Naturalista inglese (Londra 1713 - Bruxelles 1781). Di famiglia cattolica, fu ordinato sacerdote nel 1738. Fu, primo prete cattolico, membro della Royal Society, e presidente dell'Accademia imperiale di [...] dell'epigenesi, egli ritenne, sulla base di ripetute esperienze e osservazioni e in un contesto metafisico improntato a un vitalismo che richiama la scuola neoplatonica di Cambridge e in cui sono presenti motivi leibniziani (centrale è l'idea della ...
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Colette (propr. Colette, Gabrielle-Sidonie)
Catherine McGilvray
Scrittrice francese, nata a Saint-Sauveur-en-Puisaye (Yonne) il 28 gennaio 1873 e morta a Parigi il 3 agosto 1954. Autrice di romanzi di [...] radicale, giocato fra menzogna, invenzione e la scoperta di lancinanti verità. Il suo essere spregiudicata non fu mero vitalismo o femminismo ante litteram, ma piuttosto un'intuizione alla Balzac, il feroce pudore per una realtà che solo nel ...
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Nordbrandt, Henrik
Bruno Berni
Poeta danese, nato a Copenaghen il 21 marzo 1945. Fin dal suo esordio nel 1966 con il volume di liriche Digte (Poesie) si è rivelato tra i maggiori talenti del suo paese, [...] ved himlens port (1995, I vermi alle porte del cielo) e Drømmebroer (1998, Ponti dei sogni), è impregnata di vitalismo mediterraneo; mentre gli oggetti e i particolari, anche i più minuti, assumono una valenza simbolica che ne trascende l'apparente ...
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Filosofo (Bautzen 1817 - Berlino 1881). Tentò di raggiungere una conciliazione tra i principi dell'idealismo e quelli della scienza meccanicistica, sostenendo che i meccanismi di causa-effetto che governano [...] , quando fu chiamato a Berlino. Socio straniero dei Lincei (1876).
Opere e pensiero
Oppositore del vitalismo nei suoi primi scritti scientifici (Allgemeine Pathologie und Therapie als mechanische Naturwissenschaften, 1842; Allgemeine Physiologie des ...
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Biologo e filosofo tedesco (Kreuznach 1867 - Lipsia 1941). È stato uno dei pionieri dell'embriologia sperimentale, che egli chiamò fisiologia dello sviluppo (Entwicklungsphysiologie) e che ricollegò alla [...] dell'equipotenza dell'uovo che in ogni sua parte sarebbe capace di produrre un embrione completo. Tenendo fede al vitalismo, riproposto su nuove basi teoriche (Vitalismus als Geschichte und Lehre, 1905), tentò di spiegare l'ordinato succedersi dei ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] e due; è la coincidenza e "il movimento di entrambi e il vero ingegno e quello che sa afferrarli nella loro unità vitale; e questa facoltà non si acquista che a forza della nuova cultura, di quella del secolo XIX"; cioè la cultura hegelo-vichiana ...
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GIUSSO, Lorenzo
Fabrizio Intonti
Nacque a Napoli, il 25 giugno 1899, in una famiglia aristocratica, dal conte Antonio e da Maria Imperiali d'Afflitto. La sua maturazione culturale avvenne in un terreno [...] l'età barocca, ibid. 1943), egli delinea una genealogia della filosofia, e in generale dell'attività razionale, a partire dalle istanze vitali e concrete dell'uomo. In Vico, secondo il G., non c'è una filosofia intesa come ontologia e come organo di ...
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Giornalista, romanziere e poeta danese (Farsø, Himmerland, 1873 - Copenaghen 1950). Una delle maggiori personalità letterarie della Danimarca del 20° secolo, premio Nobel per la letteratura nel 1944, con [...] ), con cui descrisse fatti e paesi, esperienze e impressioni di viaggio, improntate a un acritico entusiasmo per il vitalismo e l'attivismo, il tecnicismo e l'imperialismo. E come con l'opera saggistica (Den gotiske Renaissance "Il rinascimento ...
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Storico italiano del pensiero scientifico (Roma 1930 - ivi 2020); professore di storia della scienza a Roma dal 1980. Nel 1956 ha fondato con A. Ferrabino Il Veltro, rivista della civiltà italiana, di [...] scientifica. Tra i numerosi scritti, si segnalano le opere principali: Entelechía (1965), Helmholtz (1967), Vecchio e nuovo vitalismo (1969), Freud, struttura della meta psicologia (1973), La scienza tra storia e società (1978), Alle origini della ...
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GIACOMINI, Giacomandrea
Amilcare Carpi de Resmini
Nato a Mocasina di Calvagese, presso Brescia, il 16 apr. 1796 da Pietro e da Domenica Andreis, dopo aver studiato a Desenzano prima e a Verona poi, [...] La posizione concettuale e l'opera del G. furono l'espressione di questo travagliato processo di transizione: pur tenacemente ancorato al vitalismo aristotelico sostenuto da Tommaso d'Aquino, da G.W. Leibniz e da I. Kant, secondo il quale la materia ...
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vitalismo
s. m. [dal fr. vitalisme, der. di vital «vitale»]. – 1. Con sign. generico, manifestazione di vitalità, esuberanza, anche non necessariamente rivolta a un fine determinato. In partic., denominazione di correnti artistico-letterarie...
vitale
agg. [dal lat. vitalis, der. di vita «vita»]. – 1. a. Di vita, proprio della vita: fenomeni, elementi v.; forza v., spirito v., forma v. (e sostantivato al masch., il vitale, nella filosofia di B. Croce; v. anche vitalità); funzioni...