identificate.
Il cervello è un organo molto attivo dal punto di vista metabolico. Sebbene costituisca meno del 5% del peso corporeo, esso riceve circa il 20% del flusso sanguigno generato dal ...
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Struttura degli odori e sistemi olfattivi
John J. Hopfield
(California Institute of Technology Pasadena, California, USA)
L'olfatto e il gusto sono i due sensi chimici. Sebbene la differenza sia piuttosto [...] di direzioni, anche rimanendo fermo in un posto. Un cane da caccia di solito punta un uccello che ancora non ha visto, guardando nella direzione del vento che stava soffiando quando aveva sentito l'odore.
Le cellule sensoriali e i loro segnali
Una ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...