FALLANI, Augusto
Harula Economopoulos
Nacque a Roma il 22 sett. 1842 da Michele e Mariangiola Machiavelli, entrambi fiorentini trasferitisi a Roma. Ebbe quattro sorelle e tre fratelli: Oreste, bersagliere [...] forze volontarie garibaldine e truppe pontificie, coadiuvate da quelle francesi.
Si tratta di una grande ara quadrata in peperino di Viterbo, composta da un basamento a tre gradoni (dove si aprono due porte di carattere etrusco) sul quale poggia l ...
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COMPAGNI (Compagno), Domenico (Domenico de' Cammei)
Martha Ann McCrory
Nacque intorno alla metà del sec. XVI, probabilmente, a Roma. Il soprannome Domenico de' Cammei con il quale viene quasi sempre [...] 106; Palazzo Vecchio, catalogo, 1980, n. 289), menzionato per la prima volta nel 1565 nella collezione del vescovo di Viterbo (Arch. di Stato di Firenze, Mediceo del Principato, 3285, c. 126r).
In una lettera firmata "Domenico Compagno", indirizzata ...
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ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] italiane nel loro assetto attuale risalgono ai secc. 14° e 15° (Verona, S. Zeno e S. Fermo; Firenze, S. Miniato; Viterbo, duomo). Negli ambienti coperti da volte si sottolineavano abitualmente le chiavi di volta e le nervature (nel sec. 9° ad Auxerre ...
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ITALIA
L. Travaini
Il toponimo I., di origine osca, accostato dal punto di vista etimologico al lat. vitulus ('vitello') e variamente interpretato (Rauhut, 1953; Marcato, 1990), si riferiva inizialmente [...] era articolato nelle seguenti province: a N del Tevere, il Patrimonio di s. Pietro in Tuscia, corrispondente all'attuale prov. di Viterbo, con l'aggiunta di Civitavecchia (oggi prov. Roma) e Orvieto oggi umbra (prov. Terni); a E del Tevere, la Sabina ...
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LISANDRONI (Alessandroni, Lissandroni), Ferdinando
Rosella Carloni
Nacque a Roma il 22 maggio 1735 da Pietro di Domenico e da Anna Caterina Rocruè, forse imparentata con l'omonima famiglia dei noti [...] 1878; la decorazione della cappella di S. Teresa all'interno del complesso dei Ss. Giuseppe e Mario dei carmelitani scalzi a Viterbo, consistente in un inserto di raggi con teste di serafini e due angeli in volo al centro del timpano spezzato dell ...
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GAROLI, Pietro Francesco
Paola Mercurelli Salari
Figlio di David, nacque a Torino nel 1638.
Nei documenti il cognome ricorre sia nella forma "Garoli" sia in quella "Garolli", mentre il nome è sempre [...] nominato "maestro perpetuo nella prospettiva". Qui svolse effettivamente l'attività didattica tra il 1683 e il 1689 e, dopo un soggiorno a Viterbo nel 1691, dal 1693 al 1695 e, quindi, dal 1698 al 1708; dal 1692 ricoprì la carica di custode; nel 1703 ...
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CARLINI, Alberico Clemente
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Giovanni Domenico e di Maria Caterina Sebastiani, nacque e fu battezzato a Vellano (Pescia) il 28 giugno 1703 col nome di Guido Maria; il 29 [...] alle pareti della chiesa della Concezione), Pescia (Madonna in trono con ss. Giuseppe, Bernardino da Siena, Rosa da Viterbo, Margherita da Cortona, nella SS. Annunziata), Vellano (Addolorata con ss. Francesco di Paola, Luigi Gonzaga e Filippo Neri ...
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GIOVENALE da Orvieto
Stefania Bolzicco
Non si conoscono gli estremi biografici di questo pittore e mosaicista originario di Orvieto. Operoso nella sua città natale e a Roma durante la prima metà del [...] Tarraconensia, VI (1930), pp. 274-280; La pittura viterbese dal XIV al XVI sec. (catal.), a cura di I. Faldi - L. Mortari, Viterbo 1954, p. 68; A. Noach, Two records of wall-paintings in S. Clemente, in The Burlington Magazine, XCI (1949), pp. 311 s ...
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BOSELLI (Bosselli, Boscelli, Busello, Buselli, Basselli), Orfeo
Giovanna Casadei
Nacque a Roma nel 1600 c.; le notizie sulla sua vita si ricavano principalmente dal suo trattato inedito: Osservationi [...] , f. 228, e ms. Barb. lat. 3889, ff. 95-96: quest'ultimo contiene Le lacrime del Tevere e sua concolatione, pubbl. a Viterbo nel 1659).
Fonti eBibl.: Roma, Bibl. Corsiniana, ms. 1391, coll. 36 F 27: O. B., Osservationi della Scoltura antica;Roma, Acc ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] (1449-1500), quindi appartenne ai Francesi che nel 1512 la cedettero alla Chiesa. Nuovamente alla Francia per l’accordo di Viterbo (1515), P. tornò nel 1521 alla Santa Sede.
Con la creazione del ducato (1545) P. perse ogni funzione politica essendo ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...