BUSSI, Papirio
Salvatore Bono
Nato a Viterbo nel 1685 0 1686, il B., ascritto in giovane età tra i cavalieri di Malta, entrò in servizio nella marina pontificia e nel 1715, quale capitano della galera [...] La galeria dell'onore…, Forlì 1735, II, pp. 561 s.; M. N. Torelli, Storia della chiesa e convento della Quercia presso Viterbo, Viterbo 1827, p. 162 s.; G. Guglielmotti, La squadra permanente della marina romana, Roma 1882, pp. 179-196; G. Signorelli ...
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Medico e botanico (Gualdo Tadino 1529 - Viterbo 1590); dal 1557 lettore dei semplici a Roma; scrisse varie opere d'igiene e di botanica, di cui la più celebre è l'Herbario novo (1585), sulle piante medicinali. ...
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Ecclesiastico (Lafont, Saint-Exupéry, 1317 circa - Viterbo 1369). Benedettino, priore di San Pietro d'Abbeville, fu creato nel 1347 da Clemente VI, suo cugino, arcivescovo di Saragozza e cardinale nel [...] 1350. Contribuì all'elezione di Urbano V ...
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Monaco cisterciense (Colonia 1090 circa - Gallese, Viterbo, 1150) in Oseira, prima per 25 anni eremita di S. Placido (Spagna), morì nel viaggio di ritorno dai luoghi santi. Fu detto Famianus, per la fama [...] di straordinarî miracoli da lui operati dopo la morte, ma il suo nome originario era Gerardo o Quardo. Festa, 8 agosto ...
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BENIGNO, Cornelio
Marcello Gigante
Nato a Viterbo, visse a Roma, dove, nel primo quarto del sec. XVI, esplicò la sua dotta attività di correttore e consulente editoriale durante il pontificato di Giulio [...] 964; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, p. 850; G. Coretini, Brevi notizie della città di Viterbo e degli uomini illustri dalla medesima prodotti, Roma 1774, p. 115; W. Roscoe, The life and Pontificate of Leo the Tenth, I ...
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Uomo politico colombiano (Santa Rosa de Viterbo 1850 - Bogotá 1921); in gioventù fu esploratore e commerciante. Ministro degli Interni col dittatore R. Núñez, fu poi ambasciatore in Francia e in Svizzera. [...] Presidente della Repubblica dal 1904, R. assunse subito poteri dittatoriali e, repressa ogni opposizione, cercò di promuovere lo sviluppo economico del paese favorendo gli investimenti dall'estero e incentivando ...
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Matematico e astronomo (n. Novara - m. Viterbo 1296), dal 1264 cappellano presso la Curia pontificia. Matematico tra i più insigni del suo tempo, la sua edizione latina degli Elementi di Euclide (1255-59) [...] - che egli arricchì con alcune dimostrazioni alternative e teoremi supplementari suoi e di altri - rappresenta una tappa rilevante nella diffusione del matematico greco in Occidente. Così, la Theorica ...
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Orati, Vittorangelo. – Economista italiano (Roma 1943 - Viterbo 2019). Docente di Economia politica all'Università della Tuscia, fondatore del periodico International Institute of Advanced Economic and [...] Social Studies, ha fornito significativi contributi al riesame critico del concetto di globalizzazione, affinando le teorie della stagflazione e analizzando la crisi economica globale alla luce delle dinamiche ...
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Giornalista e scrittore italiano (n. Vetralla, Viterbo, 1944). Dopo aver scritto per diversi giornali locali (prima a Roma poi a Milano), sul finire degli anni Sessanta è stato voluto a Panorama da L. [...] Sechi. Da allora è stato una delle firme più note del giornalismo italiano: direttore di Abc, Panorama mese, Sette e Cuore (tra il 1974 e il 1996), ha scritto per i quotidiani la Repubblica, Il Secolo ...
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Scrittore italiano (Pico, Frosinone, 1908 - Ronciglione, Viterbo, 1979). I suoi racconti (Dialogo dei massimi sistemi, 1937; La pietra lunare, 1939; Le due zitelle, 1946; Racconto d'autunno, 1948; La bière [...] du pêcheur, 1953; Ottavio di Saint-Vincent, 1958; Se non la realtà, 1960; Racconti, 1961, raccolta di parecchi dei precedenti; In società, 1962; Rien va, 1963; Tre racconti, 1964; Des mois, 1967; Faust ...
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viterbese
viterbése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città e provincia di Viterbo, nel Lazio; abitante o nativo di Viterbo. Come s. m., e con iniziale maiuscola, il Viterbese, il territorio della provincia di Viterbo.
patarina
s. f. [der. di patarino]. – Nome della campana nella torre del Palazzo Senatorio a Roma; appartenuta in origine al comune di Viterbo – città invisa, alla fine del sec. 12°, al papa Innocenzo III perché aveva dato ospitalità ai patarini...