VESTRI, Luigi
Alberto Manzi
Attore drammatico, nato a Firenze il 23 aprile 1781, morto a Bologna il 19 agosto 1841. Figlio di un cancelliere di tribunale, abbandonò la professione legale e gli studî [...] di chirurgia cui si sentiva attratto. Filodrammatico appassionato, fu scelto da VittorioAlfieri per sostenere la parte di Gomez nel Filippo, recitato nel palazzo Gianfigliazzi, essendo protagonista l'autore stesso. Tentò di riprendere gli studî di ...
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TERZINA
Mario Pelaez
. Metrica. - Elemento della seconda parte del sonetto (v.), ma, usata da sola, è la strofe gloriosa della Divina Commedia, composta di tre versi endecasillabi col primo e terzo [...] il Berni, nello stesso secolo; di satirici poi si ha una bella serie da Antonio Vinciguerra nel sec. XV a VittorioAlfieri nel sec. XVIII. Ma negli stessi secoli incontriamo la terzina anche in altre forme poetiche: nell'ecloga e in talune forme ...
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TEZA, Emilio
Guido Mazzoni
Letterato, filologo e traduttore, nato a Venezia il 14 settembre 1831, morto a Padova il 30 marzo 1912. Studiò a Padova e a Vienna giurisprudenza, fu addetto in Venezia alla [...] , ne conta 673). Una delle sue prestazioni più utili fu il volume Vita, giornali e lettere di VittorioAlfieri (Firenze 1861).
Un'esatta bibliografia degli scritti del T., quasi esclusivamente costituiti di pubblicazioni tirate a pochi esemplari ...
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GATTINELLI
Alberto Manzi
. Famiglia di comici. Luigi, nato a Meldola (Forlì) nel 1786, morto presso Marradi il 29 luglio 1845. Orefice a Lugo, abbandonò la famiglia per l'arte. Per dodici anni rimase [...] ottenne pieno successo nelle commedie goldoniane. Diresse poi l'Accademia dei Fidenti di Firenze. Compose e fece recitare: VittorioAlfieri e la contessa d'Albany (Milano 1855); Clelia o la plutomania (1855); La caduta di una dinastia (Firenze ...
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VITALIANI Cesare
Alberto Manzi
Attore, nato nel 1824, morto presso Trieste il 26 luglio 1893. Esordì bambino, divenne amoroso con Angelo Lipparini, salì di grado in grado nelle varie compagnie fino [...] . Scrisse varie commedie ricche di risorse sceniche (e di qualche reminiscenza) come L'amore; Lord Byron a Venezia; VittorioAlfieri a Firenze; L'odio; Shakespeare innamorato; Il legato dell'operaio, ecc., che ebbero successo favorevole ma effimero ...
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PELZET, Maddalena
Alberto MANZI
Attrice, nata il 21 febbraio 1801 a Firenze, ivi morta l'8 novembre 1854. Figlia di un modesto lavoratore di nome Signorini, allieva del Morrocchesi all'Accademia di [...] Foscarini. Aveva maestà nell'incedere, parsimonia nei gesti, naturalezza grande, abbandono passionale e travolgente. Nella compagnia "VittorioAlfieri" riportò veri trionfi; dopo l'ostilità di cui fu circondata al Teatro dei Fiorentini di Napoli ...
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NICCOLINI, Antonio
Nello Tarchiani
Architetto e decoratore teatrale, nato a San Miniato (altri lo dice pisano o pistoiese) il 21 aprile 1772, morto a Napoli l'8 maggio 1850. Dopo aver decorato in Livorno [...] e palazzi ed eseguito scenarî per il Teatro dei Risvegliati (poi Regio) di Pistoia e per quello domestico di VittorioAlfieri nel palazzo Gianfigliazzi in Firenze, si recò a Napoli e rinnovò (1810-1812) con classica grandiosità la facciata del ...
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PEROTTI-NAZZARI, Assunta
Alberto Manzi
Attrice drammatica, nata a Milano nel 1780, morta a Roma dopo il 1852. Recitò da giovinetta dando di sé belle promesse. Il marito, Gustavo Perotti (morto a Brescia [...] alla Goldoni e alla Pelandi.
Piena di brio e di passionalità, interpretò un vasto repertorio dal dramma alla tragedia. VittorioAlfieri, che nel 1804 la udì a Firenze nell'Ottavio, volle conoscerla e le scrisse poi elogiandola; in Rosmunda, Antigone ...
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SALVINI
Mario Ferrigni
Famiglia di attori che fa capo a Giuseppe, nato a Livorno nella seconda metà del sec. XVIII, da famiglia oriunda di Orvieto. Insegnante di letteratura in un istituto privato di [...] drammatica che l'artista doveva sviluppare, nell'Oreste dell'Alfieri, a Roma nello stesso anno '47. E a Roma popolarità di attore, e gli valsero poi anche la stima del re Vittorio Emanuele II. Il S. rimase col Domeniconi anche dopo l'uscita ...
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SAITTA, Armando
Vittorio Criscuolo
– Nacque a Sant’Angelo di Brolo (Messina) il 15 marzo 1919, ultimo di quattro figli, da Francesco Paolo, proprietario di una piccola fabbrica di sapone, e da Maria [...] di Pisa. I suoi primi punti di riferimento alla Normale furono Luigi Russo – del quale seguì un seminario sul VittorioAlfieri politico che, rievocando l’odio dell’astigiano per la tirannide, fece lievitare in lui il germe dell’antifascismo – e ...
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alfieriano
agg. – Del poeta e tragediografo Vittorio Alfieri (1749-1803): il verso a., le tragedie a.; l’antitesi a. tra l’eroe e il tiranno; lo stile a., caratterizzato da una stringatezza secca e spesso aspra; anche, che imita i caratteri...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...