L'Ottocento: scienze mediche. La patologia
Cay-Rüdiger Prüll
La patologia
Le origini dell'anatomia patologica come disciplina
Nella prima metà del XIX sec. non esisteva alcun preciso concetto di malattia [...] erano presenti nella medicina e di ciò erano rimaste tracce; elaborò quindi per tutta la vita pensieri di tipo vitalistico a proposito di forze vitali che non potevano essere spiegate in alcun modo. Queste riflessioni permearono i suoi scritti ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Renato G. Mazzolini
Dall'anatomia animata alle scienze delle forze vitali
Albrecht von Haller (1708-1777) [...] i fisiologi, ma anche tra i filosofi e i letterati, concezioni che nel secolo successivo furono poi denominate 'vitalistiche'. Appartenenza a una tradizione di ricerca, propensione filosofica e personale credenza religiosa modularono la concezione ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] di Stahl. Con il dibattito che seguì a proposito di questo problema centrale della fisiologia, si affermò una concezione vitalistica del corpo e si prestò un'attenzione sempre maggiore al ruolo del sistema neuromuscolare nella salute e nella malattia ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] al solvente (o veicolo), aumentandone in tal modo l'efficacia. Tale concezione dinamica corrispondeva a una visione vitalistica della malattia. Interpretando quest'ultima come un'alterazione della forza vitale, Hahnemann prestava molta attenzione ai ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] del corpo indipendentemente da una concezione del vivente che sia più o meno consapevole, magica o scientifica, vitalistica o meccanicistica. È opportuno allora tornare ad Aristotele ricordando qualche altro aspetto della sua concezione del vivente ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] loro punto di vista era stata la sfida lanciata alcuni anni prima contro la prospettiva organicistica, teleologica e vitalistica di Müller dal brillante Schwann. Nella sezione conclusiva del suo trattato sulla teoria cellulare, Schwann aveva opposto ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le origini della neurofisiologia
Guido Cimino
Franco A. Meschini
Le origini della neurofisiologia
La tradizione classica, medievale e rinascimentale
di [...] dell'opera di Albrecht von Haller (1708-1777), si affermano invece, in misura maggiore, teorie d'impostazione vitalistica.
Descartes lasciò un cospicuo contributo di scritti di interesse neurofisiologico: alcuni pubblicati, altri inediti, sia pure ...
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vitalistico
vitalìstico agg. [der. di vitalismo] (pl. m. -ci). – Relativo al vitalismo: teorie v.; biologia vitalistica. ◆ Avv. vitalisticaménte, in modo, in senso vitalistico.
magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi...