DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nel 1434, da Bernardo di Maffeo (Maffio) e da Lucia Loredan di Giovanni di Nicolò. Il padre, assai ricco, percorse una prestigiosa carriera [...] probus et fide dignus". E che tale egli fosse riteneva senza dubbio anche il Senato, dal momento che, alla morte del virtutibus et exemplari vite ornatum, ab omnibus dieci dibatté la questione, ma alla fine la pregiudiziale politica e le pressioni dei ...
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DE ANTONIO, Salvo (Giovanni Salvo)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Giordano, fratello di Antonello da Messina, nacque verosimilmente dopo il matrimonio del padre, avvenuto tra il gennaio e il luglio [...] vero protagonista della situazione di fine secolo, non limitato come i moderna larghezza di forme che, senza mai lasciare cadere del tutto . Di Dario Guida, 1976).
Bibl.: F. Susinno, Le vite dei pittori messinesi [1724], a cura di V. Martinelli, ...
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PIETRO di Andria
Luciano Cinelli
PIETRO di Andria (Petrus de Andria, Petrus de Adria). – La data di nascita è incerta, ma può essere collocata approssimativamente intorno alla fine degli anni Quaranta [...] di Andria sia nato verso la fine degli anni Quaranta e abbia vestito Pietro d’Andria alla famiglia Marulli, senza però citare la fonte (D’ , Parisiis 1585, p. 192; G.M. Piò, Delle vite e de gli huomini illustri di S. Domenico, Bologna 1607, ...
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PIVETTI, Valentino
Massimo Pivetti
PIVETTI, Valentino. – Nacque il 5 marzo 1903 a Cento di Ferrara, primogenito di Quinto e di Zenaide Mignatti, in una famiglia abbastanza agiata, proprietaria di un [...] navigazione. A seguito di un episodio di caduta ‘in vite’ dentro le nubi in zona montagnosa, causato da ordini. Insieme al suo equipaggio Pivetti rimase senza disposizioni di sorta e scelse di dirigersi del Regno).
La fine della guerra e il ...
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PARENTI, Marco
Lorenzo Fabbri
– Nato il 25 aprile del 1421, presumibilmente a Firenze, fu l’unico figlio maschio di Parente di Giovanni e Tommasa di Antonio Sangalli.
Tipici esponenti della gente nuova, [...] finanziarie alle faccende domestiche, senza tralasciare i rapporti con Doni Garfagnini, che l’ha datato in modo convincente alla fine degli anni Settanta, dopo la congiura dei Pazzi (1478 di Alamanno Rinuccini o le Vite di Vespasiano da Bisticci, ...
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PARETO, Raffaele
Serena Pesenti
. – Di famiglia nobile ligure, nacque a Genova il 28 luglio 1812 da Giovanni Benedetto e da Maria Aurelia Spinola.
Dopo gli studi all’Accademia ligustica di Genova, entrò [...] Sologne, ma per disaccordi contrattuali alla fine del 1846 si dimise e si dedicò riconosciuta esperienza in materia, e senza alcuna richiesta da parte sua, (21 luglio-11 agosto). Numerosi articoli su vite e opere di artisti vi compaiono corredati da ...
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CROCE, Giovanni Battista
Luciano Tamburini
Orefice e gioielliere milanese, attivo nella seconda metà del sec. XVI per Emanuele Filiberto di Savoia (risulta in Manno"gioielliere di S.A.R. il 7 maggio [...] I, p. 376). La loro importanza sta nel fatto di attestare senza equivoci che fino alla morte del duca (1580) il C. ebbe , Storia della vite e del vino in Italia, Milano 1937, III, pp. 342, 373; Id., L'enologia piemontese alla fine dei Cinquecento, ...
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FAVA (dalla Fava, de Fabis, de Fabbis, de Faba, Fabius, Fabi, della Romegia o Romeggia), Niccolò, il Vecchio
Maria Muccillo
Apparteneva ad una nota famiglia bolognese, ma se ne ignorano l'anno e il [...] piuttosto seccamente, e senza quelle dilucidazioni filosofiche marmo che il Fantuzzi verso la fine del Settecento ancora poteva ammirare. , Bologna 1878, p. 53; G. Zippel, Prefaz. a Le vite di Paolo II di Gaspare da Verona e Michele Canensi, in Rer. ...
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LOSANA, Giovanni Pietro
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Vigone, presso Torino, il 22 genn. 1793 da Giovanni e da Teresa Giacosa. Dottore in teologia nel 1815 presso l'Università di Torino, fu ordinato prete [...] presbiterio torinesi negli anni inquieti della fine del regime napoleonico e della aspetti, a quella dello zio, senza essere però giansenista. A forgiarne per primo tra i contadini la solforazione della vite; nel 1856 fondò la Cassa di risparmio. ...
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ARISI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Cremona da Giovan Ludovico e da Lucia Negri il 3 febbr. 1657. Seguì in patria le scuole dei gesuiti, poi nel 1674 si trasferì a Parma per intraprendere gli studi [...] legge in un pubblico attestato - senza la bella gloria di avere pienamente conseguito l'intento e il fine della sua spedizione".
In effetti Florentiae 1748, pp. 35-42) e di T. A. Ricchini (Vite degli Arcadi Illustri, V,Roma 1751, pp. 193 ss.). Il ...
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vite2
vite2 s. f. [v. vite1, per il filetto che ricorda il viticcio (lat. mediev. vitis)]. – 1. a. Nella tecnica, spec. delle costruzioni, organo meccanico, generalmente di acciaio o di ottone, usato per unire due o più pezzi con un collegamento...
iperoggetto s. m. Oggetto o evento le cui enormi dimensioni spaziali e temporali, congiunte alla pluralità di forme con cui si manifesta, lo rendono non direttamente esperibile come unicità concreta (l’esempio tipico è il riscaldamento globale...