Scultore italiano (Firenze 1890 - New York 1961). Fu allievo di A. Rivalta a Firenze; influenzato da L. Bistolfi, si orientò poi verso una semplificazione di superfici di gusto novecentista. Realizzò anche gioielli ...
Leggi Tutto
Ecclesiastico (Viterbo 1469 - ivi 1532). Nel 1488 entrò nell'ordine agostiniano. Dopo essere stato impiegato dal papa Giulio II in trattative diplomatiche, nel 1507 fu eletto generale degli agostiniani. [...] V, per indurlo a una crociata contro i Turchi. Nel 1523 fu creato patriarca di Costantinopoli e vescovo di Viterbo. Le sue opere, numerose e in parte ancora manoscritte, manifestano un'amplissima cultura filosofica (con orientamento neoplatonico ...
Leggi Tutto
Pittore (n. Viterbo 1440 circa - m. dopo il 1476). Noto per gli affreschi della cappella Mazzatosta nella chiesa di S. Maria della Verità in Viterbo (1469, Storie della Vergine, ecc.), gravemente danneggiati [...] nel 1944 e successivamente ricomposti; firmò anche la tavola con la Madonna e santi nella chiesa di S. Michele a Cerveteri (1472). Influenzato da Benozzo Gozzoli e da Piero della Francesca, con Antoniazzo ...
Leggi Tutto
Cronista (Viterbo 1120 circa - ivi 1191); compiuti gli studî a Bamberga, divenne cappellano e notaio di Corrado III e dei suoi successori che seguì in numerose spedizioni, avendo spesso incarichi diplomatici. [...] Precettore di Enrico VI, gli dedicò alcuni suoi scritti. Tra le opere, quasi tutte in versi, si ricorda lo Speculum regum (1180), storia universale dal diluvio al regno di Pipino; Gesta Friderici (1181); ...
Leggi Tutto
MARCO da Viterbo
Laura Gaffuri
Nacque a Viterbo nel primo decennio del XIV secolo da Pietro, forse della famiglia dei Parentezza, le cui case erano situate presso il monastero cittadino femminile di [...] Genova e i Visconti. Conclusa il 3 luglio la pace, M. ripartì alla volta della Toscana e poi, alla fine d'agosto, di Viterbo dove risiedeva la Curia papale e dove egli arrivò l'8 settembre. Alla mediazione di M. è attribuita la soluzione dei violenti ...
Leggi Tutto
GIACOMO da Viterbo
Paolo Vian
Nacque a Viterbo o nel suo territorio, intorno al 1255, da genitori a noi ignoti. Non abbiamo notizie circa la sua famiglia e la sua condizione sociale.
L'appartenenza [...] ; U. Mariani, G. da V., in Arch. della Soc. romana di storia patria, XLVIII (1925), pp. 137-169; A. d'Alès, Jacques de Viterbe, théologien de l'Eglise, in Gregorianum, VII (1926), pp. 339-353; J. Rivière, Le problème de l'Église et de l'État au temps ...
Leggi Tutto
GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] testo sono poi numerosissime le citazioni di città dell'area tosco-umbro-laziale (le più nominate, dopo Firenze e Viterbo, sono Todi, Pistoia, Narni e Orvieto), i formulari di lettere dirette al Comune capitolino, i frequenti riferimenti al Senato ...
Leggi Tutto
ANGELO da Viterbo (al secolo Antonio Panocchiari)
Alberto Merola
Nacque a Viterbo nel 1634 e pronunciò i voti religiosi nel convento cappuccino della Palanzana il 19 marzo 1658. Giunse nel 1661 a Tiflis [...] con il primo gruppo di missionari cappuccini che si recarono in Georgia attraverso il Mar Nero e la Colchide. Nel 1668 insieme con il confratello Antonio Maria da Roma tentò, senza alcun successo, di aprire ...
Leggi Tutto
Terziaria francescana (Viterbo 1233 circa - ivi 1251 circa). Alla fine del 1250 il suo apostolato pubblico indusse gli eretici patarini, che operavano numerosi allora a Viterbo sotto la protezione dell'autorità [...] l'esilio dalla città, per due settimane. Festa, 6 marzo; traslazione del corpo, 4 settembre. Entrambe le date, a Viterbo, danno luogo a tradizionali usanze popolari: in particolare, la sera del 3 settembre, 62 "cavalieri di s. Rosa" portano ...
Leggi Tutto
Frate cappuccino (Viterbo 1668 - Roma 1750); dopo aver lavorato come calzolaio, all'età di 25 anni si fece cappuccino scegliendo di restare fratello laico; trasferito (1709) nel convento di Orvieto, vi [...] svolse per quarant'anni l'ufficio di questuante, segnalandosi per la perfetta aderenza alla regola francescana e alla povertà evangelica. Proclamato beato da Pio VII nel 1806, canonizzato da Giovanni Paolo ...
Leggi Tutto
viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...