FRANCIOTTI, Agostino
Stefano Andretta
Figlio di Bartolomeo e di Angela Sesti, nacque intorno al 1630, probabilmente nei dintorni di Lucca. La famiglia mercantile, imparentata con i Della Rovere e politicamente [...] e quasi ingovernabile.
Ritornato in Italia, divenne governatore del Patrimonio di S. Pietro (7 giugno 1658), risiedendo spesso a Viterbo, e il 5 luglio 1666 ottenne l'assistentato al soglio pontificio. Infine, il 12 luglio 1666, Alessandro VII gli ...
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CALANDRINI, Filippo
Clara Gennaro
Nacque a Sarzana nel 1403 da Tommaso e da Andreola de' Bosi. Alla morte del padre, avvenuta prima del 1414, fu affidato, assieme ai fratelli, al tutore ser Giorgio [...] di pontificato di Callisto III: alla morte di questo (8 ag. 1458), il C., che si trovava nei pressi di Viterbo, ove si era rifugiato per fuggire un'epidemia che imperversava a Roma, raggiunse, insieme col cardinal Piccolomini, la città. Nel conclave ...
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PAMPHILI, Girolamo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Girolamo. – Nacque a Roma il 21 maggio 1545, secondo figlio maschio di Pamphilio e di Orazia Mattei.
Il nome di battesimo lasciava intravedere un destino [...] furono messi nella cappella accanto alla sagrestia; tra di essi c’erano il bolognese Guido Pepoli, il vescovo di Viterbo Carlo Montigli, quello di Saluzzo Antonio Pichot, Ludovico de Torres, arcivescovo di Monreale e anche Pamphili. L’anno seguente ...
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CONTARINI, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1491 uItimo dei numerosi figli di Zaccaria di Francesco e di Alba di Antonio Donà "dalle Rose".
Il padre apparteneva al ricco ed influente ramo [...] parentela immediata tra i due, poiché il futuro cardinale era del ramo alla Madonna dell'Orto) gli annunciava da Viterbo la morte del Giustinian, "homo docto, religioso et excellentissimo, di vita exemplare".
Negli anni che seguirono il C. appare ...
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CLEMENTE VII, papa
Adriano Prosperi
Giulio de' Medici, figlio naturale di Giuliano de' Medici e di una certa Fioretta, del cui casato non si ha notizia sicura (di Antonio dei Gorini, oppure dei Cittadini), [...] cap. 13).
Una volta consumata la sconfitta, si adoperò per ridurne gli effetti. Dopo l'accordo firmato da Leone X a Viterbo il 13 ottobre, dovette occuparsi di predisporre l'incontro solenne tra il papa e Francesco I; tra Firenze e Bologna, la scelta ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] in una cappella del chiostrino dei morti di S. Maria Novella.
Intorno al 1510 per S. Giovanni dei Fiorentini a Viterbo la bottega robbiana realizzò la lunetta del portale (Madonna col Bambino tra angeli)e un busto in terracotta dipinta raffigurante ...
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CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] in parti pressocché uguali fra le due obbedienze. Nell'Italia centrale Francesco di Vico, prefetto di Roma, continuò a mantenere Viterbo nell'orbita clementina; gli Orsini erano divisi: Giordano, signore di Marino, servì prima il papa di Fondi, poi ...
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GONZAGA, Francesco
Isabella Lazzarini
Secondogenito di Ludovico III, secondo marchese di Mantova, e di Barbara di Hohenzollern, nacque a Mantova il 15 marzo 1444. Destinato sin dalla nascita alla carriera [...] S. Lorenzo in Damaso dove aveva abitato il patriarca di Aquileia, il cardinale Ludovico Scarampo. Nell'estate del 1462, recatosi a Viterbo e a Pienza, aveva posto mano, dietro esortazione del pontefice, a un palazzo a Pienza, i cui lavori procedevano ...
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CELESTINO II, papa
Dieter Girgensohn
Guido (nelle sottoscrizioni autografe spesso anche Wido) de Castello, di nobile famiglia e qualificato come toscano dai contemporanei, era originario di Città di [...] anni Guido rimarrà a fianco del papa. Lo segui lungo la costa tirrenica (il 20 marzo 1133 è presente a Grosseto) e a Viterbo, dove Lotario III stava aspettando Innocenzo II con il suo esercito, ed entrò con lui a Roma il 30 aprile sotto la protezione ...
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DELLA PORTA (de Porta), Matteo
Norbert Kamp
Nato nella prima metà del sec. XIII, il D. apparteneva a una famiglia del patriziato di Salerno che nelle proprie genealogie dei secoli XII e XIII indicava [...] D. infatti non poté prendere possesso della sua diocesi e seguì quindi la Curia nei suoi spostamenti, a Orvieto, Perugia e Viterbo, vivendo dei proventi dei suoi vecchi benefici di cui Urbano IV gli aveva riservato l'usufrutto subito dopo la nomina a ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...