TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] 1991 Ben ῾Alī annunciò alcune modifiche al sistema elettorale, questa volta a livello nazionale, che sarebbero state varate nel 1992, in vista delle elezioni del marzo 1994 e che avevano lo scopo di limitare il potere del RCD garantendo una più larga ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] da brevi inserti dialogici, mentre il terzo è costituito dal monologo di un io collettivo degli Argonauti. Medea è vista da Müller come figura di un paesaggio naturale, oggetto di aggressione colonialistica da parte della civiltà patriarcale e ...
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WHITMAN, Walt
Mario Praz
Poeta nato a West Hills, Long Island (o Paumanok, secondo il nome da lui preferito), nello stato di New York, il 31 maggio 1819, e morto a Camden il 26 marzo 1892. La fattoria [...] aveva pubblicato la più importante delle sue opere in prosa, Democratic Vistas, dove, pur sostenendo il punto di vista democratico egualitario nella politica e nella vita, sottolineava la necessità di filosofi, oratori e bardi cui la nazione potesse ...
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BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] Il 31 dicembre del 1414 il B. era già a Costanza, donde scriveva al Niccoli, parlandogli del lungo viaggio, delle terre viste, delle antichità ammirate, dei caratteri e degli usi dei vari ceti sociali della città tedesca. Ma il suo soggiorno oltralpe ...
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FILELFO, Francesco
Paolo Viti
Nacque a Tolentino, nell'odierna provincia di Macerata, il 25 luglio 1398.
Fu ben presto inviato a studiare a Padova, dove, fra gli altri, seguì i corsi di retorica di [...] successore di Giovanni Aurispa, e questo di Firenze sarebbe stato il suo periodo più intenso e fecondo dal punto di vista didattico.
Aprì il corso di lezioni, con molta probabilità, con un'enfatica prolusione De laudibus eloquentiae, mentre il 24 ott ...
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DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] (p. 144), un calorosissimo elogio al D., che intanto aveva preparato fra la fine del 1441 e i primi mesi del 1442, in vista di una seconda gara del certame coronario che poi non si fece, l'Hiensal: una composizione in versi modellata sulle opere di ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] platonizzante-cabalistico. Alla prima edizione lionese del 1543 seguì una seconda nel 1550, mentre nella primavera 1544 aveva visto la luce un'edizione veneziana per iniziativa di A. Arrivabene, editore di simpatie riformate, eseguita da B. Bindoni ...
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CAPUANA, Luigi
Enrico Ghidetti
Nato a Mineo (Catania) il 29 maggio 1839, primogenito di sette femmine e due maschi di Gaetano, agiato possidente terriero, e Dorotea Ragusa, trascorse felice gli anni [...] scolastica, 1º dic. 1920; M. Puccini, in La Perseveranza, 26 ag. 1921; M. Zangara, L.C., Catania 1923; U. Ojetti, Cose viste, Milano 1923, pp. 254-63 (successivamente Firenze 1960, pp. 195. ss.); M. Barbon, La critica di L.C., in Il pensiero, 15 ...
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EXIMENO PUJADES, Antonio
Roberto De Caro
Nato a Valencia il 26 sett. 1729 da Vicente Eximeno e Maria Francisca Pujades, dopo i primi studi compiuti nel seminario de nobles di Valencia. il 15 ott. 1745 [...] linguaggio, proposta dall'E., l'indicazione di un irrinunciabile radicamento dell'esperienza musicale nel folclore nazionale: da questo punto di vista il Pedrell arrivava ad accostare l'E. a Wagner e ai Cinque russi (un'eco di questa tesi ancora in ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] dell'opera è improntata a quel possibilismo tra l'ingenuo, l'opportunistico e il disincantato che caratterizzò realmente, come si è visto, la politica del Dovizi.
Quanto ai rapporti con Castiglione, oltre ai legami di cui si è detto con la'corte di ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...