Patriota (Briana, Noale, 1817 - Mantova 1855); capitano dell'esercito austriaco, di guarnigione a Venezia, venne trasferito, per sospetti sulle sue idee politiche, a Graz; ma, nel 1848, si dimise dal servizio [...] di Venezia. Inviato ad organizzare le forze del Cadore, batté ripetute volte gli Austriaci, finché (28 maggio), vista impossibile ogni resistenza, sciolse le formazioni volontarie dei cadorini e andò a partecipare alla difesa di Venezia. Costretto ...
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Uomo politico e riformatore tedesco (Strasburgo 1489 - ivi 1553); fu membro del Senato, della Camera dei tredici e di quella dei quindici della libera città di Strasburgo, che rappresentò anche in diverse [...] cui valutò soprattutto l'aspetto politico e morale, tentò più volte di promuovere un accordo tra i dissidenti, in vista dell'unione di tutti i protestanti. Fu uno strenuo rappresentante dell'ideale di autonomia perseguito dalle libere città tedesche ...
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Generale francese (Maintenon 1847 - Artenay, Loiret, 1923). Comandante della Scuola di guerra nel 1905, divenne poco dopo governatore militare di Parigi. Durante la prima guerra mondiale ebbe il comando [...] della Marna, raggiungendo il 12 sett., a Soissons, il f. Aisne. Quivi rimase ferito in combattimento, e perse la vista; tuttavia nel 1915 fu nominato nuovamente governatore di Parigi. Alla sua memoria fu concesso il grado di maresciallo di Francia. ...
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Dinastia musulmana che dominò l'Egitto dall'868 al 905 d. C. Prende il nome da Aḥmad ibn Ṭūlūn, che, inviato a governare dal califfo abbaside, vi stabilì un potere autonomo, poi trasmesso ai due figli [...] due nipoti. Nell'877 egli annesse ai suoi dominî la Siria. Il breve periodo tulunide è importante sia dal punto di vista politico, per essere stato il primo principato musulmano d'Egitto indipendente da Baghdād, sia da quello culturale e artistico. ...
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Cronista borgognone (Abbeville 1395 circa - Bruges 1468). Signore di Saint-Rémy, partecipò alla battaglia d'Azincourt (1415). Fu quindi a lungo al servizio del duca Filippo il Buono; compose verso la fine [...] della sua vita una cronaca degli anni 1407-35, in parte (1411-22) sulla falsariga di quella di E. Monstrelet, ma interessante perché narrata dal punto di vista degli interessi dei duchi di Borgogna. ...
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Movimento comunista internazionale. - Lo scioglimento dell'Ufficio d'informazione (noto in Occidente sotto il nome di Cominform), nell'aprile 1956, fu giustificato con la situazione mondiale maturata negli [...] di I. Delogu, Roma 1976; S. Segre, A chi fa paura l'eurocomunismo?, Rimini-Firenze 1977. Per il punto di vista sovietico: S. P. Sanakoev, Velikoe sodražestvo svobodnych i suberennych narodov, Mosca 1964; E. I. Kuskov, Soveščanuja Kommunističeskich i ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] occorre giudicare in base ai risultati. Ci troviamo in presenza di una delle più chiare asserzioni del punto di vista secondo cui per essere considerato legittimo uno studio non deve necessariamente offrire delle certezze. A coloro che si ostinavano ...
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BAROLO, Ferdinando
Umberto Coldagelli
Nato nel 1751 a Giaveno (Torino), si laureò in medicina a Torino ed esercitò all'inizio la libera professione. Le sue idee repubblicane lo posero presto al centro [...] del movimento giacobino piemontese, che, nel corso dei 1793, a Torino e in altre città, assunse forme organizzative più solide in vista di una decisa azione rivoluzionaria. A Torino, uno dei due clubs repubblicani si radunava in casa del B., e ne ...
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Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] Nel dopoguerra si riconoscono due fasi ben distinte. Sino ai primi anni 1970 ebbero corso dinamiche assai simili a quelle appena viste. La popolazione milanese, soprattutto per l’apporto dell’immigrazione, passò, tra il 1951 e il 1971, da 1.275.000 a ...
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Nella storia greca è così denominata, impropriamente, l’unione permanente di Stati sovrani o lo Stato supernazionale formato dalla confederazione di più cantoni per comuni scopi politici. Più esatto è [...] ’inizio dell’età moderna, in Italia e in Francia (ligue), il termine l. indicò un accordo temporaneo tra Stati in vista di uno scopo specifico da raggiungere, corrispondente in sostanza all’odierna alleanza (vocabolo che appare in Italia solo nel 16 ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...