BURATTI, Benedetto
Elena Bassi
Nato a Bologna il 1º ag. 1724, si trasferì con la famiglia a Venezia nel 1736; avrebbe voluto intraprendere la professione dell'architetto, ma fu ostacolato dai suoi. [...] Divenuto certosino, cominciò a studiare il trattato di Vitruvio nella traduzione di Daniele Barbaro, il quale, per il commento, si era giovato della collaborazione del Palladio, autore delle illustrazioni. In seguito il B., per la sua cagionevole ...
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CIELO (Caelus; Caelum)
A. de Franciscis*
Il dio del cielo nella religione romana si riallaccia al greco Urano (v.); è il padre di Saturno e tarde iscrizioni votive (C. I. L., ii, 2407, 6, 81, 83, 84) [...] attestano un vero culto. Vitruvio (1, 2, 5) parla di templi ipetrali di Cielo. Nell'arte romana le figurazioni sono piuttosto rare e il dio appare barbato, col manto che gli si gonfia ad arco al disopra della testa: così egli è rappresentato sulla ...
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Architetto romano e scrittore di architettura (sec. 2º-1º a. C.). Costruì per iniziativa di Gaio Mario, dopo le vittorie sui Cimbri e sui Teutoni, il tempio periptero di Honos e Virtus a Roma ai piedi [...] dell'area capitolina; il tempio è lodato da Vitruvio, che riporta le teorie di M. sulla simmetria della cella e delle colonne del tempio periptero senza posticum. ...
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Vedi HERMODOROS dell'anno: 1961 - 1995
HERMODOROS (῾Ερμόδωρος)
M. B. Marzani
Architetto greco, di Salamina, attivo in Roma.
Da Cornelio Nepote (fr. 13 Halm, da Prisciano) sappiamo che egli aveva costruito [...] che era opera sua il tempio di Giove Statore fatto costruire da Cecilio Metello Macedonico nel 146, dopo il suo trionfo. Da Vitruvio non si comprende se H. abbia fatto anche il tempio di Giunone e i due colonnati che cingevano i due templi; questi ...
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. Il latino antepagmentum deriva da ante e pango (connesso con paciscor, πήγνυμι), quindi indica un membro architettonico fissato avanti gli altri. In particolare, lo troviamo adoperato in due casi notevolmente [...] rom. antiquities, 3ª edizione, s. v. Antepagmenta. Per il periodo etrusco-italico, v.: Th. Wiegand, Le temple étrusque d'après Vitruve, in R. Arndt, La Glyptothèque de Ny Carlsberg, Monaco 1904, p. 1 segg.; F. Durm, Die Baukunst der Etrusker und der ...
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È, nel ginnasio greco e poi nelle terme romane, il luogo dove si deponevano i vestiti. - Il testo più importante per la disposizione dei locali del ginnasio greco, cioè il capitolo XI del quinto libro [...] di Vitruvio, non parla di apoditerio, che è stato collocato ora in una, ora in un'altra delle aule coperte che si sono rinvenute intorno ai grandi cortili degli antichi edifici più sicuramente riconosciuti quali ginnasî (Olimpia, Atene, Delo, ...
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Presso gli antichi Romani, lo spazio intorno alla casa e alla tomba; più tardi, il centro religioso, commerciale, amministrativo, culturale della città ( f. urbano). Nei centri abitati di maggiore importanza, [...] oltre che piazza del mercato, era soprattutto il centro della vita degli affari. Secondo Vitruvio, doveva essere rettangolare e circondato da porticati con botteghe, doveva avere una basilica, la curia, il Tesoro pubblico, la prigione. Lungo i lati ...
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Le condizioni sociali e la posizione professionale dell'architetto, la sua preparazione culturale e pratica, le sue relazioni con gli artefici da un lato, coi pubblici o privati committenti dall'altro, [...] la propria cultura con una intensità di studio principalmente basata sulle ricerche di antichi edifizî e sui commenti del testo di Vitruvio.
Intorno a loro, come si è detto, sono gli architetti minori e i costruttori e le maestranze, e ne deriva nell ...
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È una tecnica di pittura in uso presso gli antichi, che adoperava colori sciolti nella cera fusa, i quali si riscaldavano al momento in cui dovevano essere usati; talvolta la cera era usata insieme con [...] , le colle da mescolarsi con la cera ai colori; colle, glutini e tempere di varia natura, come ricorda Plinio. Secondo Vitruvio gli intonachi furono eseguiti con un'arricciatura e due consecutive spalmature di calce e arena e altre tre di calce e ...
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TORNI, Jacopo
Carlos Plaza
– Nacque a Firenze, nel popolo di San Miniato fra le Torri , il 3 gennaio 1476, da Lazzaro di Bartolomeo, fornaio, e da un’Agnese, come testimonia la registrazione di battesimo, [...] la dicha sacristía dela dicha capilla [Real]» in riferimento al gruppo della Annunciazione che ancora si conserva in quel posto (Vitruvio, 1564 circa, 1999, c. 8r).
Sempre suo figlio menziona fra le sue opere «la imagen de Nuestra Señora del Antigua ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
life coach
loc. s.le m. e f. Consigliere di vita: chi sostiene una persona, fornendole il proprio aiuto e la propria competenza, per contribuire all’individuazione e al raggiungimento di determinati obiettivi e del suo benessere psicofisico....