domenicano, órdine Ordine religioso mendicante dei Frati predicatori (Ordo praedicatorum), fondato da s. Domenico di Guzmán (1215), dal cui nome deriva la denominazione di domenicano. Il primo nucleo fu [...] dall'inizio orientò la propria attività nelle due direzioni della difesa della fede (in particolare da un punto di vista dottrinale) e della predicazione missionaria. Nella Controriforma i domenicani si imposero come campioni dell'ortodossia e furono ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] sporadico e ristretto esercitato da occidentali che vi hanno aderito sul posto.
Un caso del tutto particolare è, dal punto di vista dell’u., quello della religione di Israele: essa, pur ritenendosi l’unica vera e indispensabile per la salvezza, e pur ...
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Fenomeno culturale di natura religiosa, che consiste nel venire a conoscenza di necessità o eventi diversi, mediante facoltà o tecniche che, trascendendo le normali modalità del conoscere, sono volte a [...] Il problema della realtà o meno dei poteri divinatori rientra nel quadro della metapsichica (o parapsicologia); dal punto di vista storico la d. è oggetto di studio della storia delle religioni e della fenomenologia religiosa. Le due indagini, quella ...
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Il complesso delle dottrine e il movimento ereticale che fanno capo al monaco Pelagio (ca. 354 - ca. 427). La dottrina di Pelagio è improntata a un moralismo ascetico-stoico: l'uomo può con le sue forze [...] per facilitare l'azione. Ne consegue la negazione del peccato originale e della necessità del battesimo e della penitenza. Dopo la condanna del concilio di Cartagine (411), il p. fu combattuto dal punto di vista dottrinale soprattutto da s. Agostino. ...
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VIGILANZIO
. Nato in Gallia, probabilmente non lungi da Tolosa, verso il 370; schiavo nei possedimenti di Sulpicio Severo, seppe elevarsi a poco a poco fino al sacerdozio. Prete a Calagurris, nell'Alta [...] contro gli eccessi cui dava luogo in Gallia e in Spagna il culto dei martiri e l'ascetismo.
E difese il suo punto di vista anche per iscritto. Ma poiché nulla ci è rimasto di lui, è difficile dire fino a che punto si sia spinta questa sua opposizione ...
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Cristiani in movimento
Patrizio Foresta
Cristiani in movimento: significante e significati
I movimenti sono una componente rintracciabile in tutta la storia del cristianesimo e delle Chiese cristiane; [...] cattolici in Italia, attenta alle dinamiche di lungo periodo, è possibile giungere se li si guarda dal punto di vista dell’istituzione ecclesiastica e se si scandisce la loro storia seguendo il ritmo dei pontificati e del magistero pontificio, vale ...
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Callisto I, santo
Emanuela Prinzivalli
Il Catalogo Liberiano dà come termini del suo episcopato il periodo dal 218 al 222. Una qualche incertezza permane sulla data di inizio, legata a quella dell'anno [...] senza mezzi termini che C. operò nel tempo una circonvenzione d'incapace, fingendo di obbedire a Zefirino ma di fatto esautorandolo, visto che costui non era in grado di giudicare quanto C. diceva e faceva. La trama raggiunge lo scopo alla morte del ...
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LEONARDO Murialdo, santo
Giovenale Dotta
Nacque a Torino il 26 ott. 1828 da Leonardo Franchino, agente di cambio e sensale di commercio, e da Teresa Rho. Con il fratello maggiore Ernesto, trascorse [...] casa famiglia per giovani operai, poi estesa anche agli studenti: era la prima in Italia e si modellava su vari esempi visti in Francia, cui seguì, nel 1881, la fondazione di un nuovo istituto a Volvera (Torino). Tale spazio accoglieva i ragazzi più ...
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GERMANO, santo
Federico Marazzi
Eletto vescovo di Capua intorno al 519, non si hanno dati certi sul suo conto prima dell'ascesa al seggio episcopale: solo una tarda fonte agiografica (del sec. IX, ma [...] G. da Capua) fornisce notizie sulle sue origini familiari e sociali. G. sarebbe nato a Capua da Amanzio e Giuliana, membri in vista nella comunità cittadina, forse intorno al 470-480. Morto il padre, G., con l'accordo della madre, vendette tutto il ...
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Trento, Concilio di
Concilio universale, fra i più importanti della Chiesa cattolica (1545-63). A premere per la convocazione di un concilio era stato soprattutto Carlo V, già nel tempo di Clemente VII: [...] , resistenza al progetto, per timore che riapparissero le istanze conciliariste e per le temibili, dal loro punto di vista, conseguenze di una riforma dottrinale e disciplinare: lo fecero differendone di continuo la convocazione, ma anche favorendo ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...