GENGA, Gerolamo
Monica Grasso
Figlio di Bartolomeo, nacque a Urbino nel 1476 (Vasari; Pungileoni).
Il suo percorso artistico rimane ancora oggi in parte oscuro, poiché la fonte principale per ricostruirne [...] oggetto di lungo dibattito senza trovare una conclusione unanime G. al seguito di Signorelli alla fine del Quattrocento (Petrioli Tofani, 1983; 67, 73, 77, 89 s., 120-122, 136; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, V, Firenze 1880, pp. 99 ...
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FRANCESCO d'Assisi, Santo
C. Frugoni
Nato ad Assisi nel 1182 ca. dal ricco mercante Pietro Bernardone, fu il fondatore dell'Ordine religioso dei Frati Minori, da lui detti Francescani.Abile mercante [...] delle stimmate, che frate Elia - senza accennare né alla Verna né al serafino Celano, biografo ufficiale cui si devono tre diverse vite (1228-1229, 1246-1247, 1252-1253), fu fu il F. di Bonaventura; soltanto alla fine del sec. 19° e ai primi del ...
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LIMOSINO
T. Soulard
(lat. Lemosinum; franc. Limousin; Lemozi nei docc. medievali)
Regione storica della Francia occidentale, il cui toponimo designava nel Medioevo la regione corrispondente all'antica [...] periodo di frazionamento del potere feudale, alla fine del sec. 10°, emersero i visconti di Il tipo più complesso giunse nel L. senza dubbio tramite l'abbaziale dedicata a s. 'Antico e il Nuovo Testamento, alcune vite di santi e i Vizi; la parentela ...
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MAFAI (Mafai Volpe), Mario
Flavia Matitti
Nacque a Roma il 12 febbr. 1902 da Eleonora De Blasis, originaria di Città Sant'Angelo presso Pescara, e da padre ignoto.
Il cognome Mafai, d'invenzione, gli [...] un soggetto ispirato, non senza polemica, agli sventramenti che Roma il 31 marzo 1965.
Alla fine dell'anno la IX Quadriennale di , pp. 114-151; M. Fagiolo dell'Arco, I M. Vite parallele (catal., galleria Netta Vespignani), Roma 1994; G. Appella et ...
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COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] con oggettività nordica ma senza troppa indulgenza al particolare. del C. a Roma nel 1651 sinché, verso la fine del 1654, la Vaiani morì.
A Roma si confuso con il fratello Guillaume); L. Pascoli, Vite de' pittoriscult. et architetti…, I, Roma ...
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GIUNTI (Giuntalochi, Giuntalodi), Domenico
Nicola Soldini
Nacque a Prato il 25 febbr. del 1505 da Giovanni, di professione ceraiuolo, e da Chiara Miniati. S'indirizzò presto alla pittura quale aiuto [...] al 1527 e dal 1532 alla fine del 1535: all'ultimo torno d'anni può essere fatta senz'altro risalire la sua prima 1881, pp. 104 s., docc. 357-359; C. Guasti, in G. Vasari, Le vite…, a cura di G. Milanesi, VI, Firenze 1881, pp. 31-51; E. Plon, ...
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CROCE (Croci, dalla Croce), Baldassarre (Baldassarino)
Laura Possanzini
Figlio di Arcangelo, nacque a Bologna (Baglione, 1642, p. 297) nel 1558. La prima notizia sicura si riferisce alla sua presenza [...] di numerosi pittori ed al C. spettò, senza dubbio, una posizione di secondo piano. può datare negli anni tra la fine del XVI secolo e gli inizi 237, 250, 264, 277, 312, 313; N. Pio, Le vite dei pittori, scultori e architetti [1724], a cura di C. e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giovanni Paolo Lomazzo
Tomaso Montanari
Il lombardo Giovanni Paolo Lomazzo è una delle figure di spicco della cultura artistica italiana della seconda metà del Cinquecento. I suoi scritti appaiono il [...] Lomazzo non fu dimenticato: alla fine del 18° sec., all’alba radicalmente diverso dal monumento storiografico delle Vite di Giorgio Vasari (1550 e poi altra di teorica. Per pratica opera colui che, senza saper il fondamento e la ragione di quello che ...
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INTRECCIO
G. Speake
Per i. si intende una forma o uno schema di decorazione nel quale linee, capi o nastri vengono incrociati o intessuti insieme secondo un principio di sovrapposizione alternata in [...] essere lavorata per ottenere forme sinuose 'a vite', a S e a spirale. Sulla manoscritto insulare si trova sulla pagina del colofone, alla fine del Vangelo di Matteo, in ciò che resta di zoomorfo continuò, quasi senza soluzione di continuità ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] p. assai più originale, destinato a rimanere un prototipo senza seguito. La p. religiosa, nell'angolo della cinta muraria , la cui impostazione, alla fine del Duecento, è attribuibile ad Arnolfo di Cambio, secondo Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 55 ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...