CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] Carlo I d'Angiò, di S. Maria della Vittoria presso Scurcola Marsicana e S. Maria di Realvalle presso 1985; V. Ascani, Abbazia di Casamari. Architettura e scultura architettonica (tesi), Univ. di Roma 1985-1986; Cistercian Art and Architecture in the ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] di aprire con Lutero un dialogo per convincerlo a rivedere le tesi più estreme. Il rifiuto di Lutero e la diffusione dei Cinquecento e la fine del secolo successivo. Non sempre vittoriosi furono, invece, i conflitti giurisdizionali che si aprirono con ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] chiave antignostica. Inoltre la c. è trofeo di Dio perché segna la vittoria sulla morte; è quindi gloria ed esaltazione di Cristo e insieme gloria , pp. 59-60); V. Ivanov, Premessa alla tesi del simposio sullo studio strutturale dei sistemi di segni, ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] esplicita, avevano avallato nel 638 e nel 648 le tesi dei monoteliti e dei monoenergeti, in quanto intaccavano le conclusioni e inviato a Roma, a Giovanni VIII, in segno di vittoria contro il persecutore del vescovo Atanasio I (fratello di Gregorio ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] il papa abbia avuto notizia di questa rivoluzione di palazzo. La sua vittoria postuma è racchiusa nelle lettere di Ignazio e di Basilio I, concili generali e della disciplina dell'appello, tesi che confluivano nella rivendicazione da parte di Roma ...
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Gregorio VII, santo
Ovidio Capitani
Poche sono le notizie biografiche sicure che lo riguardano, pur essendo G. una delle personalità più note del periodo storico che abbiamo riconosciuto come Medioevo, [...] Enrico. Le trattative comunque fallirono e il sovrano, forte della vittoria sui Sassoni, per la quale d'altro canto aveva ricevuto le vani questi tentativi. Anzi, ne venne precisata tutta una tesi di G. sul potere terreno, in una seconda, famosa ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] sacri (Vajracchedikā) contro i demoni imperialisti o per assicurare la vittoria in Corea. Nel 1955 i monaci raccolsero firme contro la altre scuole buddhistiche, i cui problemi o le cui tesi sono entrati nella cultura moderna, non più come argomento ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] Enea Silvio fu mandato a Roma, a cogliere gli allori della vittoria della linea da lui perseguita. Il 7 gennaio 1447, con un rapporti fra l'Asburgo e la Sede apostolica si fecero tesi. Niccolò V, che perseguiva una politica di neutralità papale ...
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Bonifacio VIII
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B.: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente in Anagni, [...] ma riuscì a salvarsi, benché ferito, e Giacomo non sfruttò la vittoria ma, subito dopo, se ne tornò in Aragona, accampando come " sia come "possessio", e B. finì per accedere alla sua tesi.
In quell'incontro alla Sgurgola B. ebbe a dire agli inviati ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] che venisse rimesso al suo posto l'altare della Vittoria. Di Simmaco (che aveva avuto il consolato nel 485 6, almeno attraverso la mediazione dell'Hortensius. Il Rand attaccò questa tesi mostrando che l'imitazione di B. non era servile fino a ...
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vittorioso
vittorióso agg. [dal lat. tardo victoriosus, der. di victoria «vittoria»]. – Che ha vinto, che ha riportato la vittoria (in guerre, battaglie, fatti d’arme, raram. in altri confronti, per cui è più com. vincitore): essere, riuscire...
disputare
v. intr. e tr. [dal lat. disputare, comp. di dis-1 e putare «calcolare, pensare»] (io dìsputo, ant. dispùto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Discutere insieme con altri, opponendo il proprio all’altrui parere, intorno a questioni...