Bernini, Gian Lorenzo
Fabrizio Di Marco
Il genio inventore del Barocco
Gian Lorenzo Bernini fu il più geniale artefice del Barocco, lo stile nato e sviluppatosi a Roma nel Seicento. Svolse la sua attività [...] in questa rotazione, come un antico discobolo: i muscoli sono tesi, l'espressione del viso contratta e gli occhi fissi verso La cappella Cornaro, nella chiesa romana di S. Maria della Vittoria (1647-51), sembra progettata con l'intento di presentare ...
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Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica; e le drammatiche tesi Über den Begriff der Geschichte (1942; trad. it. 1962 scoppio della guerra e la possibilità di un'irreparabile vittoria del fascismo inducono il filosofo a un'ultima e disperata ...
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BORSA, Mario
Luigi Lotti
Nato il 23 marzo 1870 a Somaglia (Milano) da una famiglia da tre generazioni fittavola di una cascina della Bassa lombarda - un mondo cui resterà sempre legatissimo -, si laureò [...] nel 1892 all'Accademia scientifica letteraria di Brera con una tesi su Pier Candido Decembri e l'umanesimo in Lombardia, flotta (Milano 1916), L'Inghilterra e i suoi critici (Milano 1917), La vittoria e il mare (s.l. né d.: ma Milano dopo il 1918). ...
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CAPRANICA, Luigi
Alessandra Briganti
Nato a Roma il 13 nov. 1821 dal marchese Bartolomeo e Flaminia dei principi Odescalchi, compì gli studi nel collegio di Propaganda Fide. Poi, in contrasto col desiderio [...] a Venezia dove compose un nuovo dramma storico, Vittoria Accoramboni, la cui rappresentazione segnò tuttavia un notevole in Strenna italiana, Milano 1867), idilli campagnuoli a tesi (Innocenza campagnuola,ibid., Milano 1871); rievocazioni di storia ...
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CASERIO, Sante Ieronimo
Alessandro Coletti
Penultimo di otto fratelli, nacque l'8 settembre del 1873 a Motta Visconti, nelle vicinanze di Milano, da Martina Broglia e da Giovanni, che era un contadino [...] a Milano, vicino alle caserme di porta Vittoria, fu condannato a otto mesi di reclusione e rinunciò alla difesa di un avvocato italiano che voleva appigliarsi alla tesi della pazzia ereditaria, ma questa fu fatta ugualmente valere dall'avvocato ...
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ARIMONDI, Giuseppe Edoardo
Ernesto Pellegrini
Nacque a Savigliano (Cuneo) da Pietro Francesco e da Barbara Appiotti il 26 apr. 1846. Allievo nella Scuola militare di Modena, ne uscì nel 1865 col grado [...] con forze molto superiori e puntavano direttamente su Massaua. Questa vittoria valse all'A. la promozione a maggior generale per merito confronti degli Abissini, l'A. sostenne calorosamente la tesi dell'immediata offensiva, appoggiato in ciò anche da ...
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Costanza Rizzacasa d'Orsogna
Mary Bonauto
L’eroina dei matrimoni gay
Avvocato, di origini italiane, per 20 anni è stata la paladina nella lotta per i diritti dei gay.
Per merito suo, la Corte suprema [...] i diritti sanciti dal matrimonio alle coppie omosessuali. La vera vittoria, però, arrivò nel 2003: quando la più alta aprile scorso, alla Corte suprema federale: i 30 minuti più tesi nella storia dei diritti gay, ha detto qualcuno.
Apprezzata anche ...
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Cook, James
Silvia Moretti
Un grande esploratore nell'età dell'Illuminismo
Navigatore d'eccezione, l'inglese James Cook intraprese, tra il 1769 e il 1779, tre lunghi viaggi esplorativi alla scoperta [...] i Francesi, sconfiggendoli in battaglia. Il merito di quella importante vittoria fu dunque anche suo.
Viaggi e scienza
Nell'agosto del Il secondo viaggio di Cook (1772-75) confermò questa tesi: non esisteva nessun continente a sud del Circolo Polare ...
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Romanziere e poeta inglese (Portsmouth 1828 - Box Hill, Surrey, 1909). Figlio di un sarto, studiò in Germania impregnandosi di filosofia idealista. Tornato a Londra, si introdusse nell'ambiente letterario [...] poi cambiato in Sandra Belloni, 1864; Rhoda Fleming, 1865; Vittoria, 1866, ambientato in Italia dove M. fu corrispondente di . realizzò al meglio la sua vocazione di scrittore a tesi, evitando gli eccessi di intellettualismo e l'oscurità che insidiano ...
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Filosofo e uomo politico di Eretria, morto a 74 anni qualche tempo dopo la vittoria di Antigono Gonata a Lisimachia, forse verso il 265 a. C. Dapprima scolaro di Stilpone di Megara, studiò e quindi insegnò [...] che ci restano sul suo pensiero (Diogene Laerzio, Cicerone, Plutarco, Simplicio) fanno ritenere il suo orientamento filosofico una forma di cinismo, mentre in campo etico e logico si avvicina alla scuola megarica, e, per talune tesi, allo stoicismo. ...
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vittorioso
vittorióso agg. [dal lat. tardo victoriosus, der. di victoria «vittoria»]. – Che ha vinto, che ha riportato la vittoria (in guerre, battaglie, fatti d’arme, raram. in altri confronti, per cui è più com. vincitore): essere, riuscire...
disputare
v. intr. e tr. [dal lat. disputare, comp. di dis-1 e putare «calcolare, pensare»] (io dìsputo, ant. dispùto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Discutere insieme con altri, opponendo il proprio all’altrui parere, intorno a questioni...