Letterato italiano (VittorioVeneto 1868 - Corio Canavese 1944). Insegnò per molti anni lettere italiane nei licei di Torino, mentre come redattore (dal 1917) della Stampa trattò questioni politiche. Ostile [...] al fascismo, subì persecuzioni e il confino (1929). Coltivò soprattutto il campo degli studî danteschi e francescani. Opere principali: Vita di Dante, 1930; L'ultima ascesa. Introduzione alla lettura del ...
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Umanista (Serravalle, oggi VittorioVeneto, 1498 - Roma 1550). Viaggiò molto, ricercatissimo; propugnò una riforma interna della Chiesa, pur restando nell'ortodossia. La sua produzione poetica può dividersi [...] in tre periodi: il primo (1515-39 circa), della poesia amorosa (Lusus pastorales); il secondo, dell'imitazione davidica (Paraphrasis in triginta Psalmos, 1546); il terzo, dell'espressione immediata del ...
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Letterato (n. Serravalle, oggi VittorioVeneto, 1500 circa - m. dopo il 1583). Scolaro di G. Delminio, lo plagiò in parte nella sua Tipocosmia (1561). Si schierò dalla parte del Bembo nelle Lettere in [...] difesa della lingua volgare (1540). Per accusa d'eresia (1565), dovette lasciare l'Italia e passò in Inghilterra ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi VittorioVeneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] XXV, Venetiis 1646, VIII, pp. 345-347; N. C. Papadopoli, Historia Gymasii Patavini, Venetiis 1726, II, p. 135; VittorioVeneto, Museo del Cenedese, C. Laurenti, Memorie serravallesi (ms., 1750-1820 circa); U. Cosmo, Un imitatore di Dante nel Seicento ...
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Scrittore italiano (Bologna 1891 - Monza 1985). La sua vasta produzione comprende poesie, romanzi, opere di teatro, saggi storici e critici. Al centro ideale della sua opera sta l'ampia trilogia romanzesca [...] del Po (3 voll., 1938-40), abbracciante un secolo di storia italiana, dal declino napoleonico fino alla battaglia di VittorioVeneto. In essa si presenta felicemente conciliato, in una narrazione avventurosa a episodi o "canti", l'originario dissidio ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] 1918) in un ultimo tentativo di vincere la resistenza italiana. La vittoria italiana giunge con l’attacco generale sferrato il 24 ottobre: nella battaglia di VittorioVeneto l’Austria, ormai in piena dissoluzione, subisce la disfatta definitiva.
L ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] Serbi, Croati e Sloveni, e si costituì un governo repubblicano polacco. Distrutto l’esercito nella battaglia di VittorioVeneto, Carlo I abbandonò il potere e l’Assemblea nazionale dell’Austria tedesca proclamò la Repubblica, seguita dall’Ungheria ...
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Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] ), per approdare poi, specialmente dopo l'esperienza di combattente volontario nella guerra 1915-18 (Dopo Caporetto, 1919; VittorioVeneto, 1920), a un conservatorismo scettico (si veda il suo Codice della vita italiana, 1921), in cui si riflettono ...
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DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale VittorioVeneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] libretto del Bertati. Mise fuori anche qualche cantata come La vittoria con musica di Paisiello nel 1794; Le nozze del Tamigi -449; P. S. Orsi, Il bando da Venezia di L. D., in Ateneo veneto, CXLIII (1952), 136, n. 2, pp. 129-131; F. Gaeta, Un ...
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CONTARINI, Giovanni
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Francesco, "cognominato dalla Valonia", nacque nel 1549 (Ridolfi, 1648, p. 96) probabilmente a Venezia.
Il significato del soprannome paterno non è [...] Magazine, XCVII[1952], p. 340).
Della produzione provinciale dei C. il Ridolfi ricorda, inoltre, a Serravalle di VittorioVeneto, nel monastero di S. Girolamo, il Santo omonimo (firmato "loanes Contarenus F."), passato poi nella Pinacoteca di Brera ...
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pinsa
(Pinsa) s. f. 1. Specialità della cucina romana, consistente in una focaccia bassa, di forma ovale o rettangolare, a base di una miscela variabile di farine (per es. frumento, riso, soia) sottoposta a una lunga lievitazione che la rende...
licealizzato
p. pass. e agg. Assimilato alla struttura e all’impianto didattico dei licei. ◆ Sostiene Ugo Berti, membro della direzione editoriale de Il Mulino e responsabile delle collane storiche: «Indubbiamente negative sono le conseguenze...