Critico e saggista italiano (Roma 1896 - ivi 1982). Personalità tra le più importanti nel campo dell'anglistica, indagò l'influsso della cultura italiana in Inghilterra e illustrò singole figure, aspetti, [...] ., 1983; Storia della letteratura inglese, 1937; Il libro della poesia inglese, 1951; La crisi dell'eroe nel romanzo vittoriano, 1952; Cronache letterarie anglosassoni, 4 voll., 1951-66; La letteratura inglese. Dal Medioevo all'Illuminismo, 1967; La ...
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LESSING, Doris (nata Tayler, Doris May)
Cecilia Causin
Scrittrice inglese, nata a Kīrmānshāh (Irān) il 22 ottobre 1919 e morta a Londra il 17 novembre 2013. Dal suo primo romanzo, The grass is singing [...] , un intellettuale comunista.
L’esperienza sudafricana, il conflittuale rapporto con la madre – figlia delusa del sogno vittoriano –, il rifiuto di una vita senza prospettive, segnarono tutta la prima produzione della L. caratterizzata dalle forti ...
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PATMORE, Coventry Kersey Dighton
Piero Rebora
Poeta inglese, nato a Woodford nell'Essex il 23 luglio del 1823, morto a Lamington il 26 novembre del 1896. Fu educato dal padre, egli pure scrittore, all'amore [...] nobilitare anche nelle descrizioni più umili della vita comune. Qualcuno ha parlato, a proposito di P., di "borghese moralismo vittoriano". In realtà, nell'esaltazione dell'amore matrimoniale, fatta dal P. è visibile piuttosto l'atmosfera di sogno, l ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] B. nel 1801 col Gerdil, il Robilant e il Morozzo fu escluso dall'Accademia delle scienze suscitando la protesta di Vittorio Alfieri. Ma dopo il decreto napoleonico che ingiungeva ai rifugiati di rientrare in Piemonte, pena la confisca dei beni, nell ...
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DAZZI, Arturo
Maria Antonietta Picone Petrusa
Figlio di Lorenzo e di Amalia Castelpoggi, nacque a Carrara il 13 genn. 1881.
Il padre, che era proprietario di cave di marmo e aveva un laboratorio per [...] di vita il D. detté ancora qualche saggio della sua attività scultorea: il S. Francesco (1962) in marmo bianco delle Apuane per Vittoria Apuana e il a Dante (1966) per Milazzo.
Morì a Fin il 15 ott. 1966.
Ancora non studiata è l'attività pittorica ...
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Scrittore inglese, nato presso Bingham nel Nottinghamshire il 4 dicembre 1835, da padre ministro della chiesa anglicana e figlio d'un altro ecclesiastico, Samuel, che salì alla dignità episcopale e fu [...] volume ebbe un certo successo librario fin dal suo primo apparire (1872): è Erewhon, classica satira del conformismo vittoriano in religione, scienza e moralità. Erewhon (palindromo di Nowhere, nessun luogo) è un'ironica utopia dove i delinquenti ...
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(X, p. 493)
Città (776.600 abitanti nel 1985) della Repubblica Sudafricana, capoluogo della Provincia del Capo e sede del Parlamento nazionale. La città si estende su un'area di 200 km2, mentre l'agglomerazione [...] quali ha potuto poi espandersi il centro direzionale. Demolita la passeggiata a mare (Esplanade) e il bel molo tardo-vittoriano (Promenade Pier), la nuova downtown è stata punteggiata, tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta ...
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JANNI, Guglielmo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma il 19 nov. 1892, secondogenito di Giuseppe e Teresa Belli. Il padre era avvocato, ma le sue sostanze derivavano piuttosto da rendite immobiliari e agricole, [...] aspirazioni artistiche. Il cugino P. Ferretti lo presentò al pittore G. Bargellini, noto per i mosaici delle lunette del Vittoriano. Lo J. entrò nel suo studio e si iscrisse all'Accademia di belle arti di Roma, dove Bargellini insegnava decorazione ...
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DABBENI, Egidio
Ruggero Boschi
Nacque il 27 febbr. 1873 a Fiumicello (Brescia) da Paolo e Angela Pasolini. Il padre, che ebbe su di lui molta influenza per il gusto dell'arredo ed il minuzioso studio [...] molte sue opere, ma che qui assume grande importanza per la sua estensione su quasi tutte le facciate; del 1932 è l'albergo Vittoria in via X Giornate, che lo vide in polemica con il Piacentini, e, sempre del 1932, l'adiacente palazzo delle Industrie ...
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Irons, Jeremy (propr. Jeremy John)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre 1948. Fin dai primi film interpretati I. si è imposto soprattutto [...] di Karel Reisz, in cui I. dà vita a due personaggi: l'attore Mike che a sua volta interpreta il gentiluomo vittoriano Charles. In Moonlighting (1982) di Jerzy Skolimowski impersona invece un operaio polacco emigrato a Londra che assiste da lontano ai ...
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vittoriano
agg. e s. m. – 1. agg. Che si riferisce a sovrani di nome Vittorio o Vittoria; in partic., della regina Vittoria d’Inghilterra o dell’epoca in cui essa regnò (1837-1901), o di ciò che di quell’epoca fu caratteristico: il lungo regno...
vittore
vittóre s. m. [dal lat. victor -oris, der. di vincĕre, part. pass. victus]. – Forma poet. e rara per vincitore: Volgerà il sol non pure anni ma lustri E secoli, vittor d’ogni cerebro (Petrarca). ◆ Meno raro il femm. vittrice (v.),...