Domenicano, apologista del Savonarola, nato in Lucca tra il 1465 e il 1466. Per tradizioni di famiglia era favorevole ai domenicani, e, trovandosi in Firenze al tempo del Savonarola, fu tra i Piagnoni, [...] nome di Filippo in quello di Pacifico: nel 1501 divenne sacerdote, e nel luglio del 1508 priore del convento della Quercia (Viterbo), dove rimase fino all'aprile del 1510. Ritornato in patria, fu per molti anni sottopriore del convento di S. Romano ...
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GIANNETTI (Zannetti), Guido (Guido da Fano)
Guido Dall'Olio
Ignota la data di nascita, la provenienza geografica si ricava dall'appellativo Guido da Fano che ricorre nelle fonti. Le prime notizie su [...] di lui risalgono al 1528: in quell'anno si trovava a Viterbo (dove risiedeva la corte pontificia dopo il sacco di Roma del 1527) in veste di segretario dell'ambasciatore inglese presso Clemente VII, Gregorio Casali. Qui conobbe Pietro Carnesecchi, ...
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Pittore e architetto (Roma 1654 - ivi forse 1714), nipote di Giovanni Battista, studiò con lui e con C. Maratti. I suoi dipinti sono improntati al gusto rococò (Vergine del Rosario e I tre arcangeli, Roma, [...] S. Caterina a Magnanapoli; Cristo e i santi e Ascensione di s. Lorenzo, affreschi, Viterbo, Cattedrale). Come architetto, progettò (1680) la facciata di S. Barbara de' Librari a Roma. ...
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Coscioni, Luca. – Uomo politico e attivista per i diritti civili italiano (Orvieto 1967 - ivi 2006). Laureatosi nel 1991 in Economia e commercio presso l'Università La Sapienza di Roma e addottoratosi [...] nel 1994, docente dall’anno successivo di Politica economica presso l’Università degli Studi di Viterbo La Tuscia, nel 1995 ha iniziato la sua carriera politica come consigliere comunale a Orvieto; nello stesso anno gli è stata diagnostica la ...
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FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Pietro di Ranuccio di Cola e di Pentasilea Dolci di Corbara, nacque presumibilmente nel penultimo decennio del XIV secolo.
In quel periodo la sua [...] , 422; Bindino da Travale, Cronaca senese, a cura di V. Lusini, Siena 1900, p. 379; Cronache e statuti della città di Viterbo, a cura di I. Ciampi, Bologna 1976, ad Indicem; S. Ammirato, Istorie fiorentine, II, Firenze 1647, c. 1010; Les généalogies ...
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Nato a Valenza verso la fine del sec. XV, morto poco oltre la metà del secolo seguente. Si applicò con frutto agli studî teologici; da Paolo III fu nominato protonotario apostolico. Negli studî storici, [...] abbandonandosi senza critica alle falsificazioni di Annio da Viterbo e accettando il sistema topo-etimologico che il Nebrixa aveva con la sua autorità sanzionato, ci diede uno strano tessuto di fantastiche invenzioni sulle antichità spagnole nella ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] in quella città dalla Sicilia per ordine di Federico II. In aprile il re lasciò la Toscana e s'incontrò a Viterbo con Clemente IV: questi scomunicò Corradino, Enrico di Castiglia, Guido da Montefeltro e altri partigiani del principe svevo, offrì a C ...
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PACELLI, Ernesto
Maurizio Pegrari
PACELLI, Ernesto. – Nacque a Civitavecchia il 31 agosto 1859, primo di sei figli, da Pietro, amministratore delle dogane pontificie (poi dimessosi in segno di rifiuto [...] all’inquadramento nei ruoli dello Stato italiano).
Allorché la famiglia – originaria di Acquapendente (prov. di Viterbo) – si trasferì a Roma, i figli del capostipite Gaetano entrarono nella burocrazia pontificia. Fra questi Marcantonio, che sarebbe ...
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GODI, Pietro
Anna Modigliani
Nacque a Vicenza intorno al secondo decennio del XV secolo da Antonio, notaio, forse da identificare con l'autore, o compilatore, di una Cronaca vicentina, e da Bartolomea, [...] 1260, a cura di G. Soranzo, in Rer. Ital. Script., 2a ed., VIII, 2, p. XII; F. Bussi, Istoria della città di Viterbo, Roma 1742, p. 388; O Tommasini, Documenti relativi a Stefano Porcari, in Arch. della Società romana di storia patria, III (1880), pp ...
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Figlio (sec. 12º) di Pietro I, ricevette la prefettura (1167) da Federico Barbarossa, in compenso dell'aiuto dato a questo dal padre. Cercò inutilmente di ottenere la signoria di Tuscolo e di allargare [...] il suo dominio sulla Tuscia. Dopo la pace stipulata tra Federico e papa Alessandro III, si ritirò in Viterbo con l'antipapa Callisto III, finché, accortosi dell'inutilità della ribellione, si sottomise ottenendo dal papa l'investitura dei suoi beni. ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...