Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] borghese che oscilla fra l'orgasmo e la morte, dell'innamoramento come incontenibile istintualità, della sensualità come solo vitalismo.In chiave di contraddizione va visto il successivo Vaghe stelle dell'Orsa che appartiene in modo già più esplicito ...
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L'Ottocento: chimica. Una nuova scienza
David M. Knight
Una nuova scienza
Se per scienza si intende un corpus di conoscenze empiriche regolato e ordinato dalla teoria, allora si può affermare che la [...] , cosicché fino alla fine del secolo la maggior parte dei chimici continuava a credere in una qualche forma di vitalismo. Ciononostante la chimica organica, intesa come scienza dei composti del carbonio, si sviluppò in modo sufficientemente ampio e ...
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GRASSINI, Margherita
Simona Urso
Nacque a Venezia l'8 apr. 1880 da Amedeo e Emma Levi.
Era la quarta figlia - dopo Nella, Lina e Marco - di una ricca famiglia ebrea profondamente ortodossa e molto nota [...] G. Sorel); dall'altro di costruire ex novo l'immagine pubblica di Mussolini. In quest'immagine forza, energia e vitalismo si sommavano a una sorta di appeal anche erotico, rappresentandolo autorevole ma anche moderno e spregiudicato, quasi un eroe da ...
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MASINA, Giulia (Giulietta). – Nacque a San Giorgio di Piano, non lontano da Bologna, il 22 febbr. 1921, prima dei quattro figli (la sorella, Eugenia, e i gemelli Mario e Maria). Il padre, professore di [...] combattiva, capace sempre di sopravvivere alla crudeltà del mondo: sostenuta da una sorta di inesauribile vitalismo, senza alcuna scivolata sentimentale («Federico mi vuole aggressiva, clownesca, spiritata, ironica, arrabbiata, sentimentale mai»; cfr ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Federico Cesi
Saverio Ricci
La storiografia più recente ha restituito in Federico Cesi una delle figure più significative della cultura scientifica del primo Seicento, non riducibile al pur prezioso [...] generale del corporeo ‘concreto’, ridotto a ‘elementi’ semplici, e accennava una riflessione su vitalità e materia, influenzata dal naturalismo e vitalismo di tardo Cinquecento. L’impianto metafisico appare distante dalle indagini di altri botanici ...
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PONZIO, Flaminio
Gianluigi Lerza
PONZIO, Flaminio. – Nacque a Viggiù, presso Varese, nel 1561, primogenito di Giovanni Antonio Ponzio maestro di scuola (nato nel 1522) e di Elisabetta Buzzi (1539-1575), [...] ’Ossat, L’autore del più bel cortile di Roma barocca, in Strenna dei romanisti, XIX (1958), pp. 45-47; G. Weise, Vitalismo, animismo e panpsichismo e la decorazione nel Cinquecento e nel Seicento, in Critica d’arte, VI (1959), pp. 375-398; H. Hibbard ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epoca drammatica e convulsa delle guerre d’Italia, inaugurata nel 1494 dalla spedizione di Carlo [...] una mediazione tra la fedeltà all’insegnamento di Aristotele e il gusto “isvogliato” dei moderni. E che dire della vitale sperimentazione di Ronsard e, accanto a lui, della Pléiade? In ogni ambito i letterati del Cinquecento sembrano optare per ...
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MORFOLOGIA (dal gr. μορϕή "forma" e λόγος "ragionamento"
Giuseppe MONTALENTI
Giacomo DEVOTO
Giacinto Viola
Questo termine che secondo l'etimologia significa "studio delle forme" è usato per lo più [...] e cura" costantemente) e che le due parole si saldino insieme con alterazioni fonetiche tali da farle parere, isolate, come non vitali. Tale il caso del greco ϑεό(δωρος) in cui ϑεο- non compare mai, del latino patricida in cui patrinon esiste, tale ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] tempi nuovi che però subiscono il fascino dell'antico, del senso di senescenza che si traduce in un giovanile vitalismo, della denuncia etica e religiosa delle lacerazioni del mondo in nome di una pacificazione universale, dell'indugio quasi morboso ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'epidemiologia e la medicina di Stato
Antoinette Emch-Dériaz
L'epidemiologia e la medicina di Stato
Come mostrano già le più remote testimonianze della storia [...] idee di Sydenham sulle cause e la classificazione delle malattie erano contemporaneamente sviluppate a Montpellier dagli esponenti del vitalismo e della nosologia, ma senza dubbio egli le aveva elaborate in modo autonomo, attraverso la lettura delle ...
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vitalismo
s. m. [dal fr. vitalisme, der. di vital «vitale»]. – 1. Con sign. generico, manifestazione di vitalità, esuberanza, anche non necessariamente rivolta a un fine determinato. In partic., denominazione di correnti artistico-letterarie...
vitale
agg. [dal lat. vitalis, der. di vita «vita»]. – 1. a. Di vita, proprio della vita: fenomeni, elementi v.; forza v., spirito v., forma v. (e sostantivato al masch., il vitale, nella filosofia di B. Croce; v. anche vitalità); funzioni...