Totila
Manlio Pastore Stocchi
- T. (o Baduila, nome col quale è indicato nelle monete e nei Fasti, mentre le fonti narrative tramandano il nome di T., né si conosce l'origine di questa doppia appellazione), [...] dal 541 al 552.
Discendente da una delle più illustri sippen del suo popolo, nipote d'Ildibado, successore per breve tempo di Vitige, T. era comandante del presidio di Treviso allorché, dopo l'uccisione di Erarico che era stato eletto re dai Rugi al ...
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MATASUNTA
Herwig Wolfram
– Nacque verso il 518-520 a Ravenna. Discendeva dalla stirpe reale ostrogota degli Amali, unica figlia ed erede di Amalasunta. I suoi nonni materni erano quindi il re degli [...] del 536, si trovò a essere l’ultima Amala e pertanto l’unica portatrice di una significativa legittimità dinastica. Il nuovo re, Vitige, eletto dall’esercito goto nel novembre 536, non era un Amalo e non era nemmeno di stirpe nobile: cercò quindi di ...
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Generale di Giustiniano (Germania, al confine tra la Tracia e l'Illiria, 505 circa - Costantinopoli 565), si distinse presto per il suo valore; ebbe da Giustiniano il comando supremo delle operazioni contro [...] e Roma stessa (536), dove sostenne per più di un anno un durissimo assedio, posto dal re Vitige accorso con un poderoso esercito. Fallito l'assedio, Vitige si ritirò e nel 540 si arrese in Ravenna. Da questo momento la fortuna di B. cominciò a ...
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Comune della Lombardia (63,24 km2 con 71.882 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata a 77 m s.l.m. sulla sinistra del fiume Ticino, a 6 km dalla sua confluenza nel Po.
La pianta della città, di [...] punto d’appoggio di Oreste contro Odoacre (476); nel corso della guerra greco-gotica (535-553) resistette vittoriosamente con Vitige all’assedio postole dai Bizantini (538); caduta Ravenna (540), fu scelta dai Goti a sede del comando supremo delle ...
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GIORDANE (Iordanes, Iordanis, Iornandes)
Ottorino Bertolini
Storico di cospicua famiglia gota, fiorì verso la metà del sec. VI. Notaio presso un principe della famiglia degli Amali, si diede poi alla [...] , più che in sé per il fatto che in essa G., nell'esporre le vicende del suo popolo dalle origini a Vitige, compendia l'opera perduta, con ugual titolo, in dodici libri, di Cassiodoro, di cui abbiamo notizia solo attraverso questa riduzione. Acquista ...
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Popolazione germanica nominata la prima volta quando Caracalla li combatté sul Meno (213 d.C.). Gli A. (al cui interno gli Svevi dovevano costituire il gruppo più vasto), dopo una prima invasione della [...] , salvo gli A. della Rezia che Teodorico, re degli Ostrogoti, prese sotto la sua protezione. Ceduti ai Franchi da Vitige nel 536, rimasero soggetti a duchi della loro nazione, confermati dai re franchi, ed ebbero leggi proprie (Pactus Alamannorum e ...
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VILIA
Tommaso Indelli
(Vila, Ούἰλας, Wilia). – Nacque in data imprecisata, verso la fine del V o agli inizi del VI secolo d.C.
Di stirpe germanica, ufficiale del goto Teoderico (493-526), è menzionato [...] di Ούἰλας. Secondo lo scrittore greco, Ούἰλας era d’origine gepida e non gota, e fu membro del comitatus del successore di Vitige, il re dei Goti Ildibaldo, di cui aveva favorito l’elezione nel 540, poco tempo dopo la conquista di Ravenna da parte ...
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MORPURGO, Benedetto
Francesco Cassata
– Nacque a Trieste il 15 agosto 1861, da Angelo e da Carolina Levi.
Svolti gli studi medi nella città natale, frequentò le Università di Roma e di Vienna, dove [...] anno conseguì la libera docenza in patologia generale e fu nominato medico-ordinario e direttore, con la collaborazione di Vitige Tirelli, del laboratorio di patologia del R. Manicomio di Collegno. Due anni dopo divenne professore straordinario di ...
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Antica e celebre città della Toscana, considerata come la madre di Firenze, il cui rapido incremento le tolse gran parte dell'antica floridezza; abbandonata quasi del tutto nel Medioevo e ripresa ad abitare [...] occasione di concentramento ai catilinarî e campo di lotta a Radagaiso contro Stilicone (405) e ai Greci coi Goti di Vitige; municipio compreso nella tribù Scaptia, ebbe un'estensione non pari alla precedente etrusca, che aveva per limiti Arretium a ...
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SILVERIO, papa
Andrea Antonio Verardi
SILVERIO, papa. – Forse appartenente alla famiglia dei Cecilii, nacque a Fondi, nel basso Lazio, probabilmente entro la fine del secolo V, da Ormisda, vescovo di [...] quasi agiografico.
Qualche mese dopo l’elezione di Silverio Teodato fu deposto e i Goti trovarono una nuova coesione sotto la guida di Vitige, che si recò a Roma e tenne un’allocuzione al popolo, al senato e al clero cittadino per fidelizzare a sé i ...
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