Motti e Facezie del Piovano Arlotto: Prefazione
Gianfranco Folena
Le cose che a fanciulli e ad ignoranti
vanno per man, soglion perder sua forma
e mutar spesse volte soi sembianti.
Vien poi chi per [...] ne fa memoria nelle sue facezie»: e si tratta di una facezia che non è compresa in nessuna raccolta) che pretendeva d'aver visto un Libro degli errori di mano dello stesso Adotto. Sui «come disse» attribuiti al Piovano si veda ora Ch. Speroni, The ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] di Monaco (v. vol. ii, pag. 391) il duello sembra impegnato su basi di maggiore equilibrio; e almeno da un punto di vista esteriore la gran massa del mostro anguipede, le grandi ali frementi, lo rende un avversario formidabile per uno Z. che vibra la ...
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CAMMELLI, Antonio, detto il Pistoia
Domenico De Robertis
Nacque a Pistoia, come ripetutamente attesta egli stesso (sonn. 196, v. 3; 233, vv. 12-14; 479, v. 1; Dialogo, p. 14), e come conferma il soprannome [...] d'Antonio Camello battezzato nella cappella di S. Vitale il 2 marzo 1491), quando ormai il C. risiedeva a Reggio, e visto che altri quattro Antoni (fra cui uno zio paterno) si registrano sotto tale cognome.
Il solo dato attendibile, confermato da una ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] 150.000 dollari per metter su il teatro), rimasta quasi per intero sulle spalle del D. anche dal punto di vista organizzativo, dopo due stagioni e un buon numero di rappresentazioni, dovette chiudere per il deficit finanziario ed il teatro passò ...
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CESAROTTI, Melchiorre
Giorgio Patrizi
Nacque a Padova il 15 maggio 1730, da una famiglia nobile di origine, ma oramai borghese (il padre era un funzionario statale) e non molto agiata. Fin da giovane [...] nella famosa "querelle" sorta in Francia, circa la superiorità degli scrittori antichi o di quelli moderni. Infatti se, come abbiamo visto, ogni forma di poesia è valida e anteriore alle regole, anche le letterature moderne hanno la loro validità ed ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] fra verso e ritmo, che la revisione operata in vista dell'antologia del 1598 attenuerà in favore di una continuità delle influenze dellacasiane inizialmente presenti. Significativo, in vista della dispositio per generi dei materiali lirici prescelta ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] nel 1896), e perciò si è da più parti ipotizzato che vi abbia messo mano anche Guarino. Molto elegante dal punto di vista stilistico, l'orazione si occupa di disporre le scienze e le arti in un quadro ben ordinato, tripartendo la filosofia in teorica ...
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DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] le ricerche del Paschini e ne apprezzò il gusto e lo scrupolo di quella indagine erudita, che voleva "mettere in vista nella Chiesa e nella società tutta intorno, accanto ai fatti religiosi, i fatti giuridici (diciamo giuridici, non sociologici, non ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] onde "gli scoperti e tremoli candori", dispiegando poi, senza le "odiose vesti", una danza conturbante e sensuale. Dalla vista di questi "avori saltanti", che "nel teatro de' petti" sembrano provare "i balli", anche Giove è profondamente turbato ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] .
Vasta e fin troppo eterogenea appare la produzione letteraria del B., il quale, può esser definito da questo punto di vista un mediocre cultore di forme e generi propri dell'età dell'Arcadia più che uno sperimentatore audace e originale. Tutto ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...