Tosi, Piero
Marco Pistoia
Costumista teatrale e cinematografico, nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 10 aprile 1927. Avvalendosi di una solida preparazione culturale e di un gusto raffinato, ha offerto [...] Franco Zeffirelli, altro regista con cui ha spesso collaborato. Nel corso della sua carriera ha lavorato anche con VittorioDeSica, Federico Fellini, Liliana Cavani. Da alcuni anni insegna storia del costume alla Scuola nazionale di cinema di Roma ...
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Bassani, Giorgio
Raffaele Manica
Narratore, poeta e saggista, nato a Bologna il 4 marzo 1916 e morto a Roma il 13 aprile 2000. L'origine ebraica di B. e l'amata Ferrara, città di famiglia, furono sempre [...] edizione parziale, e 1980). Tra i romanzi del ciclo ferrarese divenne popolare Il giardino dei Finzi Contini, da cui VittorioDeSica trasse un film con lo stesso titolo (1970). Primo, comunque ad avere l'idea di fare un adattamento cinematografico ...
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Vallone, Raf (propr. Raffaele)
Gabriella Nisticò
Attore teatrale e cinematografico, nato a Tropea (Catanzaro) il 17 febbraio 1916 e morto a Roma il 31 ottobre 2002. Si impose come figura attoriale del [...] di Juan Antonio Bardem (La venganza, 1959, Ho giurato di ucciderti).
Accanto a Sophia Loren recitò in La ciociara (1960) di VittorioDeSica; e, ammirato da Sidney Lumet a Parigi sulle scene teatrali nel dramma di A. Miller A view from the bridge, V ...
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Trovajoli, Armando
Paolo Patrizi
Compositore, nato a Roma il 2 settembre 1917. Nonostante i risultati eccellenti raggiunti in altri campi musicali, T. ha legato la sua attività soprattutto alla musica [...] filmografia comprende anche opere minori, ma è stata la commedia all'italiana più 'alta' ‒ quella di Dino Risi e di VittorioDeSica, di Ettore Scola e di Luigi Magni ‒ il terreno a lui più congeniale. Fu proprio questo cinema, basato sul carisma ...
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Rondi, Gian Luigi
Federica Pescatori
Giornalista e critico cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 10 dicembre 1921. In oltre cinquant'anni di professione si è distinto come figura di rilievo della [...] è di moda (1963), a realizzare numerosi cicli televisivi dedicati a personalità significative del mondo cinematografico come VittorioDeSica (1963), Alberto Sordi (1967), John Ford (1964 e 1972), Marlene Dietrich (1973), e a dedicare ritratti a ...
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Ciclismo
Claudio Gregori
Come nasce la bicicletta
Le origini della bicicletta sono avvolte nella leggenda che narra di come il conte de Sivrac nel 1790, in piena Rivoluzione francese, avrebbe inventato [...] un maillot jaune di Claude Lelouch (1965). Entra in molti film sulla Resistenza. Per non parlare del capolavoro di VittorioDeSica Ladri di biciclette (1948).
Giovanni Gerbi, eroe già dei cantastorie dell'inizio del 20° secolo, offre a Paolo Conte ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] volto e voce noti e protagonisti dei programmi di varietà televisivi. Una performance narrativa particolare è quella che VittorioDeSica, nel 1961, produsse nella serie di 22 favole dalla tradizione nazionale, alle quali – sulla base di una colonna ...
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Olimpiadi, cinema e televisione
Franco B. Ascani
I Giochi Olimpici e il cinema
Le Olimpiadi e il cinema sono accomunati nei loro destini fin dalla nascita, avvenuta praticamente nello stesso anno e [...] the wild side (1967), Last on the ski bums (1969) e Snow job (1972), quest'ultimo diretto da George Englund, con VittorioDeSica e Danielle Gaubert; Gustav Thoeni, oro e argento a Sapporo 1972 e argento a Innsbruck 1976, che ha partecipato al film ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] però, rimane saldamente l’asse Roma-Napoli, a cominciare dai titoli fondativi di Rossellini (Roma città aperta, 1945) e VittorioDeSica (Sciuscià, 1946; Ladri di biciclette, 1948) con pochi spostamenti a Milano (Miracolo a Milano, 1951), Torino (Il ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] spesso i suoi personaggi, come i giovani e indifesi protagonisti di Rotaie (1930), o l'autista e la commessa milanese (VittorioDeSica e Lia Franca) dell'incantevole Gli uomini, che mascalzoni… (1932), o quel giornalaio di via Veneto (ancora ...
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