CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] Domenicani (per es. S. Sabina a Roma, 1221 ca.; S. Maria Novella a Firenze, 1280 ca.; S. Maria in Gradi a Viterbo, fine sec. 13°), i quali tuttavia non ne fanno esplicito riferimento nelle più antiche costituzioni o in altre fonti (Meersseman, 1946 ...
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Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] La prima notizia riguardo a quest'uso si riferisce alla basilica del Laterano e risale al 1423, quando un cronista di Viterbo, Niccola della Tuccia, scrive: "Papa Martino fe' poi aprire la porta santa di S. Joanni"; notizie più precise vengono per il ...
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GONZAGA, Scipione
Gino Benzoni
Nacque, nel Mantovano, a San Martino dall'Argine l'11 dic. 1542 da Carlo, marchese di Gazzuolo (1523-55) di Pirro, e da Emilia (1517-76) di Francesco Cauzio (o Cauzzi) [...] XIV (1887), pp. 668, 672-685 passim; A. Belloni, Curzio Gonzaga, Bologna 1891, p. 18; O. Iozzi, Il cardinale S. G.…, Viterbo 1892; A. Bertolotti, Musici alla corte dei Gonzaga…, Milano 1890, ad indicem; A. Solerti, Vita di T. Tasso, Torino-Roma 1895 ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] di Pisa, negli affreschi della cappella degli Scrovegni a Padova e in quelli di S. Maria Maggiore a Tuscania, prov. Viterbo), infine sull'asse della composizione (tavola conservata a Bologna, Pinacoteca Naz., inv. nr. 57856; inferno del Camposanto di ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] a Roma, nei giardini vaticani, alla presenza dei cardinali Franciscus Ursinus e Ioannes Salviatus, del vescovo Ioannes Petrus di Viterbo, e del fisico Mathaeus Curtius, dopo che gli spiegai l'opinione copernicana sul movimento della Terra" (Copernico ...
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Nato a Trebisonda il 2 genn. 1403, probabilmente ricevette il nome di battesimo di Basilio. Di famiglia artigiana, venne affidato dai genitori al metropolita della sua città, Dositeo, e da questo venne [...] è posteriore, ma dello stesso periodo. Dopo la sua nomina a patriarca di Costantinopoli B. promulgò la sua Encyclica ad Graecos (Viterbo, 27 maggio 1463), in cui esortava i Greci ad aderire all'unione e in cui dava conto della sua carriera. Nel ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] nella famiglia monastica di Fossanova.
Il C., che aveva anche finanziato l'ampliamento del porto di Amalfi, morì il 30 ag. 1214 a Viterbo, dove in quel momento si trovava la Curia. Fu sepolto nella chiesa di S. Maria in Aracoeli a Roma. La sua morte ...
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PAOLO V, papa
Silvano Giordano
PAOLO V, papa. – Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552, primo figlio di Marcantonio e di Flaminia Astalli, sua seconda moglie.
Il padre, originario di Siena, [...] e gli archivi tra età moderna e contemporanea. Atti del IV Colloquio internazionale… 6-9 giugno 2002, a cura di G. Platania, Viterbo 2003, pp. 55-68; M.C. Giannini, L’oro e la tiara. La costruzione dello spazio fiscale italiano della Santa Sede (1560 ...
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Onorio III
Ovidio Capitani
Dal particolare punto di vista in cui ci si vuole collocare, di valutare l'azione e la personalità dei pontefici romani in relazione con la figura e l'opera politica di Federico [...] azioni militari contro le terre della Chiesa ottenne una sorta di tregua. Fu anche decisivo l'intervento delle truppe imperiali a Viterbo, nel corso di un conflitto che aveva visto opposti i romani ai viterbesi. Una mediazione del papa era fallita ed ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] allo studio della lingua ebraica. Purtroppo di questa traduzione non è rimasta traccia, ma dalla sua amicizia per Egidio da Viterbo e dalla dedica a lui dell'opera di Reuchlin, De accentibus et ortographia linguae hebraicae, apparsa nel 1518, sembra ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...