DELLA TOSA, Meliorello
Massimo Tarassi
Figlio di Catalano, nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XII da una delle più ricche e potenti famiglie cittadine. Suo padre, personaggio di spicco nella [...] sett. 1229). Adimaro, che era riuscito a salvarsi fuggendo con alcuni fedeli, fu bloccato da reparti nemici a Proceno (Viterbo): nello scontro che ne seguì, fu ferito gravemente e fatto prigioniero. Trasportato a Siena, vi morì qualche tempo dopo in ...
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FARNESE, Pietro
Angela Lanconelli
Figlio di Ranuccio di Pepo e fratello di Ranuccio (comandante della "taglia" dei Comuni guelfi di Toscana nella guerra contro Arezzo) e, secondo la tradizione storiografica [...] S. Sede e difensori dei suoi diritti, da un lato si trovarono esposti agli attacchi dei ghibellini - in primo luogo di Viterbo, dei di Vico e dei signori di Bisenzio e Montemarano, che desideravano impadronirsi delle loro terre - dall'altro, con una ...
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DE ANGELIS (di Angelo, d'Angelo, d'Angelis), Rodolfo
Marcella Campanelli
Nacque ad Altamura (Bari) nel 1595 da Claudio e da Eleonora La Forza, in una famiglia tra le più influenti della città. Intraprese [...] nel luglio 1630 ma poco dopo il D. venne trasferito a Roma dove fu condannato a sette anni di confino a Viterbo, poi ridotti a due.
Tornato in libertà, nel 1636 il D. fu implicato nella congiura antispagnola dell'agostiniano Epifanio Fioravanti.
Il ...
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ACERBI, Giovanni
Enzo Piscitelli
Nacque a Castelgoffredo (Mantova) l'11nov. 1825, da Giovambattista. Era nipote di Giuseppe Acerbi. Iscrittosi alla facoltà di giurisprudenza nell'università di Pavia, [...] comando di una colonna garibaldina che operava nell'alto Lazio. Dopo aver combattuto contro i papalini sotto le mura di Viterbo, entrò nella città il 28 ottobre, vi proclamò la dittatura di Garibaldi e vi promosse il plebiscito per la dichiarazione ...
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GUALTERUZZI, Carlo
Monica Cerroni
Nacque a Fano il 5 marzo 1500 da Niccolò da Piagnano e da una certa Diana, morta intorno al 1544.
Il luogo di nascita si deduce dall'appellativo "da Fano" con cui spesso [...] scrupolosi. L'anno successivo il Bembo si prodigò nel ricambiare i favori ricevuti dal G. pregando il cardinale Egidio da Viterbo (Egidio Canisio) di voler aiutare il suo protetto "in certo suo dissegno nella contrada d'Acquapendente" (lettera del 22 ...
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BRUNI, Francesco
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze da Bruno di Orlando di Bruno da Vespignano intorno al 1315.
Sulla base del documento che attesta la sua elezione a notaio dei Priori per il quartiere [...] di un'altra metrica petrarchesca, Quando erit obscuri (II 28), a quanto almeno si legge nel cod. 44 della Capitolare di Viterbo.
Altrettanto affettuosa fu l'amicizia del B. con Coluccio Salutati. Non si conoscono la data e le circostanze in cui si ...
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LA SALLE, Bernardone de (Bertrand de La Salle)
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Appartenente a una famiglia della piccola nobiltà feudale, nacque nella prima metà del secolo XIV nella diocesi di Agen in Aquitania. Iniziò la carriera [...] . Solo all'inizio del 1376 il L., insieme con le sue schiere, poté uscire dalla città; a giugno era nei dintorni di Viterbo, impegnato in una campagna militare contro il prefetto Francesco di Vico; nello stesso anno il L. compare a fianco di Jean de ...
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PIRONTI, Giordano
Maria Teresa Carciogna
PIRONTI, Giordano (Iordanus Pirontus). – Figlio di Pietro Pironti e di Anna (forse sorella del conte Giovanni da Ceccano), nacque a Terracina – come ricorda [...] codicillo contiene lasciti al fratello Pietro, ai nipoti e ad alcuni dei suoi cappellani. Entrambi furono dettati a Riccardo di Pofi nel Palazzo episcopale di Viterbo. La morte lo colse il 9 ottobre 1269 e fu sepolto nella chiesa di S. Francesco di ...
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GUIDI, Federico (Federico Novello)
Marco Bicchierai
Figlio del conte Guido Novello, capo della fazione ghibellina toscana e romagnola nella seconda metà del Duecento, e di Gherardesca Novella Della Gherardesca, [...] a fuggire - il G. restò a lungo imprigionato da Carlo, materialmente in catene, nel castello di Rispampano presso Viterbo. Nel 1276 fu liberato dal carcere, ma venne affidato al conte Ildebrandino Rosso degli Aldobrandeschi che teneva nei suoi ...
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CAPOCCI, Giacomo
Agostino Paravicini Bagliani
Discendente dalla nota famiglia romana dei Capocci dei Monti, il C. era figlio di Giovanni, senatore di Roma negli anni 1195-1196.
Il nome della sua consorte, [...] C. si presenta allo storico in una veste più chiara: nell'ottobre di quell'anno egli fu inviato dai Romani a Viterbo, dove risiedeva Gregorio IX, perché lo invitasse a tornare a Roma, dato che la fazione imperiale condotta dal senatore Giovanni Cenci ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...