GUIDO da Vallecchia (Guido da Corvaia)
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Membro dell'importante casata signorile che prendeva nome dal castello versiliese di Vallecchia; figlio di Ugolino Sannuto di Guido, [...] rimasto a lungo fedele per trasferirsi dapprima a Carrara e poi intraprendere la vita religiosa a Lucca, ove, come si è visto, era vescovo un suo consorte ed egli aveva molteplici legami di parentela e d'interessi.
La motivazione di tutto questo non ...
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MALINES, Giuseppe Roberto Berthoud de
Andrea Merlotti
Nacque a Torino il 14 nov. 1714, primogenito del conte di Bruino Eustachio Giuseppe Ludovico e di Elena Saluzzo di Verzuolo.
La famiglia, originaria [...] , il re chiese al Consiglio di Torino di cooptare il M., concedendo anche una deroga alle norme che regolavano l'accesso al Consiglio, vista la parentela del M. con i San Martino della Morra e i Biandrate di San Giorgio. Dal 1774, così, il M. divenne ...
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MAINARDI (Manardi), Giovanni
Daniela Mugnai Carrara
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 e fu battezzato col nome di Giovanni Giacomo, come egli stesso informa (Epistolarum medicinalium libri XX, Venetiis, [...] la cultura medica. Quest'ultimo orientamento è sorretto dalla decisa opzione circa lo statuto epistemologico della medicina, vista non come scienza, bensì come arte produttiva (secondo la concezione aristotelica), e dal tentativo di renderla autonoma ...
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GIOVANNI di Bonandrea
Franco Lucio Schiavetto
Nacque a Bologna, come affermato da lui stesso nel primo dei tre esametri posti a prologo della sua opera Brevis introductio ad dictamen. Si ignora la data [...] , G. venne espulso con tutti i suoi familiari e parenti da Verona, dopo aver subito anche la confisca dei beni e aver visto il nipote Alberto vittima di un omicidio che rimase impunito.
Rientrato nella sua città, nel 1303 si rivolse ad Arnolfo "de ...
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CRISTIANOPULO, Ermanno Domenico
Giuseppe Pignatelli
Nato a Traù (oggi Trogir), in Dalmazia, probabilmente nel 1730 (come si desume dal Libro dei morti della parrocchia di S. Maria sopra Minerva), entrò [...] , ma che da solo non esiste.
Anonima vide la luce la sua ultima opera, la più importante da un punto di vista teologico: Della nullità delle assoluzioni ne' casi riservati all'autore della lettera stampata in Milano per la validità delle medesime ...
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FORNARI, Vito
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Molfetta (Bari) il 10 marzo 1821 da Giuseppe Antonio e da Anna Maria Tridente, "genitori di onorata probità". Compì i primi studi classici col dotto sacerdote [...] ministeriale n. 273 del 23 febbr. 1861, e alla formulazione del regolamento interno della stessa; da un punto di vista di biblioteconomia la sua amministrazione non fu esente da critiche: trascurò le suppellettili e non fece molto per ammodernare i ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] Romano, intorno a questioni retoriche e dialettiche riguardanti l'invenzione. I quesiti posti dal C. s'inscrivono nella ricerca condotta in vista di un trattato di dialettica, che uscirà nel '67, e di uno di retorica, che non vedrà mai la luce.
A ...
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CORSINI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 20 nov. 1440, da Bartolomeo di Bertoldo e da Giovanna Falconieri. Proveniva da una illustre famiglia fiorentina, che aveva dato alla città insigni [...] adatte a farci sapere se certe sue presenze in organi della Repubblica abbiano un significato sotto questo punto di vista. Non abbiamo infatti notizie precise sul suo atteggiamento nelle vicende successive alla caduta della signoria medicea (9 nov ...
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DALBONO, Carlo Tito
Mariantonietta Picone Petrusa
Magda Vigilante
Nacque a Napoli il 2 genn. 1817, da Paolo ed Adelaide Lucangeli; era fratello di Cesare.
Apparteneva a una famiglia di origine bolognese [...] 'arte antica napoletana, sulla cui intestazione viene citato con la qualifica di segretario della commissione dei monumenti.
Dal punto di vista ideologico il D. era di orientamento liberale ma in senso moderato: era per l'Italia unita ma auspicava un ...
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CIONI FORTUNA, Giovanni Battista
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Buti (Pisa) il 5 giugno 1802 da Sebastiano, ricco proprietario terriero, e da Elisabetta Frullani, appartenente a una famiglia della nobiltà. [...] e tanto influiscono sui mutamenti interni degli ordini politici", mancava anche la possibilità di una rivoluzione "ideale-sociale". Vista ipattuabile l'istaurazione di un governo repubblicano, ritenuto pur sempre la forma migliore di regime, l'unico ...
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vista
s. f. [der. di vedere, part. pass. visto]. – 1. a. La facoltà del vedere, il senso specifico che presiede alla percezione degli stimoli visivi (v. anche visione): il senso della v., l’organo della v.; non è cieco nato, ha perduto la...