Armannino da Bologna
Eugenio Ragni
Giudice e notaio, nato nel capoluogo emiliano prima del 1260. Compiuti gli studi legali, esercitò l'attività notarile in alcune città d'Italia, tra cui Viterbo, mantenendo [...] la residenza a Bologna, dove nel 1310 aveva comprato un ampio podere con case. Prima del 1320, o in quest'anno stesso, si stabilì a Fabriano, dove compose l'unica sua opera, La Fiorita, terminata nel 1325, ...
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Pittore (Bologna 1558 - Roma 1628); educato nell'ambiente del tardo manierismo bolognese (Calvaert, Tibaldi), eseguì affreschi decorativi a Roma (Vaticano, S. Maria Maggiore, S. Giovanni in Laterano, S. [...] Susanna, chiesa del Gesù, ecc.); a Viterbo decorò il Palazzo pubblico. ...
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PIETRO di Oderisio
Scultore romano, operoso nella seconda metà del sec. XIII. La sua firma (ora scomparsa) si leggeva sulla tomba di Clemente IV, morto nel 1268, già nella chiesa di S. Maria dei Gradi, [...] IV è il sepolcro di Pietro di Vico, morto nel 1268, anch'esso trasportato da S. M. dei Gradi in S. Francesco a Viterbo. P. di O. è con molta probabilità da identificare con quel Pietro "civis romanus" che firmò l'urna di Edoardo il Confessore nella ...
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GIOVANNETTI, Matteo
F. Manzari
Pittore e arciprete viterbese, documentato tra il 1322 e il 1369, nato probabilmente tra la fine del 13° e l'inizio del 14° secolo. G. è menzionato per la prima volta, [...] . Kahr, Jean le Bon in Avignon, Paragone 17, 1966, 197, pp. 3-16; L. Vertova, Testimonianze frammentarie di Matteo da Viterbo, in Festschrift Ulrich Middeldorf, Berlin 1968, pp. 45-51; I. Faldi, Pittori viterbesi di cinque secoli, Roma 1970, pp. 4-11 ...
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Nobile romano (m. 1430); continuò l'indirizzo politico degli altri prefetti, cercando di assicurarsi il più possibile l'indipendenza da Roma, lottando contro i papi e appoggiandosi a Ladislao d'Angiò; [...] fu signore di Viterbo (1391-95) e Civitavecchia (1387-1430). ...
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Filosofo (n. in Slesia tra il 1220 e il 1230 - m. dopo il 1277). Figura di pensatore medievale ricordata per aver condotto ricerche sui problemi naturali, principalmente ottici. Accanto a tali ricerche, vanno [...] di R. Grosseteste).
Vita e opere
Dopo aver studiato "arti" a Parigi e diritto canonico a Padova, fu a Viterbo amico di Guglielmo di Moerbeke. Tra i suoi scritti, oltre alla Perspectiva, De elementatis conclusionibus ("Sulle conclusioni tratte dagli ...
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Prelato (Brescia 1533 - Roma 1587). Nipote di Uberto e della poetessa Veronica, fu a Roma cameriere segreto di Giulio III, presidente del comune di Roma e membro dell'Inquisizione. Fatto cardinale (1561), [...] fu amministratore di Viterbo (1566), vescovo di Albano (1580) e Palestrina (1583), legato a Camerino e a Trento. ...
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Fu città di origini etrusche, situata su un colle di circa 300 metri, 5 km. a est della Via Cassia e 9 km. a nord di Viterbo, circondata da tre corsi d'acqua. È distinta quale comune romano da quello di [...] Volsinii, con questo congiunto dal tronco stradale Ferentiensis. Città federata dopo la caduta di Volsinii (264) o forse dopo quella di Falerii (241), fu dopo la guerra sociale municipio governato da quattuorviri ...
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Nacque in Piazza Armerina (Sicilia) il i maggio 1708; fu gesuita e insegnante di matematiche nelle scuole del suo ordine in Viterbo, in Malta, e finalmente in Palermo, dove si fermò lunghi anni; dopo l'espulsione [...] dei gesuiti dalla Sicilia, avvenuta nel 1767, si trasferì a Roma, dove morì nel 1789.
L'A., sebbene non sia stato un naturalista di professione, ma soltanto un amatore di piante da fiori, pure, dotato ...
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LUSITANO, Vicente
Compositore e teorico, nato a Olivença (Portogallo). Ignote sono le date della nascita e della morte. Visse lungamente in Italia, ove intorno alla metà del sec. XVI lo troviamo maestro [...] a Padova, a Viterbo, a Roma, e dove sono pubblicate le sue opere: un libro di Mottetti da 5 a 8 voci (Roma 1581) e l'Introdutiane facilissima et novissima, ecc. (Roma 1553; ed. riveduta e ampliata, Venezia 1558; rist., ivi 1561), sorta di trattato di ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...